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CGCReviews: Guild of Dungeoneering Ultimate Edition

Ultimate Edition che introduce diverse novità al titolo.

Guild of Dungeoneering Ultimate Edition

Guild of Dungeoneering è un titolo GdR strategico a turni sviluppato e pubblicato da Gambrinous e disponibile su PC (Steam) dal 2015. Recentemente è stata annunciata una Ultimate Edition che abbiamo potuto provare prima del rilascio il 18 Novembre. Ma prima di discutere delle novità, parliamo del gioco in se.

Con un approccio amichevole e accessibile al combattimento con le carte e un’affascinante arte disegnata a mano che ricorda il quaderno degli schizzi di un liceale, Guild of Dungeoneering riesce ad essere accattivante e carino in un modo in cui la maggior parte dei dungeon crawler a turni strategici non lo sono.

Un’interpretazione umoristica del dungeon crawler a turni non ci mette nei panni di un singolo eroe in cerca di gloria, ma di un amante del brivido rifiutato, trasformato in maestro della gilda, che cerca di rubare un po’ di gloria a coloro che dubitavano di noi. Il nostro obiettivo di radunare una squadra disordinata di avventurieri usa e getta e mandarli in cerca di bottino aggiunge una giustificazione spensierata per le dure quantità di morte permanente in serbo, rendendo il fatto che il cimitero della nostra gilda supererà ampiamente la stanza dei trofei in modo cupo. Questa configurazione stabilisce un tono giocoso all’inizio, anche se le melodie del bardo creano sempre quel tocco umoristico.

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Quello che invece cattura è il nostro ruolo nella costruzione dei dungeon. Ogni missione inizia con il nostro eroe scelto su una singola tessera, con alcune parti del livello già mappate in piccole parti. Trovare il modo giusto per far camminare l’eroe attraverso il dungeon collegando le stanze sul tabellone è di per sé un bel sistema di puzzle. Con un numero limitato di tessere da giocare per turno e solo tre tipi (rappresentati da bottino, terra e carte nemiche), arriva una sorprendente quantità di profondità strategica.

Parte dell’imprevedibilità è una buona cosa, come il modo in cui diversi tipi di missioni cambiano il nostro obiettivo in modo da non fare sempre la stessa cosa con le stesse tessere. In un’avventura potremo aver bisogno di portare il nostro eroe da un lato all’altro del dungeon in un numero limitato di mosse, e in un altro potremo dover macinare contro nemici di livello inferiore finché il nostro eroe non è abbastanza forte da affrontare il signore supremo del dungeon.

La costruzione di dungeon in alcune missioni richiede un attento processo decisionale e persino l’assunzione di rischi, dal momento che non si sa mai cosa riserva la prossima mano di tessere. Questo offre una sfida gradita che bilancia la nostra libertà come una sorta di dungeon master pur limitando il potere in nostro possesso. A volte, tuttavia, la natura delle estrazioni casuali delle carte è però fin troppo restrittiva, il che, combinato con gli obiettivi della missione più specifici e il fatto che non è immediatamente chiaro cosa determina il percorso di un eroe, ha reso lo scenario a volte frustrante e apparentemente impossibile. Ma fortunatamente, in questo, la Ultimate Edition viene in nostro soccorso, avendo migliorato nettamente il pathfinding degli eroi e, in generale, il bilanciamento dell’intero gioco.

Il combattimento in Guild of Dungeoneering avviene anch’esso tramite un gioco di carte estremamente basilare in cui a turno noi e i nemici giocheremo una carta tra alcune pescate casualmente. Le carte non fanno mai molto di più che attaccare, bloccare o una combinazione dei due, con l’effetto speciale occasionale. Non essendo molto complesso, può stuccare e annoiare facilmente, ma resta comunque qualcosa di più rapido e divertente in un gioco che già di per se richiede diverso tempo.

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Mentre giocheremo, si sbloccheranno tutti i tipi di armature, elmetti, armi e oggetti secondari associati a una o più carte. Dopo aver sconfitto i nemici e trovato il tesoro, potremo scegliere tra uno dei tre (a volte di più) pezzi di equipaggiamento, quindi dovremo costantemente aggiornare il mazzo di carte speciale a nostro piacimento. Le diverse combinazioni di equipaggiamento aggiungono una ricchezza di libertà creativa e strategica a un gioco di carte altrimenti di base e, inoltre, nella Ultimate Edition sono state aggiunte molte più carte disponibili, oltre a nuovi eroi.

Diverse classi di eroi sbloccabili hanno i loro mazzi di partenza unici e vantaggi che li distinguono, ma non si limitano all’equipaggiamento che possono usare, quindi c’è un insieme diversificato di stili di gioco tra cui scegliere e persino personalizzare man mano che procederemo. Non mi sono mai sentito a corto di opzioni quando volevo affrontare un dungeon particolarmente difficile in un modo nuovo, anche se a volte la casualità non sarà sempre favorevole.

La parte più deludente è stata non riuscire a usare questi mazzi per molto tempo. Run veloci sono l’idea principale di Guild of Dungeoneering, ma ci sono stati momenti in cui avevo un mazzo davvero buono e avrei voluto continuare ad usarlo, solo per averlo strappato via alla conclusione di una missione. Una “modalità infinita” non sarebbe stata affatto una cattiva idea.

Uno dei problemi principali del gioco, ovvero l’interfaccia grafica, che è sempre stata deludente, poco intuitiva e decisamente campata per aria, è stata completamente rivisitata. Con la Ultimate Edition è stato fatto un lavoro di rework davvero apprezzato di menù e dettagli, che rendono l’esperienza nettamente migliore dell’originale. Rimane però, per un gioco basato interamente sulla gilda, proprio un punto debole. Difatti, avremo un’interazione molto scarna all’interno di essa, nella quale potremo visitare il cimitero che offrirà una lista dei morti, scoprire i mazzi iniziali delle classi e poco altro.


7

Voto CGC

Recensione Guild of Dungeoneering Ultimate Edition

Guild of Dungeoneering Ultimate Edition migliora un’esperienza non ottimale, risolvendo diversi problemi del gioco base ora decisamente più divertente e intuibile. Nonostante le modifiche, però, resta comunque un gioco un po’ vuoto che può annoiare facilmente.

*Recensione eseguita tramite chiave PC fornita dallo sviluppatore

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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