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CGCReviews: Blade Chimera

Metroidvenia e Cyberpunk.

Blade Chimera

Blade Chimera, l’ultimo titolo metroidvania sviluppato da Team Ladybug e WSS Playground e pubblicato da PLAYISM, è disponibile dal 16 Gennaio su Switch e PC (Steam).

Blade Chimera è un metroidvania cyberpunk con una forte enfasi sulle interazioni ambientali. Il sistema di armi ricorda Bloodstained: Ritual of the Night, permettendo al protagonista di impugnare un vasto arsenale e di contare su incredibili poteri derivati dalla sua fidata spada fluttuante, sempre al suo fianco come una compagna. Ma andiamo con ordine.

Noi siamo Shin, un cacciatore di demoni che ha perso la memoria. Questo, però, non ci ferma. La chiesa vuole lo sterminio delle orde di yokai e demoni che infestano Osaka. Quindi, armi in spalla, partiamo in un mondo che unisce il folclore giapponese alle ambientazioni high-tech, tra luci al neon ed edifici altissimi ricoperti di ologrammi. Ci troveremo a scoprire intrighi e misteri e, con il tempo, a recuperare ciò che ci è stato tolto, risolvendo il mistero celato dietro la nostra perdita di memoria.

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Il gioco inizia con Shin che, dopo un breve tutorial che ci insegnerà a sparare, saltare e muoverci nel mondo di gioco, ci lancerà contro un demone di alto livello a forma di drago, facendoci subito capire l’importanza dell’ambiente circostante. Infatti, per evitare un suo specifico attacco, dovremo usare l’ambiente di gioco per sopravvivere. Shin può sfruttare la sua pistola per attacchi a distanza, anche molto veloci, o usare una spada per il corpo a corpo.

Come in ogni metroidvania, le nostre abilità andranno sbloccate nel corso della storia, rendendoci sempre più agili ed efficienti. Una volta scacciato il demone e inseguitolo per il colpo di grazia, faremo la conoscenza di Lux, un demone della luce nonché nostra compagna d’avventura, che prenderà la forma di un’enorme spada fluttuante, essenziale per la nostra avventura. Infatti, Lux non sarà solo un’arma, ma un vero e proprio sistema di movimento e risoluzione di puzzle, grazie alle sue capacità di controllare le distorsioni temporali.

In Blade Chimera, Lux diventa immediatamente parte integrante del gioco. Grazie alle sue abilità, possiamo usarla per creare uno scudo, lanciarla a fionda sui nemici e usarla come appiglio su determinati muri, oppure far sparire e comparire muri per creare passaggi o ricostruire ascensori o pezzi di ponte rotti. Inoltre, Lux ha la capacità di far tornare indietro nel tempo determinati oggetti, riportandoli allo stato originale. La funzione dello scudo può parare la gran parte dei proiettili nemici o danneggiare chi ne viene a contatto.

Shin può salire di livello uccidendo i demoni, in modo da acquisire punti abilità da usare su un albero delle abilità che gli darà accesso a nuovi tipi di spostamento e aumenterà le mosse di Lux, come lanciare palle di energia o roteare sul posto per fendere i nemici. Ma anche Shin non è da meno: grazie alle abilità, può scivolare sotto stretti passaggi o fare dash aerei. Insomma, le abilità di movimento sono inserite nelle abilità di gioco. Di controparte, uccidendo determinati nemici, l’albero delle abilità si amplia, rivelando nuove abilità.

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In Blade Chimera, la mappa è classica, con muri invisibili e oggetti nascosti in tutto il mondo. La strada è sempre ben segnata e c’è un sistema di puntine per segnare i punti importanti sulla mappa. Ma più di ogni cosa, apprezzo il teletrasporto istantaneo che, in ogni punto del mondo di gioco, funziona semplicemente cliccando dove vogliamo andare, rendendo l’esplorazione più istantanea e gradevole. Sempre nella mappa di gioco ci sono porte con vari livelli di permesso richiesto, ma soprattutto particolari porte con sopra un pezzo di puzzle che dobbiamo trovare nel mondo di gioco. Ogni porta ne richiede da 10 in su per aprirla e ricompensa sempre in modo adeguato, con armi o oggetti di potere incredibile.

L’HUD di gioco ci fa ben capire tutto, con la vita segnata in blu, il potere di Lux (Mana) segnato in verde e le munizioni, che sono virtualmente infinite, ma che richiedono qualche secondo per ricaricarsi. Possiamo curarci usando oggetti di cura acquistabili alle macchinette per soldi o riposare al punto di salvataggio più vicino, segnato da un tubo della posta rosso che salverà i progressi ad ogni nostro passaggio e, in caso di morte, sarà il nostro punto di respawn. Nel nostro inventario, oltre alle armi a distanza e corpo a corpo, possiamo usare oggetti di cura ed equipaggiare oggetti che aumentano le nostre statistiche, ma non solo: possono darci abilità uniche, come l’immunità al fuoco, ecc…

Blade Chimera offre anche un sistema di quest secondarie reperibili in qualsiasi punto di salvataggio sotto forma di lettera. Se completate, ricompenseranno con soldi e oggetti essenziali, se si vuole ampliare il nostro arsenale con qualche chicca. Le secondarie sono ben segnate sulla mappa da un alone viola lì dove si presume sia l’obiettivo, rendendo il tutto molto istantaneo. In Blade Chimera, i nemici sono vari e ognuno con la sua abilità, da Tengu Sumo che faranno scatti in avanti a donne ragno capaci di bloccarci per un lasso di tempo abbastanza ampio, fino a soldatini che ci trasformano in statue.

Infatti, la varietà di nemici è alta e soddisfacente, per non parlare dell’ambiente che, anche se a volte un po’ sterile, dà sempre un’ottima impressione, mettendoci in una varietà di situazioni più svariate, come l’acqua. Questa ci rallenterà e ci impedirà di usare le nostre armi a distanza che, se usate, ci fulmineranno insieme ai nemici. Di conseguenza, dobbiamo acquistare una pistola subacquea o trovare un oggetto che ci immunizza dall’elettricità, cosa davvero interessantissima.

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Passiamo ai boss. In Blade Chimera, i boss sono semplici ma efficaci, con un moveset leggibile e con il modo di sconfiggerlo sempre ben visibile, rendendo i boss belli e stimolanti il giusto, ovviamente non impossibili o difficili all’estremo, ma tutto sommato un’esperienza gratificante, dove una volta sconfitto, Lux ci darà la possibilità di farlo fuori in modo spettacolare per poi affrontare la sua seconda fase, nonché vera forma (ovvio, non vale per tutti).

In Blade Chimera, la grafica è in una pixel art abbastanza dettagliata e ben fatta che regala un buon impatto visivo, complice anche l’illuminazione di alcune luci che regalano un effetto incredibile al gioco. Il gioco è bloccato a 60FPS ed è privo di impostazioni di accessibilità, però apprezzo la rimozione della scia, un effetto pixellato che nelle schivate lascia dietro di sé una sagoma del personaggio che trovo fastidiosa, disattivabile nelle impostazioni. Ottime le colonne sonore che esaltano il gioco e le ambientazioni, dando un impatto positivo anche alle boss fight. Non ho riscontrato bug, forse qualche incertezza negli appigli creati da Lux che non sempre facevano salire correttamente.

In conclusione, Blade Chimera è un gioco interessantissimo sia per il lato visivo che di gameplay. Shin si comporta bene nei movimenti e nello shooting, ma soprattutto Lux e le sue abilità danno vita a un sistema interessante sia per movimento che per combattimento, tra creazione di scudi o ricostruzione di parti di ponte, facendoci sentire che ogni parte dell’ambientazione è utile al gameplay stesso.


7

Voto CGC

Recensione Blade Chimera

Blade Chimera è un gioco interessantissimo sia per il lato visivo che di gameplay, comportandosi bene nel movimento e lo shooting, e con le abilità di Lux che donano un tocco extra.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Alessandro Zingariello

Nato nel 1996, coltivo la mia passione fin dai 4 anni. Ho cominciato a giocare con mio padre a Space Invaders su PlayStation e lì è nato il mio amore per i videogiochi.

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