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CGCReviews: Freedom Wars Remastered

Una seconda vita per un classico PS VITA.

Freedom Wars Remastered

Freedom Wars Remastered, la remaster dell’originale titolo per PS VITA del 2014, sviluppato da Dimps e pubblicato da Bandai Namco, è ora disponibile su PS5, PS4, Switch e PC (Steam).

Al suo originale rilascio nel 2014, devo dire che Freedom Wars non fu proprio uno di quei titoli famosi e che rendevano giustizia ad una PS VITA che non ha mai ricevuto la corretta dose di attenzioni. Nonostante tutto (e le poche copie vendute all’epoca), ci si ritrovava tra le mani un titolo che era decisamente buono e che era adorato dai fan, motivo per il quale, dopo oltre 10 anni, Bandai Namco e Dimps hanno deciso di rispolverare questo classico Action RPG come Freedom Wars Remastered, con una nuova versione completamente rimasterizzata su piattaforme moderne.

Ci sono diversi titoli che purtroppo vengono abbandonati nel limbo dell’esclusività, soprattutto quando si parla di console portatili, ed è davvero un peccato che molti giocatori non abbiano mai la possibilità di provare con mano queste piccole perle. Quando provai Freedom Wars su PS VITA, ne rimasi davvero affascinato; Sarà perché adoro da sempre questo genere e tipologia di gioco. Riscoprire l’esperienza con Freedom Wars Remastered è stato davvero un piacere, dato che un titolo che già era ottimo di suo ha ricevuto un trattamento di rispetto, con miglioramenti tecnici e visivi che lo rendono ancora più godibile di quanto già non lo fosse.

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Cominciando dalla trama di Freedom Wars Remastered, questa ci porta in un futuro distopico nel quale l’umanità viene costretta a vivere in gigantesche prigioni sotterranee di nome Panopticon. Ciliegina sulla torta? Ogni persona che nasce all’interno di un Panopticon inizia la sua vita con una condanna a un milione di anni di reclusione. Tutto questo per giustificare una enorme scarsità di risorse rimaste e un’impossibilità a vivere in superficie. Ogni persona, che qui dentro viene chiamata Peccatore, può ridurre la propria pena accettando e completando missioni per il Panopticon, che coinvolgono quasi sempre l’affrontare enormi mostri meccanici chiamati letteralmente Rapitori, in battaglie stile “Hunter”.

Se può sembrare molto facile ridurre gli anni della propria sentenza, è altresì altrettanto semplice farla aumentare. La struttura punitiva e ingiusta dei Panopticon si riflette interamente anche sul gameplay di Freedom Wars Remastered. Ottenere certificazioni è strettamente collegato e importante per ricevere la possibilità di ottenere nuovi diritti. Senza di questi, non è possibile fare nulla. E per nulla, intendo davvero niente. Volete stendervi sul letto senza diritto? Pena di 10 anni; Volete correre? Pena di 20 anni; Volete parlare con qualcuno? Pena di 15 anni. Anche fallire una missione è altamente punitivo in questo contesto, motivo per il quale è altamente gratificante vedere la propria pena scendere nel tempo.

In tutto questo, saremo sempre accompagnati dal nostro “non tanto inizialmente” fedele Automa: un robot personalizzabile addetto alla nostra sorveglianza e che ci aiuterà anche sul campo di battaglia. Una delle cose più interessanti, che fece parecchio parlar di se anche alla release originale, è il fatto che tutti gli automi parlino attraverso un sistema TTS (text-to-speech). Nonostante l’infelice scelta di rendere questa funzione solamente in lingua inglese in Occidente, il risultato è proprio quello desiderato: avere un robot che parla come un robot. E contando il fatto che possiamo persino creare frasi personalizzate da fargli dire, il risultato è incredibile.

Comunque, la storia di Freedom Wars Remastered avanza con un ritmo ben deciso, ed è intrigante passare il tempo tra una missione e l’altra ad esplorare il Panopticon, parlare con gli altri Peccatori, potenziare ed ottimizzare il proprio equipaggiamento, e così via. La soddisfazione che deriva dall’ottenere Punti Diritto (la valuta di gioco) da spendere in nuovi Diritti o potenziamenti, il ridursi della pena graduale e costante, e una trama che riesce tranquillamente a tenere incollati allo schermo, sono tutti elementi che fanno di questo titolo un piccolo capolavoro. Certo, non tutto è perfetto, ma vedremo più in dettaglio successivamente cosa non funziona correttamente.

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Il gameplay di Freedom Wars Remastered mantiene la stessa formula semplice ma accattivante dell’originale. Quando prima dicevo che il gameplay è in stile “Hunter”, intendevo che prende molto dallo stile di Monster Hunter e altri titoli similari, come la serie di God Eater. I giocatori scelgono una missione, entrano in una mappa preimpostata e affrontano nemici con un sistema di combattimento fluido e dinamico. Si ha accesso sia ad armi a distanza che corpo a corpo, entrambe migliorabili utilizzando parti raccolte dai mostri sconfitti. L’elemento che distingue davvero il gioco, però, è il “Rovo”, una sorta di lasso tecnologico che funge da rampino, e non solo.

Grazie al Rovo, è possibile non solo spostarsi più rapidamente sul campo di battaglia, ma anche eseguire spettacolari attacchi aerei, colpendo punti deboli difficili da raggiungere se non con armi a distanza. Questa meccanica aggiunge un livello di verticalità e strategia che mantiene il gameplay fresco e divertente per tutta la durata della campagna. Esistono diversi tipi di Rovi selezionabili, passando da quelli pensati all’offensiva, difensiva e supporto. La varietà di armi disponibili in Freedom Wars Remastered è davvero buona, offrendo una vasta scelta al giocatore per sperimentare e trovare la sua preferita da portare avanti e potenziare.

Un aspetto che arricchisce ancora di più l’esperienza di Freedom Wars Remastered è il suo comparto multigiocatore. È possibile collaborare con altri tre giocatori (anche controllati dall’IA in offline) per affrontare i Rapitori o sfidare un altro team in modalità PvPvE. Inoltre, il gioco introduce un sistema competitivo legato al Panopticon di appartenenza: all’inizio, i giocatori scelgono un Panopticon tra quelli disponibili (limitati alle 47 prefetture giapponesi), e il punteggio globale viene determinato dalla riduzione delle sentenze di tutti i suoi membri. Questo sistema, che riecheggia i temi narrativi della società punitiva del gioco, aggiunge un ulteriore strato di coinvolgimento altamente apprezzabile.

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Sul lato tecnico, Freedom Wars Remastered introduce il supporto per risoluzione 4K e 60 FPS su PS5, PS4 e PC, insieme a texture decisamente migliorate che donano un aspetto più moderno al gioco. Tuttavia, alcune limitazioni dell’originale sono ancora molto evidenti: le animazioni, soprattutto facciali, e le cutscene tendono sempre bene a ricordare le origini del titolo, ricordando costantemente che si tratta pur sempre di un gioco nato su una console portatile di oltre un decennio fa. Attenzione, non è assolutamente sgradevole alla vista o che può creare fastidio, anzi, ma aspettatevi di vedere un gioco portatile del 2014 con texture e HUD migliorati, e non molto altro.

Nonostante i vari miglioramenti introdotti in questa rimasterizzazione, Freedom Wars Remastered non è assolutamente privo di difetti. Il crafting e il sistema di potenziamento delle armi, pur essendo stati leggermente rielaborati, soffrono ancora una mancanza di profondità. Gli oggetti rari e i miglioramenti end-game sono davvero pochi e non abbastanza stimolanti per chi vuole continuare a giocare dopo i crediti. Inoltre, la trama principale, sebbene sia intrigante e affascinante da seguire, lascia un po’ l’amaro in bocca con un finale aperto che sembra urlare a un sequel che non ha mai visto la luce. Se non avete mai provato questo gioco, ma avete giocato ai primi due God Eater, l’esperienza generale può risultare molto similare sotto questo punto di vista.

In conclusione, nonostante le sue imperfezioni, Freedom Wars Remastered rimane un’esperienza avvincente e unica. Il mix di narrativa distopica, combattimenti dinamici e frenetici e un comparto multiplayer coinvolgente lo rendono una titolo affascinante per gli amanti degli Action RPG e dei giochi alla Monster Hunter. Dopo dieci anni, vedere di nuovo quella condanna da un milione di anni ridursi poco a poco è incredibilmente gratificante, con un’esperienza che merita di essere scoperta o riscoperta. E chissà se questo aprirà le porte a quel tanto atteso sequel mai ricevuto.


8

Voto CGC

Recensione Freedom Wars Remastered

Nonostante le sue imperfezioni, Freedom Wars Remastered permette di scoprire, o riscoprire, un’esperienza avvincente, altamente gratificante e unica.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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