CGCReviews: From Space

I Big Babol dallo spazio provano ad attaccare...

From Space

From Space è un gioco indie sviluppato da Triangle Studios e pubblicato da Curve Games ed è già disponibile su Switch e PC (Steam).

Adoro i twin stick shooters. Quindi, quando c’è la possibilità di giocarne uno, per lo più pensato per la cooperativa, è facile che me lo si venda. Dopotutto, i classici di questo genere erano giochi da cabinato che consentivano ad un secondo giocatore di aggiungersi alla partita. From Space fa parte di questo genere, ed è ideato per una cooperazione estesa sia per numero di giocatori (fino a quattro) e sia come aree da esplorare.

Impersonando i panni di uno dei sei specialisti, si combatte contro ondate di nemici rosa al neon, completando obiettivi e acquisendo nuove armi e abilità mentre si procede per la mappa. Sembra una ricetta semplice ma giusta per ore di intrattenimento in compagnia, giusto? From Space dimostra così di avere un idea valida ma che rimane in superficie…

La prima buona impressione

Devo ammetterlo: a prima vista ero rimasto molto colpito da From Space. L’aspetto visivo è quello che, mentre si sfoglia il “catalogo” degli indie del momento, mi ha fatto dire “Fermati un attimo qua“. Questa grafica così colorata, luminosa e stilizzata, usata per ricreare un invasione aliena al neon, mi ha ricordato il film Attack the Block, nel quale, guarda caso, si parla della stesso argomento. Ed effettivamente, la prima impressione è stata sufficiente ad attirarmi nel mondo di From Space per vedere di cosa si tratta. Vedere questi alieni rosa, simili a dei Big Babol, invadere le strade gettando il mondo nel caos e l’umanità costretta a formare dei piccoli avamposti di difesa dai quali far ripartire la controffensiva, è accattivante.

Sebbene l’occhio in questo caso abbia avuto la sua parte, da qui i pregi finiscono già di scriversi, e inizia una serie di problematicità che rendono sia noioso il gioco in se, e sia problematico dal punto di vista tecnico.

Cooperativo, giusto?

Sebbene From Space sia completabile anche in solitaria, l’esperienza desidera di essere giocata in quattro, ma il gioco non fa nulla per incoraggiare l’integrazione tra giocatori. L’esperienza multiplayer, qui, è stata concepita senza pensare prima alle basi, che in questo caso potevano (e dovevano) essere: il matchmaking, le lobby e/o la co-op locale. Questa mancanza ha fatto sì di dare l’impressione come nello star provando un gioco ancora incompleto, lontano dal suo completamento.

Attualmente, l’unico modo per giocare insieme ad altre persone, è quello dell’invito. Nel caso della versione di prova su Steam, implica l’aggiungersi tra utenti come amici. Questo metodo, limita all’essenziale così le opzioni di accessibilità di altre partite. Quello che ulteriormente non incentiva all’esperienza di gioco su From Space, è il sistema di salvataggi ristretto sul PC dell’host. Ogni qualvolta che si andrà a partecipare nella partita di un nuovo giocatore, lo dovremo fare con un personaggio ex novo pronto per guadagnare gli stessi sblocchi già precedentemente ottenuti. Seppure, andremo poi a constatare meglio, la progressione di gioco non sembra nemmeno così curata da risultare rilevante.

Superato questo però, si gioca!

Una volta superati gli impedimenti tecnici per l’accesso alle partite, arriva il gioco vero e proprio. Sebbene From Space presenti inizialmente momenti efficaci, con schermate piene di alieni da falciare con varie armi, non ha poi dimostrato di fare un buon lavoro per mantenere la mia attenzione. Le armi all’inizio erano piacevoli da provare. Mi aspettavo un incremento in termini di potenza di fuoco durante la progressione, ma a un certo punto mi è sembrato di avvertire una stagnazione nel divertimento. Poi, come accennato in precedenza, la stessa progressione del giocatore non risulta stimolante, perché i perk acquisiti solo l’unica cosa che valorizza la crescita del personaggio, ma questi non sono per nulla incisivi, tanto che neppure ci si ricorderà per cosa servivano.

Questo è un po’ un peccato, poiché se da una parte From Space fa un buon lavoro creando uno scenario invaso da alieni, il level design stesso non risulta entusiasmante. L’intera mappa scorre su un unico segmento più o meno omogeneo. Non ci sono livelli con differenti caratteristiche per offrire una sfida variegata. Dal momento del caricamento, ci si muove in una sorta di open world, che sembra di vivere in maniera molto più piccola dal momento del ripetersi degli schemi di gioco: distruggi il nucleo, scorta l’NPC, difendi l’avamposto, trova l’oggetto… Non aiuta la possibilità di eseguire un fast travel tra i vari avamposti. In questi è possibile gestire il proprio personaggio e cambiarlo con un altro specialista volendo, ma non c’è incentivo nel backtracking per completare incarichi precedenti, nonostante potrebbe risultare piacevole per un completista.

Ci vuole ancora tempo

Per fortuna, su gran parte delle problematiche sopra elencate, gli sviluppatori sembrano già consapevoli e al lavoro sulle modifiche necessarie per rendere il gioco divertente e accessibile come vorrebbe la community. Stilando una roadmap poco dopo il lancio, si può facilmente dedurre che a From Space serva più tempo di sviluppo. Allo stato attuale però non possiamo che rimanere incoraggiati soltanto dalla buona volontà, dato che al momento, possiamo raccomandare soltanto una buona dose di fiducia per quello che a conti fatti è un twin stick shooter problematico e poco brillante.


5

Voto CGC

Recensione From Space

A From Space serve davvero più tempo di sviluppo, riuscendo solo a dimostrare buona volontà al momento per quello che a conti fatti è un twin stick shooter problematico e poco brillante.

*Recensione eseguita tramite chiave PC fornita dal Publisher

Exit mobile version