CGCReviews: Caravan SandWitch
Un’entusiasmante avventura esplorativa incentrata sulla trama...?
Caravan SandWitch, il nuovo titolo d’avventura sviluppato da Plane Toast e pubblicato da Dear Villagers, è ora disponibile su PS5, Switch e PC (Steam).
Caravan SandWitch è uno di quei titoli che cerca, e talvolta riesce, a portare una boccata d’aria fresca ad un panorama videoludico un po’ statico negli ultimi anni. Non è uno di quei titoli dal grosso budget e si impegna semplicemente nell’offrire l’esperienza pensata per esso: un titolo d’esplorazione con un’ambientazione e un gameplay totalmente pacifico, che facilmente può tenere incollati per tutta la sua durata. A primo impatto, potrebbe sembrare un semplice “slice of life” in furgone, ma si scopre ben presto che non è così.
Caravan SandWitch è ambientato sul pianeta Cigalo. La nostra protagonista, Sauge, sta tornando a casa ad Estello Village dopo aver ricevuto un SOS da sua sorella, che si riteneva scomparsa da diverso tempo. Sauge ha già familiarità con il pianeta e con i suoi abitanti, ciò nonostante, il villaggio è cambiato radicalmente da quando l’ha lasciato per andare a lavorare sulla stazione spaziale. Infatti, l’esplorazione viene suddivisa in tre segmenti, uno trascorso esplorando la terra, uno incontrando (e rincontrando) persone e, come terzo, svolgere missioni per gli abitanti. Tra questi, ci sono persone rana e strani robot con intelligenze ultra avanzate.
Già dalle prime battute di Caravan SandWitch, ci viene presentata la sua ambientazione sci-fi. In contrasto a questo, però, c’è il pianeta Cigalo stesso, ormai risultante come una terra desolata. Quasi tutti ormai vivono nello spazio o in determinate aree sicure, per difendersi da una continua pressione da parte di uragani e crolli. Una cosa davvero bella è il poter sempre ammirare la terribile tempesta in lontananza per tutto il gioco, ed è bello anche scoprire, man mano che avanzeremo nella storia, il mistero di come sia apparso.
Anche la questione SandWitch (presente nel titolo del gioco) viene espansa nel corso dell’avventura; Avventura che ha una durata di circa 10/11 ore, nelle quali c’è molto da scoprire su usi e costumi del mondo. La storia raccontata è davvero buona, così come la scrittura dei personaggi. Il tutto si integra davvero bene, ed è un piacere da seguire per tutta la sua durata. Inoltre, buona parte dei compiti affidati dagli abitanti ruotano intorno all’aiutare loro stessi, aggiungendo pezzi su pezzi per completare il puzzle della storia.
Il gameplay di Caravan SandWitch si basa principalmente sulla disattivazione di alcuni jammer (disturbatori di segnale) sparsi nella mappa. A volte è necessaria la risoluzione di enigmi o di fare del parkour per essere raggiunti. Ogni jammer aggiungerà informazioni sulla tempesta. L’altra parte del gioco è spesa principalmente nel furgone. Questo è dotato di vari strumenti, che sbloccheremo durante il gioco, e includono cose come scanner, strumenti di hacking e un rampino. È anche possibile esplorare a piedi con Sauge, che spesso risulta come il metodo migliore per un’esplorazione più accurata. Delle volte bisogna anche combinare le due cose, aprendo una porta con il rampino del furgone, per poi proseguire a piedi.
Come è facile intuire dai paragrafi precedenti, le meccaniche di Caravan SandWitch non sono sicuramente molte e varie, ne tantomeno elaborate, ma tutto sommato riescono a rendere il tutto godibile. Guidare alla ricerca di tesori sepolti e all’esplorazione di vari punti d’interesse è piacevole, seppur può presto risultare monotono e noioso. Ogni punto esplorabile ha qualcosa da ottenere, ma per via del gameplay lento e poco vario, questi risultano un po’ troppi, nonostante la durata del gioco non sia poi così elevata.
Inoltre, il backtracking è all’ordine del giorno, visto che avanzando nella storia e sbloccando nuovi strumenti spesso richiederà di tornare indietro sui propri passi per accedere o interagire con cose precedentemente inaccessibili. La cosa migliore da fare è esplorare totalmente il mondo quando tutti questi strumenti sono già disponibili, proprio per eliminare quella costante sensazione di backtracking. Oltretutto, le missioni sono quasi sempre “fetch quest”: raggiungi punto X per raccogliere un oggetto e riportarlo al mittente. Per fortuna, sono tutti facilmente ottenibili questi oggetti, cosa che aiuta a non appesantire l’esperienza.
Per concludere, Caravan SandWitch è un’avventura totalmente godibile con una buona trama, ma che manca decisamente di profondità sotto il lato gameplay ed esplorazione, spesso troppo monotoni. Il mondo di gioco, grazie al motore cel-shading, è davvero bello da esplorare, ma ciò non basta per poter offrire un’esperienza pienamente valida. Fa sempre piacere scoprire pezzi sulla lore del mondo, ma se questo richiede il ripetersi di determinate azioni e un costante backtracking, il castello di carte fatica a restare in piedi.
6.5
Voto CGC
Recensione Caravan SandWitch
Caravan SandWitch è un’avventura totalmente godibile con una buona trama, ma che manca decisamente di profondità sotto il lato gameplay ed esplorazione, spesso troppo monotoni.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.