CGCReviews: Bravery and Greed

Roguelite in compagnia.

Bravery and Greed

Bravery and Greed, titolo sviluppato da Rekka Games e pubblicato da Team17, è ora disponibile su PS4, Xbox One, Switch PC (Steam).

Alcuni lettori potrebbero sentirsi intrigati dall’idea di sentire finalmente un roguelite pensato per il multiplayer. Solitamente questo genere di giochi, è accostato a un’esperienza in solitaria nella quale i giocatori perseguono la strada verso la vittoria, dovendosi misurare soltanto contro se stessi. Bravery and Greed è un gioco d’azione in 2D con meccaniche roguelike.

Poi, la possibilità di far partecipare fino a quattro amici, da quella spinta in più per un titolo che si presenta come un picchiaduro in un fantasy alla Dungeons & Dragons.

Chi è il più ricco del reame?

In Bravery and Greed, la storia vuole solo andare dritta al punto dell’azione, e quindi brevemente delinea un gruppo di avventurieri disposti a addentrarsi nelle profondità più recondite dei sotterranei nanici per collezionare quattro reliquie, che se possedute tutte insieme, garantirebbero la ricchezza più cospicua del regno. Ogni reliquia è contenuta in un dungeon, sbloccabili dopo il loro completamento.

Dopo aver sbloccato uno o più dungeon, si possono avviare nell’ordine che si preferisce. Si dovrà comunque batterli tutti e quattro prima di accedere all’ultimo, ma l’ordine in cui lo si sceglie di fare è personale. I percorsi sono disseminati di nemici, trappole e ovviamente Boss di fine area. Il tutto fa molto effetto old school fantasy, in nome della ricchezza…ma questa, sarà così importante?

Ricchezza mezza potenza?

Forse il proverbiale modo di dire non recitava proprio così, ma adattato un po’ per Bravery and Greed rispecchia la sua natura, o almeno presunta tale. Scelto uno, tra i quattro personaggi appartenenti a classi diverse, con diversi stili di gioco, come il guerriero, il mago, il ladro e l’arciera, comincerà la partita. Come precedentemente detto, il gameplay è in stile hack-and-slash picchiaduro, velocemente accessibile per i giocatori di tutti i tipi. La difficoltà del dungeon aumenta a seconda del loro ordine, quindi se giochi per ultimo Le Caverne Ghiacciate, che in realtà sono la prima zona sbloccata, il boss e i nemici saranno più difficili rispetto al giocarlo dall’inizio.

Nel combattimento si farà uso di abilità specifiche del personaggio contro orde di creature fantasy. Se da una parte questo è strutturato in modo tale da attaccare, fare parry e/o dashare, in pratica, invece, è molto difficile riuscire a seguire quello che sta succedendo sullo schermo. La resa visiva risulta abbastanza “sporca” confondendo un po’ su quello che sta realmente succedendo. Ho avuto infatti spesso l’impressione, di ricevere danni anche prestando molta attenzione. Questo in parte succede perché i nemici hanno molti attacchi che non posso essere fermati o interrotti. Una buona chiarezza invece si ha per quanto riguarda la minimappa. Questa è ben visualizzata e si svela man mano che si prosegue nel dungeon. Elementi rilevanti, come fast travel o NPC alleati, vengono contrassegnati facilitandone al giocatore l’orientamento.

Vi sono altari che faranno scegliere che divinità perseguire. Una volta scelto uno di questi, per tutti gli altri altari a seguire, si potrà scegliere uno tra i poteri disponibili per il nostro personaggio. I poteri rappresentano un po’ l’orientamento nel tipo di giocabilità che vuole adottare il giocatore. Sei per uno stile di gioco aggressivo e votato all’attacco? Allora il patto del caos farà al caso tuo. Al contrario preferisci rimanere a distanza o nelle seconde linee? Sarà meglio affidarsi al Dio della Vita. Questa scelta sarà vincolante fino al termine della run, perciò valutate bene.

Gioco di squadra

Il gioco offre la possibilità di portare con te gli amici per le spedizioni nei vari dungeon. Questo può essere fatto in locale o online, ma questi due sistemi rimangono seperati, non permettendo di integrare co-op locale con il multiplayer online. In cooperativa, si può anche giocare l’avventura principale, affrontare la modalità Orda o sfidarsi nel PVP se vuoi stabilire chi sia il migliore. Devo ammettere che il multiplayer sembra la scelta più ideale per sfruttare al meglio le potenzialità di gioco.

Il discorso dell’oro invece segue, o meglio, dovrebbe seguire, una logica egoistica. Dall’accumulo di questo, dipende sia l’acquisto di oggettistica durante la partita, e sia lo sblocco di futuri potenziamenti in base all’accumulo rimanente al termine delle run. Questa potrebbe risultare una meccanica interessante, poiché dovrebbe aggiungere quel “pepe” in più tra i giocatori, per vedere se si preferisce lasciarne un po’ anche per gli altri, o tenerne il più possibile per se. Purtroppo però, comprare gli oggetti non sembra sortire quasi nessun effetto decisivo sulla partita. Durante i dungeon, mi è capitato di trascurare questo fattore e non dare importanza agli oggetti, perché non sembrava accrescere significativamente il mio potere. La descrizione di questi risulta poco chiara e spezza il ritmo di gioco per leggerla, e spesso non influiscono sul bilanciamento generale della partita.

C’è ancora da esplorare…

Ritengo Bravery and Greed un titolo con delle buone idee, e soprattutto delle ottime funzioni di accessibilità, ma sviluppate con un esecuzione un po’ incerta. Alcuni elementi cardinali di genere non restituiscono appieno quella sensazione di qualità per cui un roguelite convincente dovrebbe colpire sin da subito nel segno.

La raccomandazione invece diventa più decisa, se si ha un forte desiderio di giocarlo in compagnia di amici, dato che in questo vanta una degna esclusività per il genere picchiaduro 2D roguelite.


6.5

Voto CGC

Recensione Bravery and Greed

Bravery and Greed è un titolo con buone idee e ottime funzioni di accessibilità che da il meglio di se nelle varie modalità cooperative disponibili, degne per un picchiaduro 2D roguelite.

*Recensione eseguita tramite chiave PC fornita dal Publisher

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