CGCReviews: Metal Slug Tactics
Non il solito Metal Slug, non il solito tattico a turni.
Questa volta, ad occuparsene ci pensano Leikir Studio allo sviluppo, e DotEmu alla pubblicazione. Il nuovo tie-in Metal Slug Tactics è pronto per essere giocato da oggi 5 Novembre su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One, Switch e PC (Steam / GOG).
Metal Slug è pronto a tornare. Dopo i primi iconici capitoli che videro la serie al suo massimo splendore fino all’X, il brand tenne ancora forte con il 3, per poi dissiparsi gradualmente fino al 7. L’ultimo capitolo della saga principale risale al 2008, e da allora diciamo che la saga ha vissuto su diversi spin-off che si allontanavano dal genere run n’ gun cercandosi un suo spazio sulle piattaforme mobili con Metal Slug: Commander e Metal Slug: Awakening. Esperimenti anche interessanti ma che finivano per essere mangiati dalla loro stessa e usuale politica mobile pay-2-win.
Personalmente, rientro in questa statistica, avendo giocato anni fa Metal Slug Defense: un Metal Slug adattato al Tower Defense che si giocava tutto con un “click” e che mi andava benissimo come passatempo relax. Anche lì, bello nelle fasi iniziali, però quando il gioco si faceva duro, i soldi facevano la diff… ah no aspettate, non era così. Però ci siamo capiti dai. Anche se ad oggi è un brand che ha perso molta della sua influenza sul panorama videoludico, credo che chiunque gioirebbe nel sapere di un sequel diretto della serie principale. Nella speranza, DotEmu rivitalizza ancora una volta il brand con Metal Slug Tactics, ma nuovamente con un approccio inedito.
MISSION 1: START!
Finalmente, dopo anni d’attesa e rinvii, Metal Slug fa il suo ritorno, ma come RPG tattico roguelite di nome Metal Slug Tactics, mantenendo in qualche modo il suo spirito originale da puro Arcade Run-and-Gun. Brevemente, dedico due righe per contestualizzare questo intramontabile classico che ha intrattenuto tanti bambini (e anche adulti ovviamente) degli anni Novanta, sia in casa che in spiaggia, nei cabinati e nelle sale giochi ovviamente. La macchina del tempo ci riporta a una non ben definita Seconda Guerra Mondiale distopica, in cui era solito fronteggiare veicoli esageratamente potenti e distruttivi.
Col passare dei capitoli, sono stati introdotti elementi sempre più variegati, che hanno portato la serie a esplorare praticamente ogni forma di stranezza sovrannaturale, spaziando dagli alieni fino all’occulto esoterico. Il perno della discordia però rimane lui: Donald Morden. Un mix caricaturale tra Saddam Hussein e Adolf Hitler che, attraverso i vari capitoli, è stato il villain di riferimento. A seconda delle circostanze, tuttavia, è diventato anche alleato dei protagonisti, in una dinamica da “il nemico del mio nemico, è mio amico.” Protagonisti che, va detto, sono praticamente immortali.
In un contesto che dovrebbe incutere terrore, la storia si sviluppa invece con lo spirito giocoso e scanzonato di un’avventura da cartone animato per bambini, senza però risparmiarsi momenti di esplicita violenza e gore. Il nostro villain alla Neo Cortex torna anche questa volta in Metal Slug Tactics, e starà al nostro team sgominare il suo malvagio piano per la conquista del mondo. Un team più completo che mai, impegnato a richiamare praticamente tutti i personaggi dei sette capitoli canonici.
DARSI ALLA PAZZA GIOIA
Stavolta bisognerà usare più il cervello che i riflessi. Metal Slug Tactics fa riferimento a un gameplay tattico a turni con una gestione RPG dei personaggi. Fin da subito, gli sviluppatori offrono un tutorial obbligatorio molto dettagliato, spiegando ogni passaggio e ogni elemento di gioco, dandomi quasi l’impressione di avere un certo timore nell’accogliere il giocatore nel proprio ecosistema… e dal momento che alla fine raccomandano caldamente di iniziare nella modalità più semplice. E in effetti non è un cattivo consiglio, perché pur avendo trascorso decine di ore su giochi come Into the Breach o Space Hulk: Tactics, qui ho capito che le cose vanno affrontate un po’ diversamente.
Il casellario è composto da più livelli, offrendo una prospettiva verticale che consente scenari più versatili e vari. Su questi, è possibile posizionare i tre personaggi da voi scelti a inizio partita, dopo di che si comincia a giocare. Ogni missione ha un obiettivo principale e un obiettivo secondario. Il primo decreta il successo o il fallimento della run, mentre il secondo comporta dei vantaggi di vario tipo, tra cui ad esempio monete o esperienza extra, oppure un rifornimento di munizioni speciali. Indipendentemente dagli obiettivi, che sono di varie tipologie, come il semplice “elimina tutti gli obiettivi” o “libera tutti gli ostaggi”, la giocabilità presuppone una certa dinamicità negli scontri di Metal Slug Tactics.
Proprio come nella serie canonica, numerosi nemici saranno presenti sul casellario di Metal Slug Tactics, ognuno con abilità e caratteristiche specifiche. Questa scelta porta a doversi muovere piuttosto velocemente nelle scelte, perché esitare o temporeggiare aumenta solo il rischio di appesantire una situazione che, turno dopo turno, rischia di degenerare velocemente. Avevo già avuto modo di sperimentare questa meccanica in Daemonhunters; Ovvero, la generazione di nemici costante con il passare dei turni. Personalmente, me la fa vivere con più ansia di un survival-horror, di conseguenza preferisco una visione più tradizionale del genere. In compenso, il gioco mette dei “Continue” per ogni personaggio morto in partita, per aiutare nel bilanciamento che però, alla fine, è sempre difficile in certe situazioni.
APPROFONDENDO LE MECCANICHE
Metal Slug Tactics è un capitolo diverso, e questo lo abbiamo capito, ma c’è ancora di più. La componente roguelike viene sfruttata solo per le missioni generate proceduralmente. Nemici, obiettivi, trappole, ricompense e struttura del livello sono casuali, ma finalizzati per alimentare la rigiocabilità. Inoltre, Metal Slug Tactics introduce un sistema di abilità e perk, insieme ad attacchi speciali alimentati da una barra dell’adrenalina, da dosare attentamente per affrontare le situazioni più difficili. Collegandoci alla (costretta) dinamicità di cui vi parlavo precedente, la giocata media non cerca il tipico 1vs1 “tu attacchi me, e se resisto, io poi attacco te”. Questo tipo di approccio risulterebbe abbastanza inefficace alla lunga.
Bisogna ogni volta cercare una sinergia tra i personaggi. Ognuno di loro, se disposto nei paraggi e nella giusta direzione, ha modo di innescare un attacco extra automatico gratuito verso il nemico quando si spende un’azione-attacco. Questo genere di sinergie, diciamo, sincronizza la squadra, dando vita a momenti soddisfacenti e spettacolari, ma anche necessari se si vuole uscire da molte delle ostiche situazioni di Metal Slug Tactics. È presente anche una barra dell’Adrenalina che viene determinata dalle azioni di gioco, e gestisce la possibilità di eseguire attacchi speciali tramite le Abilità. Ogni personaggio possiede un suo set (intercambiale poi comprando nuovi sblocchi) e procedendo attraverso le missioni se ne potranno acquistare altre o potenziare acquisendo esperienza dai combattimenti.
Anche per quanto riguarda le armi, se ne possiedono due tipi: le primarie, come pistole e coltelli che hanno un’efficacia limitata ma utilizzo infinito, e le secondarie, come le iconiche “heavy machine guns”, che permettono di sbarazzarsi rapidamente dei nemici, ma avendo a disposizione munizioni limitate. Anche in questo caso sarà possibile acquisirne delle altre tra una partita e l’altra spendendo la valuta di gioco. Ecco, un appunto giusto sulla valuta di Metal Slug Tactics. La quantità di elementi acquistabili tramite valuta è davvero vasto, e mi ha dato l’impressione di essere anche abbastanza decisivo per poter utilizzare un personaggio al suo meglio.
Visto che, mediamente, non è semplice accumularne, mi è un po’ arrivato quel sentore anche questa volta da pay-to-win mobile, ma non sembra essere questo il caso, dato che allo stato attuale non vi è una sezione esterna in cui è possibile acquistare valuta con il denaro reale. Lamento solo che, data la lentezza nello sblocco di potenziamenti, si potrebbe percepire una certa stanchezza e frustrazione nel momento in cui il giocatore si accorge di quanto tempo occorra per portare avanti il tutto.
GENERE DIVERSO MA STILE INCONFONDIBILE
Metal Slug appartiene a quella categoria di giochi che riconosci immediatamente visivamente. Anche se sono passati decenni, la pixel art curata nei minimi dettagli non invecchia mai e anzi, ne diventa un elemento di valore. Non solo questa, ma anche per quanto riguarda le animazioni e il sonoro in Metal Slug Tactics è stato fatto un gran lavoro di restauro per conservare quel gusto retrò tipico della saga. Il carattere della serie si ritrova anche nei personaggi e in tutti quei dettagli che costituiscono il mondo di gioco. Un mondo che, a partire dall’hub centrale in cui si compone la squadra, è possibile già notare innumerevoli oggetti di scena che compongono un mosaico citazionista e nostalgico di Metal Slug.
L’ SV-001 ad esempio, il Metal Slug: non può esserci gioco di Metal Slug senza l’iconico carro armato. Questo è da sempre un simbolo di riconoscimento della saga, e certamente anche un enorme aiuto per la giocabilità. I motivetti musicali risuonano bene durante i momenti in cui si ragiona sul da farsi. Ad ogni zona (deserto, foresta, città…) corrisponde una sua identità musicale, così come per i Boss che ne hanno una assegnata ad hoc, in genere più ritmata delle altre per segnare la maggior concitazione. Il gusto artistico è senz’altro il tratto caratterizzante più importante di Metal Slug, e se rispettato aiuta sicuramente a soprassedere su altre differenze che potrebbero risultare manchevoli dalla controparte classica Run n’ Gun.
CONCLUSIONI
Giunti ormai al 2024 possiamo dire che c’è Metal Slug e Metal Slug. La formula classica è lontana da anni, e allo stato attuale credo che questi spin-off servano anche da sonda a DotEmu per capire la direzione da prendere per il futuro. Metal Slug Tactics, di sicuro, reinventa ancor una volta il brand, cercando di infondere quegli ingredienti tipici della saga che lo hanno sempre reso un gioco veloce e carismatico.
Non sempre la commistione scorre a dovere a causa di un bilanciamento generale che fatica un pochino a trovare le misure, ma con il passare di molte ore sarà possibile risalire la curva d’apprendimento. Possono esserci tanti altri tattici a turni RPG, ma questo è decisamente unico per il tono sopra le righe, le armi fuori di testa e l’incredibile pixel art. Ad il fan nudo e crudo di Metal Slug lo raccomanderei con l’avviso “maneggiare con cura”, chissà poi che possa nascere un’interesse inaspettato verso il genere degli strategici a turni.
7.5
Voto CGC
Recensione Metal Slug Tactics
Metal Slug Tactics, di sicuro, reinventa ancor una volta il brand, cercando di infondere quegli ingredienti tipici della saga che lo hanno sempre reso un gioco veloce e carismatico.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.