Lost Eidolons: Veil of the Witch, il nuovo titolo GdR strategico d’azione sviluppato da Ocean Drive Studio e pubblicato da Kakao Games, è ora disponibile in Accesso Anticipato su PC (Steam). Sono previste anche le versioni per PS5, Xbox Series e Switch al suo rilascio ufficiale.
Lost Eidolons: Veil of the Witch è uno spin-off del GdR tattico a turni Lost Eidolons. Proprio come ci si aspetta da un progetto di questo tipo, presenta numerosi cambiamenti rispetto al titolo originale, a partire dall’abbandono della grafica 3D a favore di uno stile artistico completamente “disegnato”. Ma il cambiamento più significativo è il passaggio al genere roguelike, una scelta intrigante che segna un allontanamento netto dalle meccaniche stabilite dal predecessore. Non ho mai giocato a Lost Eidolons ma essendo un fan dei roguelike, mi sono subito incuriosito quando ho visto Lost Eidolons: Veil of the Witch venir annunciato.
La base di Lost Eidolons: Veil of the Witch è il combattimento tattico a turni. I giocatori devono pianificare con attenzione ogni mossa, considerando il posizionamento delle unità, il terreno e le abilità uniche, sia dei propri personaggi che dei nemici. Il roster di eroi include al momento nove personaggi, anche se per ogni missione ne puoi portare dietro solo quattro. Ogni personaggio ha abilità e ruoli distinti, e scegliere la squadra giusta è fondamentale per sopravvivere e avanzare nella trama. Per un certo verso, mi ha ricordato molto l’originale Darkest Dungeons.
Ci sono combinazioni molto simpatiche da scoprire: ad esempio, puoi incendiare aree avvelenate con la magia del fuoco per creare esplosioni, oppure immobilizzare un nemico e colpirlo a distanza per evitare i suoi contrattacchi. Tuttavia, alcune sinergie sembrano penalizzate dal bilanciamento, con incantesimi offensivi dalla portata limitata e un mago che risulta estremamente fragile in ogni situazione. Entrare nel raggio d’azione per lanciare un incantesimo spesso significa mettersi in pericolo mortale, vista la sua poca salute. Essendo ancora in Accesso Anticipato, non si può fare altro che sperare che nella versione finale gli incantesimi abbiano una portata maggiore, soprattutto considerando che molti sono a bersaglio singolo e non infliggono più danni rispetto a un attacco con arma bianca.
A differenza di molti giochi strategici a turni, qui troviamo una struttura roguelike che introduce due sistemi di progressione: l’Altare del Fuoco e le Promozioni. Il primo è un albero delle abilità che migliora attacco, difesa ed esplorazione, rendendo ogni run successiva più facile. Il secondo sistema si concentra sui potenziamenti specifici dei personaggi, che diventano progressivamente più forti man mano che si avanza. Tuttavia, accumulare i materiali necessari per questi upgrade richiede davvero tanto tempo, il che non è un problema teoricamente, ma che può diventare frustrante considerando la lunghezza delle singole partite.
Il primo atto, per esempio, può durare quasi un’ora. Per un roguelike, dove la ripetizione e la sperimentazione sono parte del divertimento e del game loop, sessioni così lunghe possono risultare stancanti, soprattutto considerando che il gioco include solamente tre atti al momento della scrittura di questa recensione. Insomma, c’è sicuramente del lavoro da fare sotto questi aspetti.
Lost Eidolons: Veil of the Witch offre una varietà impressionante, con oltre 200 abilità uniche, equipaggiamenti potenziabili e più di 30 reliquie disponibili. Questa flessibilità consente di adattare il proprio party alle proprie capacità e stile di gioco, per lo meno entro i limiti imposti dalla struttura roguelike che offre. Durante ogni run, i personaggi salgono di livello, sbloccando potenziamenti casuali tra cui scegliere. Purtroppo, però, molte abilità di combattimento hanno tempi di recupero estremamente elevati e, spesso, puntare a miglioramenti diretti come un aumento del critico o della difesa risulta la scelta più logica e utile.
Le reliquie, invece, sono una meccanica interessante ma con una marea di “luci e ombre”. In molti roguelike moderni, le reliquie sono potenti strumenti che incentivano scelte rischiose. In Lost Eidolons: Veil of the Witch, però, molti di questi oggetti presentano svantaggi significativi, tanto da rendere spesso preferibile evitarle del tutto. Sembra quasi più una punizione data dagli sviluppatori ai giocatori che vogliono sperimentare più build possibili e varie, limitando enormemente le capacità generali del gruppo di personaggi.
Uno degli aspetti più intriganti e meglio riusciti di Lost Eidolons: Veil of the Witch è la narrazione. Chi siamo? Cosa sono gli Eidolon? Perché esiste la non morte? Queste sono tutte domande che alimentano una trama avvincente, che si intreccia con un cast di personaggi ben caratterizzati e di qualità.
Il sistema di legami tra i membri del gruppo aggiunge una dimensione interessante: non solo puoi approfondire il legame tra il protagonista e i suoi alleati, ma anche tra i personaggi secondari. Questo porta a eventi unici durante le partite, dove l’esperienza di un personaggio può influire sull’esito di alcune situazioni, come decidere la ricompensa di un tiro. Tuttavia, questa meccanica è soggetta a un RNG basato su un tiro di dado D20, che a volte può portare a fallimenti frustranti. Ma questo fa parte del gioco e dell’esperienza di qualsiasi prodotto di questo genere, quindi non va visto direttamente come una cosa puramente negativa.
Un altro aspetto in cui Lost Eidolons: Veil of the Witch eccelle è la grafica, o per meglio dire, il suo stile. L’arte dei personaggi è realizzata a mano e ricca di dettagli, dando personalità a ogni membro del cast. Anche i design dei boss e dei nemici sono ben curati, con biomi che presentano ambientazioni suggestive e variegate. Il passaggio dalla grafica 3D dell’originale a questo stile disegnato a mano è stato una scelta vincente, che contribuisce a creare un’atmosfera unica. A mio parere, anche migliore dell’originale.
Tuttavia, non è tutto rose e fiori. Durante le mie partite, ho riscontrato diversi bug, come problemi audio ricorrenti e glitch visivi che rendevano il gioco ingiocabile fino al riavvio totale. Questi problemi, pur essendo prevedibili per un titolo in Accesso Anticipato, hanno comunque influito sull’esperienza complessiva, per tanto verranno calcolati anche per la valutazione finale.
Lost Eidolons: Veil of the Witch, inoltre, non fa sconti a nessuno. Il gioco è davvero impegnativo e richiede molte partite per riuscire a progredire, in modo spesso anche più punitivo di altri roguelike simili. Tuttavia, la combinazione di RNG severo e sessioni lunghe può diventare alquanto scoraggiante. La presenza di nemici che appaiono improvvisamente, anche quando hai già eliminato un’intera ondata, può dare l’impressione che le tue scelte strategiche non vengano sempre premiate; E non è l’unica situazione in cui il pensiero punta a ciò.
Lost Eidolons: Veil of the Witch è un esperimento audace. Trasformare un GdR tattico in un roguelike è una mossa rischiosa, ma il titolo riesce comunque a proporre un’esperienza interessante grazie al suo cast di personaggi ben realizzato e alle meccaniche di combattimento soddisfacenti. Tuttavia, ci sono estremi margini di miglioramento. La difficoltà elevata, combinata con sessioni lunghe e RNG severo, potrebbe non essere per tutti. Se i futuri aggiornamenti riusciranno a bilanciare questi aspetti e a risolvere i bug, il gioco potrebbe diventare un punto di riferimento per i fan, sia dei roguelike che degli strategici a turni.
Il periodo di Accesso Anticipato è previsto fino a un anno, quindi c’è tutto il tempo per raffinare l’esperienza. Lost Eidolons: Veil of the Witch ha il potenziale per essere qualcosa di veramente buono nel panorama videoludico, ma richiede decisamente ancora un po’ di lavoro per raggiungere quel livello sperato. Se sei un fan delle sfide e ti piace armeggiare con build e strategie, vale sicuramente la pena tenerlo d’occhio, su questo non c’è dubbio. Inoltre, è disponibile anche una acerba lingua italiana.
6.5
Voto CGC
Recensione Lost Eidolons: Veil of the Witch
Lost Eidolons: Veil of the Witch è un esperimento audace che trasforma un GdR tattico in roguelike, ma che riesce comunque a proporre un’esperienza intrigante grazie al suo cast e al combat system.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.