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CGCReviews: Eternal Strands

Azione, magia e un pizzico di fantasia.

Eternal Strands

Eternal Strands, il nuovo titolo d’azione e avventura sviluppato e pubblicato da Yellow Brick Games, sarà disponibile dal 28 Gennaio su PS5, Xbox Series e PC (Steam).

Quando un gioco cerca di intrecciare narrazione, sistemi di gioco complessi e un mondo magico vibrante, il risultato può essere straordinario, o più facilmente rischiare di perdersi nei molti dettagli. Eternal Strands, titolo di debutto di Yellow Brick Games, tenta di combinare elementi di action RPG con una narrativa intrigante, il tutto ambientato in un mondo fantasy ricco di magia e mistero sparsi ovunque. Con un team guidato da Mike Laidlaw, noto per il suo lavoro su Dragon Age, le aspettative erano alte. E mentre il gioco offre momenti di grande creatività e divertimento, non riesce a evitare alcuni difetti strutturali che gli impediscono di brillare al 100%.

La storia di Eternal Strands è decisamente ambiziosa e parte da un concetto abbastanza accattivante. I Weavers, un gruppo di maghi, cercano di recuperare la loro terra natale, rimasta sigillata dietro una barriera mistica per secoli. Questo viaggio non è solo una missione di recupero, ma anche un’opportunità per scoprire cosa sia andato storto nel loro passato. La trama principale si sviluppa attraverso una serie di eventi raccontati in modo epico e momenti più personali, con un buon bilanciamento tra la narrativa principale e dettagli secondari che arricchiscono il contesto generale.

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Ciò che però rende la narrazione di Eternal Strands degna di nota è sicuramente la sua attenzione ai dettagli. I personaggi principali, dai maghi ai semplici vendor, hanno tutti personalità distinte che emergono attraverso dialoghi ben scritti e piccoli momenti di caratterizzazione. Ad esempio, un club del libro organizzato da alcuni maghi, con regole eccentriche come il divieto di rovesciare il vino, aggiunge un tocco di umanità che fa davvero strappare qualche sorriso. Anche i suggerimenti sullo schermo di caricamento contribuiscono a costruire e raccontare meglio il mondo di gioco, offrendo frammenti di informazioni che arricchiscono l’esperienza complessiva.

Nonostante la trama generale sia abbastanza solida, il gioco soffre però di alcuni cliché tipici del genere, che non sempre sono negativi, ma qui si fanno sentire più che in altre produzioni. Amnesie, tradimenti e lotte contro forze oscure sono temi già visti e rivisti, oltre che estremamente prevedibili anche nei vari colpi di scena. Tuttavia, l’esecuzione di questi elementi resta sufficiente per mantenere il giocatore interessato al racconto, grazie anche alla passione evidente che il team di sviluppo ha messo nella costruzione del mondo e dei suoi abitanti.

D’altronde, il vero cuore pulsante di Eternal Strands risiede sicuramente nel suo sistema di combattimento. I Weavers padroneggiano tre tipi principali di magia: fuoco, ghiaccio e poteri cinetici. Questi possono essere combinati per creare situazioni spettacolari, ma anche strategiche per le battaglie affrontate. All’inizio del gioco, il combattimento può sembrare un po’ legnoso, ma una volta capite le meccaniche e il ruolo dell’ambiente circostante, tutto cambia drasticamente.

Ad esempio, il gioco incoraggia a sfruttare il mondo per ottenere vantaggi tattici di vario tipo. Puoi incendiare alberi per intrappolare nemici, congelare pozze d’acqua per creare superfici scivolose o lanciare rocce contro gli avversari grazie al potere di sollevamento cinetico. Le battaglie diventano così un mix di caos controllato e creatività. Ogni scontro è una nuova opportunità per sperimentare e scoprire combinazioni che non avevi considerato prima.

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I combattimenti non sono solo spettacolari, ma hanno anche un pizzico di strategia. Bloccare, schivare e utilizzare i poteri al momento giusto è fondamentale, specialmente contro i nemici più potenti. Tuttavia, questo sistema non è privo di piccoli e grossi difetti. A volte, la difficoltà sembra essere più il risultato di controlli non sempre precisi o di nemici che infliggono danni sproporzionati, piuttosto che di un design realmente impegnativo. Il bilanciamento di gioco soffre, maggiormente dalla metà di gioco in poi.

Parlando invece del world building di Eternal Strands, Ephinea è un mondo vasto e affascinante, pieno di aree da esplorare e segreti da scoprire in ogni dove. Dai castelli abbandonati alle paludi infestate, ogni ambiente è realizzato con cura e attenzione ai dettagli. Le aree non sono solo visivamente accattivanti, ma raccontano anche storie attraverso il design degli spazi e gli oggetti lasciati indietro dagli abitanti.

L’esplorazione è arricchita da puzzle ambientali che richiedono l’uso creativo dei poteri magici a disposizione. Per esempio, potresti dover raffreddare un tunnel in fiamme con blocchi di ghiaccio o distruggere barriere con esplosioni cinetiche. Questi momenti offrono una pausa gradita dai combattimenti e aggiungono sicuramente varietà al gameplay. Tuttavia, alcune sezioni risultano un po’ ripetitive, e la necessità di tornare spesso in aree già esplorate può diventare frustrante. C’è davvero tanto backtracking richiesto per poter arrivare alla fine.

Il design del mondo si distingue anche per la presenza di bestie giganti, simili ai colossi di Shadow of the Colossus o alcuni mostri di Monster Hunter, per citarne alcuni. Ogni creatura rappresenta una sfida unica e richiede strategie specifiche per essere sconfitta. Scalare un drago o abbattere un uccello di ghiaccio è emozionante, e le ricompense per il successo (nuove abilità o materiali rari) rendono questi scontri particolarmente gratificanti.

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Il sistema di progressione di Eternal Strands è profondo e variegato. Oltre a migliorare le abilità magiche, puoi raccogliere risorse varie per potenziare armi e armature. Il modo in cui sconfiggi i nemici (bruciandoli, congelandoli o distruggendoli con esplosioni) influisce anche sui materiali che si ottengono, aggiungendo un ulteriore livello di strategia al tutto. Insomma, l’utilizzo della magia non è solamente un altro metodo di fare danni.

La personalizzazione non si ferma solamente all’equipaggiamento, ma si estende anche alle abilità. Ogni potere magico può essere potenziato e modificato per adattarsi al tuo stile di gioco. Questo sistema offre una buona libertà, ma può anche risultare un po’ opprimente, specialmente per i giocatori meno esperti del genere. Una maggiore chiarezza nell’interfaccia avrebbe aiutato a rendere queste opzioni più accessibili, ma una volta fatta la mano, risulteranno comunque abbastanza leggibili.

Nonostante i suoi punti di forza, Eternal Strands presenta anche diversi difetti che ne limitano l’esperienza complessiva. La ripetizione di alcune missioni e la mancanza di varietà nei nemici di base possono far calare l’entusiasmo già dopo le prime ore di gioco. Inoltre, il personaggio principale, pur servendo da filo conduttore della trama, manca totalmente di personalità e carisma, rendendo difficile coinvolgersi pienamente nelle sue vicende.

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Un altro aspetto che lascia a desiderare è la struttura di alcune missioni. Spesso ti viene chiesto di completare obiettivi banali come raccogliere oggetti o sconfiggere un certo numero di nemici, senza aggiungere un reale senso di progressione o scoperta. Questi momenti interrompono il ritmo dell’avventura e possono risultare assai noiosi a lungo andare. Per lo meno, lato tecnico e prestazioni, il gioco non soffre particolarmente in nessun aspetto.

Per concludere, Eternal Strands è un gioco che mostra chiaramente il potenziale di Yellow Brick Games. Nonostante i suoi difetti, offre un’esperienza coinvolgente grazie a un mondo affascinante, combattimenti creativi e una trama intrigante. Tuttavia, la mancanza di rifinitura in alcuni aspetti del titolo impedisce al gioco di raggiungere una piena eccellenza. Per chi è alla ricerca di un GdR d’azione che combini magia, esplorazione e caos, Eternal Strands è sicuramente un titolo da considerare. Non è perfetto, ma offre momenti di pura creatività e divertimento che valgono la pena di essere vissuti. Con alcune migliorie, potrebbe diventare davvero qualcosa di più. Per essere un primo passo dello studio, il loro futuro è promettente.


7

Voto CGC

Recensione Eternal Strands

Eternal Strands, nonostante i suoi difetti, offre un’esperienza coinvolgente grazie a un mondo affascinante, combattimenti creativi e una trama intrigante.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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