Neptunia Riders VS Dogoos, l’ultimo capitolo spin-off della longeva serie di Neptunia sviluppata da Compile Heart e pubblicata da Idea Factory, è ora disponibile in tutto il mondo su PS5, PS4 e Switch. Una versione PC (Steam) arriverà nel 2025.
La saga di Neptunia ha ormai più di quindici anni. Anni conditi di risate e parodie sul mondo intero dei videogiochi in completo stile anime, con un umorismo sempre sopra le righe e un cast di personaggi che, nonostante la qualità altalenante dei titoli (soprattutto nell’ultimo periodo), è riuscito a conquistarsi una base di fan abbastanza ampia. Arriva ora Neptunia Riders VS Dogoos, l’ennesimo spin-off che abbandona la classica formula GdR della serie per lanciarsi in un’esperienza arcade basata su corse in moto e raccolta di oggetti. Sebbene sulla carta l’idea potrebbe essere intrigante, nella pratica il gioco si rivela un’esperienza troppo breve, ripetitiva e priva di qualsivoglia profondità, rendendolo difficile da consigliare a nessuno.
A fare da protagonista questa volta è Uzume Tennouboshi, un volto noto della serie che, secondo la tradizione Neptuniana, rappresenta il SEGA Dreamcast (anche se l’unico vero riferimento è la spirale sulla sua cravatta). La sua avventura inizia con un misterioso risveglio in una dimensione alternativa, dove scopre di essere stata soggiogata da una strana influenza che la costringe ad amare i Dogoos, le classiche melme dalla faccia simpatica che fungono da mascotte della serie. Ma non è l’unica: anche le altre dee di Gamindustri sono cadute vittima della stessa “maledizione”, e spetta a Uzume risvegliarle, sfrecciando su una moto e raccogliendo più Dogoos possibili per riportarle alla ragione.
Se la trama vi sembra un pretesto assurdo per giustificare un gioco arcade, avete perfettamente ragione in questo caso. Tuttavia, bisogna riconoscere che, per quanto ridicola, la narrazione di Neptunia Riders VS Dogoos è più divertente e scorrevole anche di alcuni capitoli principali della serie, che spesso si perdono in dialoghi troppo lunghi e dispersivi. Qui il tono è molto più leggero, le battute tra i personaggi funzionano a dovere e le scenette tra un livello e l’altro aiutano a mantenere alto l’interesse per tutta la sua (breve) durata. Peccato che l’avventura finisca prima di poter approfondire meglio il cast e il mondo di gioco.
Il cuore dell’esperienza di Neptunia Riders VS Dogoos sta nelle corse in moto e nella raccolta dei Dogoos, per l’appunto. Ogni livello si svolge in un’arena, dove bisogna sfrecciare con la propria motocicletta raccogliendo più slime possibili prima dell’avversario, raggiungendo un numero prestabilito per vincere. I comandi sono abbastanza semplici: accelerare, sterzare, saltare per superare ostacoli e usare un boost per aumentare la velocità. Il drifting è fondamentale, poiché permette di espandere l’area di raccolta dei Dogoos, consentendo di assorbirne grandi quantità in una sola manovra. Una volta presa la mano con questa meccanica, è piuttosto soddisfacente eseguire drift perfetti per raccogliere Dogoos a raffica.
C’è anche la possibilità di giocare sporco, mi spiego meglio: avvicinandosi agli avversari, si possono colpire con attacchi corpo a corpo e/o a distanza per far loro perdere parte dei Dogoos raccolti e rubarli. Un sistema che aggiunge un pizzico di strategia all’esperienza, ma che non viene mai davvero approfondito, dato che l’intelligenza artificiale non è particolarmente aggressiva e le corse sono troppo brevi per sviluppare dinamiche più complesse.
Neptunia Riders VS Dogoos offre quindici livelli totali, suddivisi in cinque mondi, con alcune varianti che cercano di spezzare la monotonia. Per esempio, alcuni livelli introducono Dogoos speciali che modificano leggermente il gameplay: quelli angelici permettono di volare sopra gli ostacoli, mentre altri possono essere inseriti in slot machine per ottenere potenziamenti. C’è persino un livello in cui i Dogoos modificano la dimensione del personaggio, rendendo necessaria un po’ di strategia per superare determinati passaggi. Tuttavia, nonostante questi piccoli spunti, la formula rimane troppo ripetitiva e il gioco finisce prima che le idee possano evolversi in qualche modo.
Lungo il percorso si sbloccano diversi altri personaggi giocabili, ognuno con attacchi e caratteristiche leggermente differenti. Tuttavia, le differenze non sono abbastanza marcate da incentivare un cambio frequente: una volta trovato un personaggio che si adatta al proprio stile e propri gusti, non c’è davvero motivo di sperimentare con gli altri. Esiste anche un sistema di personalizzazione per le moto, con la possibilità di acquistare nuovi modelli e potenziamenti per velocità, manovrabilità e capacità di raccolta dei Dogoos. Potrebbe essere una meccanica interessante, ma risulta del tutto superflua: Neptunia Riders VS Doogos è così facile che non c’è alcuna necessità di migliorare il proprio mezzo, e si può completare la campagna senza mai toccare il sistema di potenziamento.
Il problema principale di Neptunia Riders VS Dogoos, però, è proprio questo: non c’è alcun reale bisogno di approfondire le sue meccaniche, perché la sfida è minima e il gioco è troppo breve per creare un vero senso di progressione. Il difetto più grande del gioco è proprio la sua brevità. La campagna principale si completa in meno di due ore, un tempo ridicolmente breve per un titolo venduto a prezzo pieno. Anche rigiocando i livelli per completare gli obiettivi opzionali, difficilmente si arriva a superare le quattro ore di contenuto effettivo.
La mancanza di modalità extra è un altro grande problema di Neptunia Riders VS Dogoos collegato al primo. Non c’è una modalità multiplayer, né una modalità sfida con livelli più complessi o obiettivi speciali. Finita la campagna, l’unico incentivo a rigiocare è il desiderio di migliorare i propri tempi o ottenere qualche personalizzazione estetica, ma non c’è abbastanza profondità per rendere l’esperienza davvero rigiocabile. Ed è davvero un peccato.

Sul fronte tecnico, Neptunia Riders VS Dogoos è un titolo che modesto è dire poco. Lo stile grafico è in linea con il resto della serie, con personaggi dal design accattivante e colori vivaci, ma gli ambienti risultano poco dettagliati e le animazioni piuttosto legnose. Anche il sistema di telecamera non è dei migliori, con inquadrature a volte problematiche nei salti e nei cambi di direzione più bruschi. Trovo però inaccettabile che il titolo giri a soli 30FPS anche su PS5 nelle sezioni di gameplay. Posso capire un limite tecnico su PS4 e Switch, ma non ci sono scusanti che reggano per la versione current-gen.
La colonna sonora è classica della serie Neptunia: brani orecchiabili che accompagnano l’azione senza lasciare troppo il segno. Il doppiaggio inglese e giapponese è di buona qualità come sempre, con i personaggi che mantengono il loro classico carisma e le solite battute che rompono la quarta parete e che spezzano l’azione.
In conclusione, Neptunia Riders VS Dogoos è uno di quegli spin-off che lasciano un senso di incompiutezza. L’idea alla base del gioco poteva essere interessante, e il suo umorismo riesce a strappare qualche sorriso, ma tutto viene rovinato da una durata ridicola, un gameplay ripetitivo e una totale mancanza di profondità. Se fosse stato un titolo a basso budget, magari con qualche modalità extra, avrebbe potuto essere un passatempo divertente per i fan della serie. Ma al prezzo a cui viene proposto, è difficile giustificarne totalmente l’acquisto. Gli amanti della serie potrebbero trovarci qualche momento di divertimento, ma per tutti gli altri, il consiglio è di rivolgere lo sguardo altrove.
5
Voto CGC
Recensione Neptunia Riders VS Dogoos
Neptunia Riders VS Dogoos è uno di quegli spin-off che lasciano un senso di incompiutezza, con una longevità troppo breve e una totale mancanza di profondità nel gameplay.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.