CGCReviews: Biomutant

Ma com'è su next-gen?

Biomutant

Biomutant, sviluppato da Experiment 101 e pubblicato da THQ Nordic, è disponibile su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One e PC (Steam / EGS). Principalmente, in questa recensione, parleremo del gioco affiancato alla sua versione PS5 next-gen.

La versione PS5 ottiene tutto ciò che ci si potrebbe aspettare, incluso il supporto ai trigger adattivi e il feedback tattile. Sono disponibili anche le carte attività. Insieme a una modalità qualità bloccata a 30 fps con qualità in 4K o una modalità prestazioni a 60 fps in 1440p, cosa che fa giovare al titolo di un aspetto ancora migliore in entrambi i casi.

Dopo il filmato iniziale che ci mostra una creatura simile a un roditore incontrarsi con un mutageno sconosciuto, ci verrà introdotta la trama e, soprattutto, cosa diamine sia successo al mondo. Infatti, il mondo come lo conosciamo è ora devastato e tutto ciò che ne resta sono roditori evoluti e diverse altre creature. Le fasi iniziali, ci insegneranno le basi del combattimento nel mentre che scopriamo un mondo di gioco così vibrante nonostante lo stato in cui si trova.

Qui si paleserà la nostra scelta tra una delle sei razze, tutte vagamente simili a roditori o canidi vari. Si può pensare che, dopo l’estinzione umana, qualcosa abbia fatto mutare questi animali in creature ben più evolute di come ce le ricordavamo. Ed è perfettamente azzeccata come decisione di trama per l’avatar che guideremo d’ora in avanti. Arriverà poi la scelta di una delle cinque classi disponibili, che ricadrà quasi sempre sulla nostra preferenza. Le classi disponibili sono Tiratore, Commando, Psicofolle, Sabotatore, Sentinella e Mercenario (DLC), ognuna con le sue peculiarità e divergenze per ogni stile di gioco.

Il capitolo iniziale sarà incentrato sul decidere il nostro obiettivo, tra salvare il mondo o condannarlo. Abbiamo anche un filo di moralità buono o cattivo in tutte le nostre azioni compiute, anche se a parte alcune abilità sbloccabili, non fa molta differenza su dove penderà la bilancia. Un’altra differenza starà in come alcuni NPC si appelleranno a noi, ma niente di che. Quasi ogni personaggio incontrato ci assegnerà una missione secondaria. Molto presto ci renderemo conto di quanto il nostro registro missioni sarà colmo e, di conseguenza, prima o poi dovremo svuotarlo.

Quando saremo alle prese con una missione secondaria divisa in più parti, in genere un minigioco che coinvolge un artefatto arcaico come un forno a microonde o un giradischi, sulla mappa verrà mostrato solo l’attuale obiettivo, risparmiando così ricerche inutili e perdite di tempo. L’unica cosa che non potremo sapere con certezza è la sua posizione verticale, cosa che potrebbe far perdere qualche secondo extra. Questi minigiochi sono davvero semplici e offrono davvero poca o alcuna sfida, cosa che comunque trovo corretta e non un problema.

E se qualcosa può ricordarvi un po’ The Legend of Zelda: Breath Of The Wild, non state dando di matto. Un piccolo insetto si unirà a noi, chiamato Automa, che potremo aggiornare e, si rivelerà davvero utile nelle bossfight. Inoltre, otterremo anche un aliante per planare nei cieli. Tutto il nostro viaggio sarà narrato dalla voce di David Shaw-Parker, che molti non han gradito data la sua prolificità. Difatti, gli sviluppatori hanno deciso di introdurre un’opzione per ridurre la frequenza delle sue parlate.

Quello che ci importa è la strana decisione per i dialoghi con gli NPC. Il nostro automa tradurrà ciò che hanno da dire per noi. La cosa fastidiosa e artificiosa, però, è il fatto che dovremo prima ascoltare il loro linguaggio senza senso per noi, per poi ottenere la traduzione del nostro amichetto. Sarebbe stato decisamente meglio passare direttamente alla versione tradotta o, ancora meglio, far parlare direttamente l’interessato in un linguaggio comprensibile.

Il combattimento può risultare frustrante in alcuni casi, specialmente in situazioni nelle quali saremo contro nemici davvero resistenti in spazi stretti. La strategia migliore risulta quella di attaccarli dalla distanza, ma alcune volte non sarà possibile e ci ritroveremo rapidamente sopraffatti. E con un po’ di fortuna, potremo ottenere qualche bottino davvero valido per contrastare meglio i nostri avversari. Parlando proprio di quest’ultimo, di bottino ce n’è davvero tanto. Non avremo alcun limite di peso, quindi potremo raccogliere tutto a piacimento e, talvolta, troveremo qualcosa di più utile e raro.

Oltre all’equipaggiamento, salendo di livello otterremo punti di aggiornamento di quattro tipi. Si passa dallo sbloccare mutazioni, buff utilizzabili in combattimento. Avremo anche dei potenziamenti passivi vari e punti Psi per ulteriori mutazioni che, però, dipenderanno anche dalle nostre scelte di dialogo. Non ho trovato una build di potenziamento migliore di un’altra, semplicemente sono andato su quello che mi sembrava più utile per la mia situazione.

In Biomutant sono presenti diversi biomi, con qualche volte delle aree inquinate. A volte ci sarà poco ossigeno, altre volte sarà radioattivo, uno con calore estremo o tossicità. Per questi ambienti a noi ostili, avremo a disposizione un mech per attraversare le zone in carenza di aria, ma per le altre sarà necessario trovare la rispettiva tuta protettiva che eliminerà il problema. Non sarà comunque affatto difficile trovarlo, dato che ci verranno segnate tramite specifiche stazioni radio. Avremo anche accesso ad animali da domare e utilizzare come cavalcature. Alcune avranno anche degli effetti aggiuntivi, come una carica per abbattere ostacoli o ripulire detriti in acqua.

Una cosa che è migliorata in modo significativo dal rilascio originale è la stabilità di Biomutant. La versione PS4 soffriva di davvero troppi problemi per essere godibile al 100%. Al contrario, la versione PS5 è stabile e non soffre di cali di prestazioni. Se avete già giocato Biomutant, solo un upgrade grafico e più stabilità non valgono il rigiocarlo, ma se dovete iniziarlo per la prima volta, allora sapete su quale piattaforma decidere di prenderlo. Lo stesso discorso si applica per Xbox Series X.


7

Voto CGC

Recensione Biomutant

Biomutant è un titolo con diversi difetti alle spalle che può comunque risultare in un’esperienza piacevole, non estremamente longeva e che giova di tutti gli upgrade next-gen effettuati.

*Recensione eseguita tramite chiave PS5 fornita dal Publisher

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