RecensioniTOP

CGCReviews: SteamWorld Build

Un nuovo titolo della serie SteamWorld.

SteamWorld Build

SteamWorld Build, sviluppato da The Station e pubblicato da Thunderful Games, è ora disponibile su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One, Switch e PC (Steam / EGS).

Una cosa che mi ha sempre affascinato della serie SteamWorld è come, nonostante vengano utilizzati i generi più disparati, questi abbiano sempre un filo conduttore che mantiene una relazione tra tutti i titoli. Anche nel caso di SteamWorld Build, un ibrido city-builder ed RTS, questa formula viene mantenuta intatta, offrendo un’esperienza visivamente gradevole e dei controlli super intuitivi e alla portata di tutti. L’unico vero difetto del gioco, che vedremo nel corso della recensione, è il suo non riuscire a mantenere un coinvolgimento tale per tutta la campagna, sfociando molto velocemente nel grindoso e tedioso.

SteamWorld Build non si ricollega in modo diretto a nessun titolo precedente, ma offre invece una sua visione degli eventi che caratterizzano la narrativa della serie. In poche parole, un gruppo di viaggiatori si stabilisce vicino ad una miniera abbandonata per richiesta di un robot misterioso. Seppur ci siano citazioni e cenni agli eventi e storie passate del pianeta su cui ci troviamo, ci renderemo presto conto che la campagna principale è davvero molto fragile. La serie non è mai stata caratterizzata da storie eccellenti, ma è sempre stato un buon modo per ritornare nelle sue ambientazioni steampunk. Purtroppo, SteamWorld Build risulta il meno impattante sotto questo punto di vista, non offrendo scorci degni di nota.

CGCReviews: SteamWorld Build 1

Comunque, SteamWorld Build risulta un titolo a modo suo divertente ed intrigante. Il suo approccio davvero semplice verso il genere city-building viene amplificato da un buon tutorial e ottimi suggerimenti per avviare correttamente la nostra partita. Non abbiamo cose complicate come zonizzazione, gestione delle finanze e dell’inquinamento, ecc… ma avremo solamente la possibilità di piazzare gli edifici. Tutto il resto sarà gestito automaticamente dal sistema, semplificando enormemente il nostro lavoro. Questo rende il titolo molto più vicino all’essere un arcade, dove con pochissime pressioni di pulsanti sarà possibile giungere alla destinazione desiderata.

Ciò su cui SteamWorld Build si concentra è invece il livello di soddisfazione dei nostri lavoratori robot. Questo avviene posizionando alcune strutture specifiche e, una volta piazzate, renderà il tutto operativo. Man mano che avanzeremo completando di volta in volta gli obbiettivi richiesti, però, sbloccheremo classi di lavoratori superiori che, a loro volta, richiederanno altre strutture ed edifici di servizio per tenere alto l’umore.

Lo scopo dell’intero gioco è proprio quello di sviluppare una città auto-sufficiente e capace di estrarre delle parti di razzo, utili per poter costruire un mezzo per fuggire dal pianeta. Ogni classe di lavoratore potrà intraprendere solo determinate attività lavorative, cosa che può complicare un po’ la gestione nelle fasi più avanzate. È necessario mantenere tutto in equilibrio, dato che spendere troppo in nuovi lavoratori lascerà indietro la costruzione della città. Viceversa, investire troppo nella città ci lascerà senza manodopera e privi di risorse fondamentali. Questo aspetto si amplifica con i robot più avanzati.

CGCReviews: SteamWorld Build 2

Una volta sbloccato l’accesso alle miniere, SteamWorld Build raddoppia i suoi requisiti di gestione. Queste aree poste sotto la città principale. Qui sotto si attiva il genere RTS, dove non avremo una città de gestire, ma invece i robot stessi. Potremo piazzare alloggi per varie tipologie di bot per farne generare sempre di più e, successivamente, sarà necessario assegnare loro un lavoro, dato che non saranno autonomi come in superficie. Passeremo molto tempo nelle miniere, ma comunque dobbiamo sempre tenere a mente che è presente una città al di sopra, cosa che ci farà saltare continuamente (in modo piacevole, oltretutto) dalla gestione esterna a quella sotterranea.

Le fasi finali di SteamWorld Build però, come accennato inizialmente, pesano un po’ di più sul giocatore. Per poter completare la campagna e fuggire dal pianeta, dovremo assicurarci di avere una più che eccellente forza lavoratrice da poter convertire in scienziati, ma se il loro livello di soddisfazione dovesse scendere sotto al 100%, tutto sarà molto più lento o, addirittura, completamente fermo. Questo richiede quindi uno sforzo di ottimizzazione non indifferente che, a sua volta, necessita un forte aspetto di grind per poter portare tutto al funzionare alla massima efficienza. Ogni classe di robot più avanzata è più difficile da mantenere felice, con le ultime che pendono leggermente verso l’esagerazione.

Pur vero che tantissimi giochi hanno questo momento di panico nel quale veniamo messi all’angolo, con obbiettivi così vicini ma al tempo stesso irraggiungibili per via di parametri o opzioni molto stretti. SteamWorld Build, però, arriva ad essere un po’ troppo pesante in questa fase, rendendo quella che prima era divertimento in tediosità e frustrazione. La campagna è suddivisa in cinque mappe differenti e, al loro completamento, sbloccheremo bonus importanti per semplificare nettamente tutto il gioco, ma dovremo comunque prima di tutto completare la campagna.

Per concludere, SteamWorld Build è un ottimo titolo ibrido city-builder ed RTS, che risulta molto divertente nelle sue fasi iniziali, ma che purtroppo scema un po’ verso la metà ed oltre della sua campagna. Molte idee e meccaniche sono intriganti e tutto quanto si sposa bene con l’estetica scelta dal team di sviluppo. Con una storia più strutturata e una campagna più equilibrata, sarebbe potuto essere molto di più che un semplice ricordo di divertimento misto a fatica e noia.


7

Voto CGC

Recensione SteamWorld Build

SteamWorld Build è un ottimo titolo ibrido city-builder ed RTS, che risulta molto divertente nelle sue fasi iniziali, ma che purtroppo scema un po’ verso la metà ed oltre della sua campagna.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

Segnala un Errore

Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

ARTICOLI CORRELATI

Pulsante per tornare all'inizio