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CGCReviews: Hogwarts Legacy

Benvenuti ad Hogwarts.

Hogwarts Legacy

Hogwarts Legacy, sviluppato da Avalanche Software e Portkey Games e pubblicato da Warner Bros. Games, è ora disponibile su PS5, Xbox Series e PC (Steam / EGS). Sarà disponibile successivamente il 4 Aprile su PS4 e Xbox One e il 25 Luglio su Switch.

In questa recensione andremo ad analizzare il titolo non solo dal punto di vista da fan del mondo creato da J.K. Rowling, ma anche da un punto di vista più generico da open-world GdR. Terremo sempre in considerazione il fatto che sia un gioco pensato principalmente per un pubblico di affezionati che potrebbero passar sopra a difetti e balbuzie varie. Ma soprattutto, non discuterò assolutamente di tutte le polemiche nate precedentemente all’uscita: siamo qui per valutare giochi criticamente, non per far politica.

Hogwarts Legacy è ambientato alla fine del 1800, più precisamente nel 1890 circa, non venendo mai specificato se non tramite commenti degli autori. Il titolo apre i battenti con la creazione del nostro personaggio, tramite un editor valido ma che non offre una personalizzazione così avanzata del nostro lui o nostra lei. Dopo aver dato vita al personaggio che ci accompagnerà per tutta l’avventura, scopriremo esser stati assegnati ad Hogwarts per cominciare dal quinto anno. Cercando di non far troppi spoiler, non essendo ancora uscito per diverse piattaforme, parlerò solo dell’introduzione, che avverrà tramite il Professor Fig e George con noi in viaggio su una carrozza volante verso l’accademia magica.

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Non tutto va come previsto, però, dato che verremo attaccati da un drago che non solo ucciderà il povero George, permettendoci così di vedere i Thestral che trainano il mezzo (per chi non conoscesse, sono creature visibili solo a coloro che hanno assistito ad una morte). Nel caos totale dell’azione, troveremo una passaporta che ci condurrà in un luogo misterioso. Qui scopriremo che il nostro personaggio ha la capacità di vedere (e successivamente utilizzare) un’antica magia dimenticata da tempo. Questa sezione, ambientata alla Gringott, servirà da tutorial. Infatti, potremo imparare ad utilizzare gli attacchi base e alcune magie più complesse, come Lumos, Revelio, ecc…

Finita l’introduzione, riusciremo finalmente ad arrivare ad Hogwarts in tempo per la cerimonia della selezione. Qui ci verrà assegnata una casata a cui far parte, che potremo anche cambiare se quella selezionata automaticamente non fosse di nostro gusto, per poi dar via alla nostra avventura in questo mondo di magia. Seppur in modo minimale, ci tengo a precisare che ogni casata ha delle differenze anche in avanzamento di trama, partendo dalla sala comune a cui si appartiene, ad alcune missioni sia primarie che secondarie diverse per ognuno.

Una volta che avremo la possibilità di esplorare liberamente il castello di Hogwarts, ciò che colpisce fin da subito è la cura per i dettagli davvero ottima che il team di sviluppo ha avuto nel ricreare la struttura. Per un fan, sarà sicuramente mozzafiato poter esplorare il castello nella sua interezza alla ricerca dei suoi segreti e non solo. L’altra hub di gioco a nostra disposizione, invece, sarà Hogsmeade, la cittadina appena fuori Hogwarts. Anche la città è ben realizzata e ci offre diversi mercanti per ogni tipologia di consumabile, equipaggiamento ed accessorio in gioco.

La stessa maniacale cura, invece, la si può veder mancare per qualsiasi altro luogo al di fuori dei due sopra citati. Il resto della mappa esplorabile di Hogwarts Legacy (che non è poi così grande) risulta un po’ morta, con distese o foreste molto generiche, con delle eccezioni per quanto riguarda luoghi specifici di trama. Ma prima di parlare della mappa e dell’esplorazione, vi vorrei parlare del sistema di combattimento.

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Come detto sopra, avremo la possibilità di attaccare tramite l’incantesimo base, un proiettilino rosso, che potremo alternare a magie di supporto ed attacco a piacimento. In ogni dato momento potremo equipaggiare quattro magie utilizzabili in battaglia che potremo aumentare fino a sedici aumentando di livello e spendendo i punti talento (di cui vi parlerò successivamente). Ma non avendo a disposizione tutti quei tasti su un joypad, il modo di cambiare tra le magie selezionate può risultare macchinoso e frustrante delle volte.

A nostro piacimento, potremo decidere di aprire il menù di selezione degli incantesimi e sostituirli in tempo reale, dato che il tempo si bloccherà, oppure utilizzando una combinazione di tasti per muoverci tra i quattro selettori disponibili. Spesso, però, accade che durante l’azione più frenetica si vada a sbagliare tasti e, di conseguenza, ci ritroveremo un attimo interdetti da questa situazione. Sarebbe bastato poco per evitare totalmente questo problema, permettendoci di avere una ruota degli incantesimi con un rallentamento (o totale pausa).

Sarà possibile eseguire delle sorte di combo in combattimento, così come utilizzare la magia antica che non farà altro che eseguire degli attacchi molto più potenti che uccideranno spesso in un solo colpo i nemici più deboli. E parlando proprio dei nemici, pur essendoci a prima vista una buona varietà di tipologie, agiranno tutti quanti nello stesso modo e con una IA un po’ scarsa. Per esempio, tutti i troll combattono nello stesso identico modo. Un’altra gravissima mancanza di Hogwarts Legacy sono proprio gli apici dei combattimenti nei videogiochi, ovvero le bossfight.

Qui… non ce ne sono. Per precisare, esistono nemici che hanno una barra vitale da boss a schermo, ma in realtà sarà un normalissimo nemico con un nome unico e che non farà altro che combattere da nemico normale, con piccolissime se non nulle variazioni. L’unico boss vero del gioco è quello alla fine dell’avventura, ma per il resto, purtroppo, sarà un semplice copia incolla di un nemico base, con alcuni che potranno anche essere decimati dalla magia antica senza alcun minimo sforzo. Peccato.

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Per concludere questa parte sul combat system di Hogwarts Legacy, avremo anche a disposizione una schivata, per scampare agli attacchi nemici di qualsiasi tipo. Per quanto riguarda la parata e la deflezione degli attacchi nemici, avremo a disposizione due incantesimi: Protego e Stupeficium. Protego attiverà una barriera che bloccherà l’attacco in arrivo e, se manterremo premuto il pulsante, potremo anche utilizzare Stupeficium per stordire di controparte chi ci ha attaccato (o il nemico attualmente in mira in quel momento). Esiste anche una parata perfetta. Oltretutto, sarà davvero semplice combattere, dato che avremo il “senso di ragno” che ci indicherà se sta per arrivare un attacco parabile o necessariamente da schivare. Una cosa intelligente, però, è stata quella di far scalare il livello dei nemici con il nostro.

Spostandoci invece sul nostro personaggio, l’equipaggiamento e il potenziamento, in realtà, non c’è moltissimo da dire. Ogni pezzo di equipaggiamento (esclusa per la bacchetta che non ha utilità se non estetica) potrà essere trovato durante l’avventura tramite bauli o ricompense. Potranno avere come statistiche solamente il potenziare l’attacco o la difesa, con eccezione di quelli viola (rari) e arancioni (ultra rari) che potremo potenziare ulteriormente utilizzando i materiali raccolti sia lato statistiche offerte che tramite gemme (o tratti) per buff passivi. Il sistema di raccolta è totalmente casuale e scalerà a seconda del nostro livello attuale.

Per quanto riguarda invece i punti talento, si sarebbe potuto fare davvero molto di più. Ogni punto potrà esser speso per potenziare un dato incantesimo o darci un buff passivo, ma tranne alcune eccezioni, alcuni risulteranno totalmente trascurabili, come quelli dedicati al potenziamento dei nostri “lanciabili” o consumabili. Se tra i consumabili avremo giusto una manciata di pozioni dal diverso effetto e dalla dubbia utilità (non le ho mai usate e non mi è mai sembrato utile farlo), avremo anche la possibilità di utilizzare la Mandragola, la Tentacola Velenosa e il Cavolo Cinese. Il primo stordirà i nemici, mentre per gli altri due fungeranno da companion momentanei che ci aiuteranno in battaglia. Ma anche in questo caso, la loro utilità è davvero minima e totalmente trascurabile.

Per riassumere, il sistema di combattimento di Hogwarts Legacy è divertente ma può scadere nella ripetitività presto, ma offre comunque una buona varietà di combinazioni e build creabili a seconda delle nostre preferenze. Non sarebbe dispiaciuta un’attenzione maggiore per quanto riguarda l’intelligenza artificiale e la presenza di bossfight che si possano chiamare tali. Tutto sommato, è totalmente godibile.

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Oltre al fare missioni primarie e secondarie, che altro contenuto abbiamo per intrattenerci durante l’esplorazione del mondo? In realtà, non poi così tanto. La mappa di gioco è divisa ad aree, ognuna con i propri collezionabili e attività da svolgere, seppur davvero troppo limitate e ripetitive. Principalmente, quando non saremo impegnati a combattere negli accampamenti nemici, avremo le prove di Merlino, dei semplicissimi puzzle ambientali (seppur alcuni non subito intuibili) da risolvere. Ci saranno anche dei “dungeon”, seppur chiamarli così è dispregiativo del termine, essendo semplici caverne con al massimo un puzzle o due da completare. Alcune eccezioni avvengono per quelli di trama che risultano più strutturati ma dalla medesima natura.

Tra le altre attività potremo scoppiare palloncini sulla nostra scopa volante o atterrare su piattaforme specifiche senza sfida alcuna. Insomma, se escludiamo le sfide da gioco mobile presenti nella nostra guida pratica (semplicemente fai questa cosa un dato numero di volte per sbloccare qualcosa), l’esplorazione in se non è poi così piacevole, con davvero troppi collezionabili con l’unico scopo di aumentare la longevità del gioco di qualche ora.

La cosa più divertente, come attività extra che potremo fare, è quella della stanza delle necessità. Questo luogo magico sarà la nostra vera “casa”, dato che passeremo qui dentro davvero tanto tempo. Potremo arredarla a nostro piacimento con tantissimi oggetti, creare pozioni, far crescere le nostre piante e allevare gli animali catturati in differenti habitat (utili per ottenere materiali per potenziare l’equipaggiamento). Forse, tutta la cura data a questo elemento di gioco, sarebbe potuto essere investito per altro, ma non si può dire che sia una sezione di gioco piacevole e divertente.

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Purtroppo, Hogwarts Legacy non è per niente tutto rose e fiori, essendo cosparso di problemi, bug e glitch che possono arrivare ad eliminare totalmente la giocabilità del titolo. Passiamo da alcune texture davvero pessime (l’acqua è una delle peggiori che abbia mai potuto vedere), ad animazioni facciali assenti. Bug sopra bug: cadere nel vuoto sotto il mondo? Fatto. Mal caricamento delle risorse di gioco, stutter, cali di prestazioni (più marcati su PC che Console, ma comunque presenti). Insomma, la lista dei problemi è massiccia, con alcuni che possono anche bloccare la prosecuzione di alcune missioni anche di trama. Tutto questo toglie davvero tanti punti al gioco, e non possiamo far altro che sperare nella loro correzione.

Graficamente, non si grida al miracolo, ma è comunque molto bello alla vista, anche con impostazioni di qualità inferiori. Lato sonoro ci siamo ed è accompagnato da una buona colonna sonora, ma il doppiaggio è davvero troppo altalenante. Parliamo solo di quello italiano, ovviamente, che soffre di ottimi alti ma anche davvero dei bassi tremendi.

Per concludere, Hogwarts Legacy è un buon titolo e, sicuramente, il miglior gioco basato sul mondo di Hogwarts. È un titolo che sarebbe potuto essere molto più di questo con la giusta cura e i suoi tanti difetti gli tolgono crediti che avrebbe avuto altrimenti. La trama e la narrativa sono buone, seppur niente di speciale, anche se non sarebbe dispiaciuta una presenza maggiore di attività scolastiche, ridotte davvero all’osso. Purtroppo, non è possibile valutarlo diversamente da un generico open-world RPG, dato che rimuovendo il fattore Hogwarts, resta davvero poco. Preso da fan, invece, il gioco prende sicuramente dei meriti extra e risulterà in un’esperienza più piacevole e memorabile.


7.5

Voto CGC

Recensione Hogwarts Legacy

Hogwarts Legacy è un buon titolo e il miglior gioco basato su questo mondo ma, purtroppo, togliendo questo fattore, resta un generico GdR open-world con tanti problemi e difetti sulle spalle.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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