Days Gone Remastered, la riedizione del titolo sviluppato da SIE Bend Studio in collaborazione con Climax Studios e pubblicato da Sony Interactive Entertainment, è disponibile dal 25 Aprile su PS5. Nonostante questa specifica versione non esista effettivamente su PC, l’aggiornamento è arrivato anche su tale piattaforma.
Quando Days Gone uscì per la prima volta nel 2019, si trovò immediatamente in una posizione che dire scomoda è un eufemismo: un’esclusiva PlayStation con ambizioni cinematografiche, open-world post-apocalittico, zombie (o Freaker, come vengono chiamati qui) e un protagonista barbuto con la moto sempre a portata di mano. Un mix che a parole suonava davvero intrigante, ma che nei fatti si ritrovava costantemente a doversi giustificare.
Già allora il confronto con The Last of Us era inevitabile e impietoso, specialmente se paragoniamo il livello narrativo offerto, e nonostante le discrete vendite, la critica, così come buona parte dell’utenza, rimase piuttosto fredda. Ora, nel 2025, Days Gone Remastered arriva a sorpresa di tutti su PS5 con una nuova veste tecnica e una buona quantità di contenuti extra, e lo fa con un obiettivo ben preciso: convincere anche i più scettici. E, sorpresa delle sorprese… in gran parte ci riesce.
Partiamo subito dall’elefante nella stanza: Deacon St. John è ancora il protagonista. Il motociclista dal cuore spezzato e stanco come pochi protagonisti prima di lui. È ancora tormentato dai ricordi della moglie perduta e pronto a sparare a tutto ciò che respira, è ancora lì a dominare la scena. Se nel 2019 sembrava un cliché ambulante (e, ovviamente, per certi versi lo è ancora) va detto che nel contesto di questa remaster la sua figura risulta più coerente. Fatemi spiegare meglio.
Forse perché sappiamo già cosa aspettarci (per chi conosce già il gioco), forse perché la narrazione, pur con i suoi soliti e invariati difetti, beneficia di un ritmo più fluido grazie alla potenza di PS5. Attenzione: non aspettarti una rivoluzione narrativa. La storia è sempre quella, lunga e a tratti prolissa, con una scrittura che non riesce mai davvero a decollare. Quello che però funziona meglio su Days Gone Remastered e che ne innalza la qualità complessiva, è dovuto anche a un gameplay più pulito e rifinito, oltre che di framerate e risoluzioni superiori.
Quello che è cambiato davvero è il modo in cui ci muoviamo in questo mondo devastato. Il feeling della moto, ad esempio, è migliorato sensibilmente grazie al supporto del DualSense: ogni terreno restituisce sensazioni diverse, ogni curva ha un suo peso. I grilletti adattivi contribuiscono a rendere la guida sicuramente più immersiva, e lo stesso discorso vale per le armi. Sentire la resistenza del grilletto quando si spara dà una bella soddisfazione, anche se, come vedremo dopo, il gunplay rimane uno degli aspetti più deboli dell’esperienza di Days Gone Remastered.
L’Oregon post-apocalittico resta il vero protagonista silenzioso del gioco. Anche se la rimasterizzazione non rivoluziona poi così tanto la grafica, i miglioramenti sono presenti e si notano. La vegetazione è più definita e ricca, i dettagli ambientali più precisi e i nemici più credibili nel loro design putrescente. Certo, non siamo ai livelli di Horizon Zero Dawn Remastered o del recentissimo The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered che sono stati rifatti da zero, ma il lavoro svolto qui è comunque solido.
Days Gone Remastered offre tre modalità grafiche tra cui scegliere, due sulle PS5 base e una esclusiva per PS5 Pro. Stiamo parlando della modalità qualità con output in 4K a 30FPS e una modalità prestazioni in 1440p a 60FPS. PS5 Pro offre anche una modalità intermedia tra le due, che può risultare interessante per chi vuole comunque una resa visiva 4K senza però dimezzare il framerate. C’è da dire che, in questo caso, la versione Pro non offre poi questa grande differenza.
Il tutto il mio tempo di gioco ho notato davvero solamente un paio di cali di frame, anche durante gli scontri con le orde più grosse. Ed è proprio lì che l’hardware di PS5 brilla e dà il meglio di sé rispetto alla versione originale, anche rispetto quella PC: quando ti ritrovi contro un centinaio di Freaker alle calcagna, Days Gone Remastered si mostra per come è stato ideato, ed è pura adrenalina.
Ma la vera novità che giustifica l’upgrade non è solo lato tecnico, ma contenutistico. Days Gone Remastered introduce una serie di modalità extra che cambiano completamente il modo in cui si affronta il gioco. La più riuscita? Horde Assault. Una modalità orda vera e propria, dove l’obiettivo è sopravvivere a ondate continue di Freaker, usando tutto ciò che si ha a disposizione. E funziona davvero bene, soprattutto perché offre personaggi giocabili alternativi al protagonista, elementi sbloccabili e un sistema di progressione che può davvero dare dipendenza se adorate il genere.
E non finisce qui: arrivano anche la modalità Permadeath (pensata ovviamente per gli hardcore gamer), la modalità Speedrun e nuove opzioni di accessibilità, tra cui la possibilità di regolare la velocità del gioco. Il tutto rende l’esperienza più personalizzabile, più varia, e soprattutto più appetibile anche per chi ha già completato l’originale in passato. E se non hai mai giocato a Days Gone prima d’ora? Beh, sei fortunato. Perché ti ritrovi con una versione più completa, rifinita e generosa fin dall’inizio. Il prezzo dell’upgrade è di soli €10 se avete già la versione PS4 (o su PC), un prezzo per il quale è difficile anche solo aprire bocca per una lamentela.
Nonostante i tanti miglioramenti apportati e le svariate rifiniture, Days Gone Remastered non riesce a nascondere totalmente le sue radici. Il combat system rimane legnoso, con colpi corpo a corpo che mancano di feedback e armi da fuoco che non trasmettono il giusto senso di impatto. Quando colpisci un nemico con una mazza, sembra di colpire un mucchio di piume. Quando spari, manca quel feedback visivo e sonoro che ti fa capire il danno inflitto. Certo, il DualSense offre un buon feedback, ma da solo non può fare molto.
Anche l’intelligenza artificiale dei nemici è altalenante tanto quanto l’originale. I banditi sembrano ciechi, i Freaker sono più minacciosi per numero che per cervello, e capita più volte di sgattaiolare sotto il naso di un’intera orda senza che nessuno si accorga di te. La storia, inoltre, non aiuta. È lunga, a tratti noiosa, e piena di dialoghi che sembrano usciti da una fan-fiction scritta frettolosamente. I personaggi secondari sono dimenticabili, e Deacon, per quanto cerchi di risultare profondo, risulta spesso solo… bizzarro.
Il titolo originale era afflitto da bug e glitch al lancio, che ne minavano l’immersione. Fortunatamente, Days Gone Remastered ha risolto quasi tutti quei problemi, rendendo l’esperienza molto più stabile. Tuttavia, qualche problemuccio è ancora tutt’ora presente. Oltre a piccoli glitch grafici o di fisica, l’unico problema più frustrante che si è presentato più volte durante le sessioni di Horde Assault, è che le casse di rifornimento non si aprissero. Strano, ma nulla di irrisolvibile.
Eppure, nonostante tutti i difetti, c’è qualcosa in Days Gone Remastered che riesce comunque a catturare. Sarà l’atmosfera rurale e sporca, sarà l’idea romantica del biker solitario che viaggia per un mondo spacciato, sarà la libertà d’azione, o forse sarà che, semplicemente, stavolta il gioco è uscito nel contesto e momento giusto. È un titolo da riscoprire con il tempo, con la pazienza e con la voglia di perdercisi senza troppe aspettative. Quando lo prendi per quello che è, ovvero un action open-world con zombie, moto e tanti proiettili, Days Gone Remastered riesce a sorprendere comunque.
Days Gone Remastered non è un capolavoro, ma ne tantomeno un disastro. È un titolo che ha imparato dai suoi errori, che si è rimesso in sella e che, con la complicità dell’hardware PS5, riesce finalmente a mostrarsi nella sua forma migliore. Ha ancora dei problemi, certo. Ma stavolta, la bilancia pende nettamente verso il positivo.
Chi ha già amato Days Gone non avrà bisogno di ulteriori scuse per tornarci un’altra volta. Chi lo ha odiato, forse non cambierà idea. Ma chi lo aveva soltanto ignorato, ora ha la migliore occasione per scoprire un gioco che, con tutti i suoi limiti, sa farsi volere bene.
8
Voto CGC
Recensione Days Gone Remastered
Days Gone Remastered non è un capolavoro, ne tantomeno un disastro. È un titolo che ha imparato dai suoi errori, che si è rimesso in sella e che, nonostante i suoi difetti, sa farsi volere bene.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.