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CGCReviews: Lollipop Chainsaw RePOP

"La leggendaria cacciatrice di zombie Juliet torna in 4K!"

Lollipop Chainsaw RePOP

Lollipop Chainsaw RePOP, la remaster del titolo originale del 2012 sviluppata e pubblicata da Dragami Games, è da oggi disponibile su PS5, Xbox Series, Switch e PC (Steam). Le versioni PS4 e Xbox One arriveranno questo Novembre.

Nel lontano 2012 usciva uno dei titoli d’azione più “strani” di sempre, che vedeva nomi altisonanti collaborare tra loro. Dalla mente di Suda51, in collaborazione con James Gunn (famoso per il cinema) e una pubblicazione da parte di Warner Bros., veniva presentato al pubblico Lollipop Chainsaw, un gioco davvero unico e completamente fuori di testa. Dopo un decennio di silenzio radio, Dragami Games, in collaborazione con Suda51, han deciso di riproporre il titolo sotto il nome di Lollipop Chainsaw RePOP: sostanzialmente, una remaster con qualche piccola modifica.

Lollipop Chainsaw RePOP vede come protagonista Juliet Starling, una ragazza pom-pom di giorno che, all’insaputa di tutti i familiari, combatte orde di zombie nel suo “tempo libero” grazie a dei poteri magici, un po’ in caricatura delle maghette degli anime. Il giorno del suo 18° compleanno, però, i suoi piani di incontrarsi con il fidanzato Nick vengono interrotti da un’invasione di zombie, che stanno infestando non solo l’intero college, ma anche i suoi dintorni.

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Juliet riesce comunque ad incontrarsi con Nick, ma la fortuna non è per nulla dalla sua parte, dato che viene morso e sta per trasformarsi anch’esso in zombie. Juliet, però, decide di eseguire un rituale magico per salvare Nick, letteralmente decapitandolo e lasciando solamente la sua testa intatta. Nick, quindi, non solo perde tutto il suo corpo, ma si ritrova pure attaccato alla cintura di Juliet mentre lei combatte e salta ovunque, cosa che non li fa estremo piacere delle volte.

Lollipop Chainsaw RePOP, così come per l’originale, concentra molto la sua narrativa veloce sul rapporto tra Juliet e Nick, sempre mantenendo un forte senso comico in ogni cosa e tralasciando spesso la gravità della situazione in cui si ritrovano. Esistono comunque dei momenti più cupi e importanti nella storia che aiutano a donare maggior spessore ai vari personaggi incontrati in gioco, anche stupendo il giocatore che potrebbe non aspettarsi momenti simili. Avanzando è possibile collegare tutti i pezzi del puzzle sul background di Juliet, e non solo.

Lollipop Chainsaw RePOP è proprio quel titolo dei primi anni del 2010, una tipologia di giochi che, ahimè, si è andata via via perdendo nel tempo. I dialoghi sono spesso pieni di volgarità e riferimenti a cultura pop degli anni andati, cosa che sicuramente farà piacere venir ricordati a chi gli ha vissuti nel pieno. C’è da dire, comunque, che il modo in cui il gioco si racconta potrebbe non attirare una grossa fetta di pubblico, soprattutto per via di come il mondo gira al giorno d’oggi tra family friendly e rispetto delle minoranze, che spesso il gioco deride e ci fa battute sopra.

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Parlando del gameplay, questo rimane totalmente invariato in Lollipop Chainsaw RePOP rispetto all’originale. Come accadeva nel 2012, c’è bisogno di tempo per abituarsi all’esperienza. Il gioco è suddiviso in sette livelli più o meno lunghi. Il focus principale dell’esperienza è ovviamente sul sistema di combattimento, cosa con cui è necessario familiarizzare bene per poter succedere nei livelli e nelle meccaniche presentate. Juliet combatte sia a mani nude con i suoi pom-pom che con la sua fidata motosega, con il primo stile per stordire con combo rapide e il secondo, più lento, per finire gli zombie.

È necessario usare con cura le varie tipologie di attacco, dato che quelli con motosega lasciano Juliet parecchio scoperta ai colpi nemici. Ci sono a disposizione anche salti, utili anche come schivata, varie abilità e un’arma da fuoco per colpire a distanza. Spendendo dei coupon, è possibile anche utilizzare la testa di Nick per abilità di vario tipo, non sempre utili al combattimento, come ottenere soldi scuotendola, ma anche per attaccare gruppi di nemici e infliggere molti danni rapidamente.

Lollipop Chainsaw RePOP, nel complesso, è un titolo che non vuole nascondere la sua complessità, soprattutto alle difficoltà più elevate, cosa che rende decisamente gratificante l’eseguire combo complesse e abbattere gli zombie velocemente: esser veloci viene anche premiato a fine livello, insieme al punteggio ottenuto e altri elementi che compongono la valutazione finale. Se volete padroneggiare le meccaniche del gioco, è importante anche controllare i tutorial nel menù, così come l’elenco delle combo sbloccate, messaggi vocali dalla famiglia di Juliet, un glossario degli zombie, e così via.

In Lollipop Chainsaw RePOP, ovviamente, è presente anche un sistema di potenziamento. Raccogliendo due tipi di monete durante il gameplay, è possibile spenderle nel negozio per acquistare potenziamenti delle statistiche, nuove tecniche e combo, ma anche elementi di collezionismo ed estetici come dischi musicali, costumi e altro ancora. Comprare tutto richiede il giocare bene per ottenere monete, cosa che potrebbe implicare il fatto di ripetere i livelli più di una volta, ma anche l’esplorare bene le strade lineari del titolo alla ricerca di collezionabili e altre monete. Il game loop non è sicuramente qualcosa di estremamente emozionante, cosa che potrebbe annoiare velocemente per via di alcune fasi monotone.

I livelli sono abbastanza lunghi da renderli tediosi da riaffrontare più volte, con tempistiche che si aggirano sulla mezz’ora anche andando il più velocemente possibile. Ma quello che rallenta davvero tanto il ritmo sono i minigiochi presentati durante i livelli con Zombie Basketball e Zombie Baseball. Se questi fossero stati resi facoltativi, il problema non si sarebbe affatto presentato, ma renderli obbligatori non fa altro che pesare sull’esperienza. Ci sono anche altri espedienti utilizzati durante il gioco per “variare” il gameplay, ma che spesso risultano in sezioni frustranti e prive di checkpoint. Non sono difficili, ma semplicemente troppo durature.

Anche le bossfight non sono particolarmente emozionanti, dato che molto spesso risultano meno difficoltose dei normali scontri contro le orde di zombie. Una volta capita la gimmick del boss di turno, è possibile abbatterli in tempi record. Per lo meno, i loro dialoghi e le loro cutscene aiutano a donare quel divertimento mancato nella fight vera e propria.

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Lollipop Chainsaw RePOP, inoltre, essendo una rivisitazione del titolo originale offre anche delle differenze rispetto al predecessore. La telecamera risulta più fluida e manovrabile, la velocità degli attacchi è stata migliorata (seppur appaia ancora come “lenta” rispetto a tanti altri titoli action). Ci sono anche opzioni di accessibilità, come Quick Time Event automatici, e vediamo anche nuovi cosmetici per la nostra Juliet. Ho notato però un leggero delay nei comandi durante le mie partite, cosa assente nel titolo del 2012. Esiste anche una nuova modalità di gioco RePOP che, letteralmente, censura l’esperienza e la castra in ogni dove, persino negli effetti visivi. Sconsigliata totalmente se volete godervi l’esperienza.

A livello di prestazioni, per quanto riguarda la versione PC, Lollipop Chainsaw RePOP risulta un po’ pesantino, seppur grafica e modelli non siano così avanzati. Non mi è mai capitato di scendere sotto ai 60FPS, ma nemmeno di rimanere costante sopra ai 100. L’assenza di impostazioni grafiche, inoltre, non aiuta sicuramente il titolo al rendersi giocabile su ogni macchina. E proprio sulle impostazioni, queste sono poche e tutte buttate in un unico menù abbastanza confusionario. Una delle difficoltà maggiori di Lollipop Chainsaw RePOP è dovuta proprio alla navigazione dei suoi menù, che mancano totalmente di quality of life.

Per concludere, Lollipop Chainsaw RePOP, nonostante dimostri il peso degli anni sulle spalle, risulta ancora come un titolo davvero divertente ed unico nel panorama videoludico, ma privo di vero quality of life. Il gameplay viene un po’ rovinato da sezioni estremamente lunghe e tediose, che vanno a sostituirsi ad un sistema di combattimento gratificante. Non posso valutare positivamente anche l’assenza delle impostazioni grafiche, che persino alcuni titoli fatti in RPG Maker ormai hanno. Se cercate (o ricercate) un’esperienza folle e fuori dagli schemi, allora Lollipop Chainsaw RePOP avrà molto da offrirvi, seppur sia possibile finirlo in una sola sessione correndo un po’.


7.5

Voto CGC

Recensione Lollipop Chainsaw RePOP

Lollipop Chainsaw RePOP, nonostante dimostri il peso degli anni sulle spalle, risulta ancora come un titolo davvero divertente ed unico nel panorama videoludico, ma privo di vero quality of life.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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