Ara: History Untold, il nuovo titolo strategico 4X sviluppato da Oxide Games e pubblicato da Xbox Game Studios, sarà disponibile dal 24 Settembre su PC (Steam / Microsoft Store). Sarà disponibile anche tramite PC Game Pass.
Ara: History Untold è un titolo che, devo dire, stavo attendendo molto sin dal suo annuncio. L’idea di avere uno strategico che avrebbe portato attraverso tutte le ere passate era sicuramente il punto che più lo ha fatto desiderare, essendo qualcosa che davvero raramente si vede nel genere. Per coloro che hanno familiarità con la serie di Civilizations, iniziare a giocare ad Ara: History Untold non sarà poi così difficile, dato che c’è una sorta di linea base comune che rende più semplice prendere la mano con le meccaniche e i sistemi presentati. Se invece vi state avvicinando al genere per la prima volta, allora potrebbe essere necessaria molta pazienza e forza di volontà per padroneggiare il tutto.
Prima di cominciare, ci tengo a ringraziare Xbox Game Studios per il codice fornito per potervi portare questa recensione. Detto questo, Ara: History Untold è uno di quei titoli che richiede impegno, non solo a livello di tempo, ma anche mentale. Una volta iniziata una nuova partita, selezionando tra diverse impostazioni di difficoltà, mappa, numero di giocatori e altre cose classiche del genere, dovremo scegliere che nazione interpretare. La scelta è davvero vasta; E se pensate che uno valga l’altro, vi sbagliate di grosso. Ogni nazione ha le proprie caratteristiche, con ognuna che punta maggiormente verso lo sviluppo militare, culturale, tecnologico, ecc…
Per esempio, scegliere l’Impero Romano ci farà avere dei bonus per il nostro esercito, cosa molto utile se si vuole puntare ad un dominio militare. Altre nazioni avranno invece bonus sulla prosperità, altre ancora sulla produzione di determinate risorse, e così via. Per la mia partita ho scelto Zenobia, regina di Palmira e usurpatrice dell’Impero Romano. Come bonus possiede più forza militare e prosperità, anche se esistono ulteriori parametri (davvero tanti a dire il vero) che possono aumentare il numero di persone che possono vivere in un’abitazione, o la durata in turni dell’età dell’oro. Non c’è infatti bisogno di dirvi che Ara: History Untold è un gioco a turni.
Una volta messo piede nella mappa di gioco, la vera partita inizia. Esiste un tutorial che ci guiderà nei primi passi, anche se devo dire che questo è davvero incompleto, spesso confusionario, e senza una vera e propria guida su cosa cliccare per fare una determinata azione. In alcune istanze non era nemmeno tradotto in italiano, ma posso pensare essere un problema del fatto che l’ho iniziato in accesso anticipato e senza patch day one. Comunque, seppur il tutorial, più che farci imparare punta all’indicarci che esiste una determinata funzione, sarà più semplice smanettare personalmente con i vari menù e sottomenù, oltre che la guida di gioco interna.
Ara: History Untold non è un titolo semplice; Il numero di meccaniche e cose con cui interagire per far crescere e prosperare la nostra nazione sono davvero tante. Prima di tutto, sarà necessario studiarsi con cura, già dai primi istanti, il posizionamento di edifici e strutture. A differenza di Civilization, dove tutto si pone in esagoni, qui avremo lo stesso identico sistema, ma le zone non avranno una misura fissa, rendendosi più realistiche anche ad occhio una volta riempite. Ci sono fattorie per produrre cibo, officine per i materiali, cave di estrazione, abitazioni, stalle, e chi più ne ha, più ne metta.
Man mano che la nostra città crescerà, otterrà delle rivendicazioni per espandere il proprio territorio, sempre che tutto stia filando liscio. Se infatti le risorse prodotte non saranno sufficienti, o il popolo sarà infelice, o ancora la gente si sente minacciata sotto guerra, e così via, la crescita si arresterà, costringendoci spesso a rivedere la nostra strategia di sviluppo. È importante tenere sott’occhio tutto turno dopo turno. È anche importante produrre risorse consumabili di vario tipo, che possiamo assegnare ad una nostra città per aumentare la sua produzione, il livello di conoscenza, la felicità, la prosperità, il fattore sicurezza e così via. Se dovessi parlarvi di ogni singolo elemento del gioco, probabilmente questa recensione sarebbe lunga come un papiro.
Ara: History Untold, inoltre, permette di scegliere la propria forma di governo, così come la propria religione. Partendo dalle forme di governo, queste aumenteranno e cambieranno man mano che avanzeremo nelle ere, e ognuna fornirà diversi parametri per la nostra civiltà. Per esempio, una Repubblica permette di avere un buon numero di città in totale, offrendo benefici a livello di conoscenza. Puntare invece sul Feudalismo, permette di avere un numero minore di città, ma al tempo stesso la produzione di cibo sarà decisamente superiore. È possibile cambiarla in ogni momento, quindi è possibile passare da una all’altra a necessità. Non sarà però possibile passare ad una forma di governo se il nostro numero di città supera il suo massimale.
Per quanto riguardo la religione, invece, oltre ad una vastissima scelta tra quelle reali, è persino possibile creare la propria personale, con tanto di nome e logo. A livello pratico, la religione permette, grazie alla creazione di versetti, di ottenere veri e propri buff, che siano a livello militare, culturale, e così via. Questi non possono essere alterati una volta creati, per tanto è necessaria una certa cura durante la scelta. Sarà poi anche importante mandare i nostri emissari in giro per il mondo per convertire quanta più gente e nazioni possibili al nostro culto, in modo da poter avere più punti possibili e creare sempre nuovi versetti.
E proprio parlando di punti, è ora di parlare del game loop di Ara: History Untold. Per dare una linea di massima su tutto ciò che si può fare durante il nostro turno, all’inizio di ogni turno abbiamo il momento truppe, dove potremo decidere se spostarle, metterle in difesa o attaccare. Si passa poi agli eventi casuali (che appaiono abbastanza spesso), che ci metteranno di fronte ad una scelta di vario genere e che potrebbe farci ottenere o perdere risorse, così come reputazione verso altre nazioni.
Durante la fase principale, ovvero quella di gestione delle nostre città, ognuna di esse potrà avere solamente un progetto in corso, che potrebbe essere di costruzione, miglioramento, formazione di truppe o produzione di ricchezza/tecnologia. Non preoccupatevi, però, dato che è possibile mettere in coda quante più cose vogliamo. Oltre a questo, abbiamo anche la ricerca tecnologica da tenere sempre attiva, non solo per sbloccare nuove strutture e/o miglioramenti più moderni ed efficienti, ma anche per avere accesso ai trionfi, strutture uniche per la partita (solo un giocatore può averle) che offrono molti punti prestigio. A proposito di punti prestigio, è importante mantenersi sempre alti in classifica, dato che solamente le nazioni più potenti e sviluppate possono passare all’atto successivo.
Un problema che ho riscontrato da circa metà partita in poi, riguarda il quality of life di alcune azioni. Abbiamo menù dedicati un po’ a tutto, partendo dalla gestione del governo, religione, figure importanti da poter assegnare, rapporti con le nazioni, coda di produzione dai nostri edifici, e molti altri. Ma ciò che manca, e se ne sente molto la mancanza, è un menù per avere tutte le strutture di tutte le nostre città sotto mano. Superate le tre città, e peggiorando con numeri superiori, risulta davvero scomodo dover passare città per città per controllare se possiamo applicare migliorie agli edifici esistenti, così come assegnare loro risorse per potenziarli.
Non solo la gestione delle città risulta un po’ scomoda, ma anche quella del nostro esercito, se non anche peggio. Esiste un menù che permette di vedere tutte le nostre truppe per poter passare a loro velocemente ovunque siano nella mappa, ma azioni far riposare, mettere in standby, fortificare, o scogliere (nel caso più truppe siano nella stessa regione e vogliamo “staccarle” dal gruppo) devono per forza essere eseguite manualmente cliccando ogni truppa singolarmente. Sono entrambi difetti su cui ci si può tranquillamente passar sopra, ma se pensiamo ad una partita multigiocatore con svariate persone umane, i turni potrebbero arrivare a durare davvero tanto per la mancanza di quality of life.
Un altro grosso difetto che affligge Ara: History Untold è riferito alle sue prestazioni. Pur utilizzando le impostazioni consigliate, il gioco fatica davvero tanto a rimanere stabile; Problema che peggiora man mano che la mappa di gioco sarà più popolata. La media del framerate si aggirava intorno ai 25/30, con picchi massimi intorno ai 40/45. Certo, questo genere di giochi non necessitano di framerate elevatissimi, ma non riuscire nemmeno a mantenere i 30FPS stabili è un problema non di poco conto e che fa perdere sicuramente punti al prodotto finale. Soprattutto quando la qualità tecnico/grafica non è poi così avanzata da richiedere un peso così elevato.
Per concludere, Ara: History Untold è un titolo strategico 4X davvero divertente ed ambizioso, ma che talvolta mostra il fianco sul fattore quality of life e prestazioni, spesso davvero tanto invalidanti. Se vi piace il genere, allora è uno di quei titoli che sicuramente vi porteranno via centinaia di ore, ma se vi state avvicinando per la prima volta, allora potreste trovare grosse difficoltà a prendere confidenza con tutta la mole di meccaniche presenti. C’è tempo per migliorare e risolvere i problemi, ma ora come ora sono cose da tenere in conto.
8.5
Voto CGC
Recensione Ara: History Untold
Ara: History Untold è un titolo strategico 4X davvero divertente ed ambizioso, ma che talvolta mostra il fianco sul fattore quality of life e prestazioni, spesso davvero tanto invalidanti.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.