CGCReviews – Monster Hunter Rise: Sunbreak

"La più grande espansione di sempre", citando le parole di Capcom.

Monster Hunter Rise: Sunbreak

Monster Hunter Rise: Sunbreak è la nuova espansione del titolo di Capcom, rilasciata il 30 Giugno su Switch e PC (Steam).

Monster Hunter Rise: Sunbreak ha la struttura di un gioco a se stante. Ci viene subito introdotta la città centrale di Elgado, identica dal punto di vista funzionale a quella del gioco base, da cui eseguire tutte le nostre operazioni e una nuova storia da poter seguire. Ma come sempre, e come siamo abituati, è del tutto ignorabile e facilmente interpretabile anche senza leggere un solo dialogo. Alla fine, qualcosa fa scatenare i mostri e dovremo scoprirne la causa, fine della trama. I personaggi presenti ad Elgado sono sicuramente più interessanti di quelli visti a Kamura, ma niente più e niente meno.

Come da tradizione della serie, l’introduzione del grado Master, il nuovo livello più alto di cacce affrontabili, rende totalmente inutile il nostro equipaggiamento end-game super forte del titolo base. Ricostruire una build aggiornata con tutte le nuove aggiunte è piacevole e, potrebbe anche farci scoprire qualcosa di nuovo su come essere più efficienti. Pur non essendo una novità di Monster Hunter Rise: Sunbreak, il Master Rank offre ai mostri comportamenti alterati e nuove mosse per evitare di dover riaffrontare mostri già visti e rivisti nuovamente… seppur siano sempre loro.

Sia i nuovi mostri introdotti dall’espansione che quelli di ritorno dai precedenti giochi di Monster Hunter continuano la tendenza di Rise di essere tanto scenici da guardare quanto da affrontare. Il nuovo trio, denominato “Tre Signori”, composto dal Garangolm, il Lunagaron e il Malzeno, sono davvero spettacolari visivamente, con un particolare crescendo su quest’ultimo. Piacevole anche il ritorno dell’Astalos e del Gore Magala che si adattano perfettamente al nuovo stile e risulteranno sicuramente una novità per chi non gli abbia mai affrontati prima.

Per quanto riguarda le mappe, in Monster Hunter Rise: Sunbreak ne vengono aggiunte due nuove: la Giungla, un’isola tropicale originariamente introdotta in Monster Hunter 2 completamente reinventata grazie all’open-map, e la Cittadella, che risulta essere la più complessa nella sua costruzione e formazione, rendendola anche meno comoda in cui cacciare. Entrambi i luoghi restano davvero piacevole da esplorare per trovarne i segreti e non solo. Un’altra modifica presente è quella di non lasciarci alla deriva per raccogliere gli Spiriuccelli, ma ne troveremo davvero parecchi a pochi passi della tenda iniziale. Anche la fauna endemica è stata aggiornata, con piccole novità utili alle nostre cacce.

Parlando degli errori di Rise corretti, la Furia è stata completamente rivista. L’albero delle armi Furia è essenzialmente l’unico a non ricevere aggiornamenti, le missioni Furia non son state toccate in alcun modo e le nuove armi eliminano completamente il sistema delle abilità Furia sostituito da uno slot per decorazioni. Questa modifica farà sicuramente piacere a tutti, anche a coloro che pensavano fosse una bella meccanica.

Il fatto che Capcom abbia voluto sperimentare un nuovo tipo di quest come quello è ottimo (seppur non ben riuscito), ma distruggere una caratteristica centrale di Monster Hunter Rise con Sunbreak, non è nemmeno la scelta più corretta. Rispetto ad Iceborne, espansione di Monster Hunter World, ha introdotto diverse novità al titolo, tra cui le Terre Guida. Al contrario, in Monster Hunter Rise: Sunbreak, più che un aumento di difficoltà dei mostri, con una piccola svolta su cui non farò spoiler, non riesce ad offrire le stesse sensazioni.

Il vero problema di Monster Hunter Rise: Sunbreak sono l’assenza di vere novità. Potremo passare 50 ore a cacciare per sfornare il nostro equipaggiamento finale, ma non sono presenti molte idee per distinguersi, restando un semplice “affrontare mostri a difficoltà più elevata”. Tutte le missioni principali si attengono al formato di caccia standard, senza nulla di interessante come successo in Iceborne. Affrontare le missioni resta comunque divertente, ma Sunbreak non fa nulla per separarsi e rendersi unico dal titolo base.

Le missioni Seguace, invece, offrono sicuramente una novità gradevole, ma con un grandissimo problema di costruzione. Man mano che avanzeremo, i cittadini di Elgado e Kamura ci chiederanno di accompagnarli in specifiche missioni per giocatore singolo come cacciatori controllati dall’IA. Ed il problema risulta proprio nella frase “giocatore singolo”. In un titolo focalizzato sulla caccia di gruppo, creare delle missioni da affrontare in solitaria non è tra le idee migliori di Capcom, pur rimanendo divertentissime da affrontare, sia chiaro. Infatti, completare le loro missioni sbloccherà quelle persone come opzioni nelle missioni di supporto (anch’esse limitate al giocatore singolo, purtroppo) nelle quali potremo portare due NPC con noi. L’IA è sorprendentemente avanzata e risulta piacevole cacciare in loro compagnia.

I seguaci che porteremo con noi scherzano e dialogano tra loro, ed è sicuramente piacevole scoprire di più su questi anonimi personaggi. E purtroppo mi tocca ripetermi, sarebbe stato ancor più interessante se si fossero potuti portare anche in multigiocatore, riempendo gli slot vuoti. Risulta una restrizione troppo forzata e un’opportunità sprecata.

Tra le varie novità, Sunbreak apporta una serie di miglioramenti al quality of life. Per citarvene alcune, la preparazione dei pasti pre-caccia è ora molto meglio sviluppata con alterazioni intelligenti alla formula di base. Potremo anche passare rapidamente tra due Abilità Scambio nel bel mezzo di una caccia, anche se questa funzione potrebbe essere ignorata soprattutto con determinate tipologie di armi. Anche i compagni possono essere personalizzati ulteriormente, cambiando le loro mosse speciali per renderli più utili. Nulla di estremo, ma risultano comunque essere modifiche piacevoli e in buona quantità.

Ci tengo a ricordare che è già stata annunciata una roadmap per Monster Hunter Rise: Sunbreak (che potete vedere in video a questo indirizzo), con novità in arrivo per i possessori dell’espansione fino a 2023 inoltrato. Questo fa ben sperare per modifiche intelligenti e altro contenuto su cui poter metter mano.


7.5

Voto CGC

Recensione Monster Hunter Rise: Sunbreak

Monster Hunter Rise: Sunbreak è un’espansione un po’ fiacca ma pur sempre divertente, con diverse novità a livello di gameplay e meccaniche e tante, troppe, possibilità sprecate.

*Recensione eseguita tramite chiave PC fornita dal Publisher

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