CGCReviews – Oddworld: Soulstorm Enhanced Edition
Il requel di New 'n' Tasty è ora disponibile anche su Steam.
Oddworld: Soulstorm in formato Enhanced Edition è approdato anche su piattaforma Steam questo Giugno. Il titolo di Oddworld Inhabitants è anche disponibile su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One, PC (EGS) e sarà presto disponibile su Switch.
Questa riedizione ci permette di esperire un gioco migliorato sia dal punto di vista estetico, e sia da quello del bilanciamento. I primi lavori, sono stati eseguiti sull’IA, ora migliorata, e sui controlli decisamente più reattivi rispetto all’originale. A seguire, alcune aree di gioco sono state riviste per rendere più semplice il passaggio di Abe, riducendone quindi la difficoltà. Infine, anche il sistema d’illuminazione ha subito qualche ritocco nei livelli più bui.
Parlando del gioco, Soulstorm si ricollega dove ci aveva lasciati il finale canonico di New ‘n’ Tasty, consacrando Abe come eroe salvifico dei mudokons. Ma sull’eroismo di Abe non ci si sofferma molto, anzi, ci vuole poco per innescare gli eventi che lo trascineranno in una corsa al tempo per sgomberare una nuova minaccia, mentre il destino lo porrà ancora una volta come l’ago della bilancia che ne determinerà gli eventi. A tal proposito, per via del sistema Quarma del gioco, le azioni di salvataggio dei compagni incideranno sul finale che, in questo capitolo, saranno ben quattro: due positivi e due negativi. Per volere i finali a lieto fine, inutile dire che bisognerà impegnarsi molto… ma andiamo a vedere come.
In cosa è diverso Oddworld: Soulstorm?
Soulstorm, in parte, tiene fede ai suoi fondamenti. Per la risoluzione dei livelli, si fa sempre ricorso allo stealth e l’ingegno. I nemici sono quasi impossibili da prevaricare con la forza di Abe ma, con i poteri mentali, è sempre fattibile andare manipolare l’ambiente di gioco. Oddworld: Soulstorm capiamo voglia fare il passo successivo, già dall’intenzione di voler migliorare la reattività dei comandi, senza dimenticarsi i requisiti essenziali della serie. Questi vengono tarati su una maggiore precisione, per far fronte a un ambiente di gioco più dinamico. Oltre quindi ai soliti puzzle, si aggiungono parecchie zone dove è richiesta una particolare attenzione agli ostacoli ambientali e a inevitabili scontri con gli Sligs per salvare decine di mudokons inermi.
Questa componente action più marcata non è l’unica nuova direzione del titolo. È presente anche un sistema di Loot & Crafting nel quale, attraverso materiali presenti nei ripostigli, cestini della spazzatura o anche dai nemici, è possibile creare equipaggiamenti funzionali alla difesa personale o per l’accesso di alcune aree. Creare oggetti diventa sì indispensabile per procedere in alcune aree, ma è sempre un passaggio molto guidato per non distrarre troppo dal resto.
Vediamo come quindi in Oddworld: Soulstorm cerchino di coesistere diversi stili di gioco che, cercando di non essere troppo ingombranti l’uno per l’altro, portano comunque a un non sempre riuscito bilanciamento di gioco. Tra le problematiche più rilevanti, si registra un’IA dei mudokons deficitaria. Nella registrazione degli input degli ordini, spesso non vengono presi e bisognerà ripetere il comando. Nei combattimenti, invece, tendono a non reagire di fronte alla minaccia, seppur alcune sezioni siano pensate per far combattere anche loro.
Nel momento del platform, Soulstorm, si sforza nell’essere qualcosa che non è mai stato, e si possono notare un po’ di ingenuità sul funzionamento delle meccaniche. Il sistema di salvataggio è stato ripensato, sostituendo il quick-save con dei più tradizionali checkpoint. Questi ultimi, però, attivandosi soltanto una volta raggiunti, comportano spesso una ripetizione di alcune azioni che alla lunga possono diventare frustranti, come ad esempio il dover ripetere la ricerca degli oggetti o la costruzione di altri.
Oltre ai già citati cambiamenti, Soulstorm ha dovuto ridimensionare il suo sistema di GameSpeak. Questo, infatti, è il capitolo dove fin ora si è deciso di optare più in sottrazione riguardo questa meccanica. I soli comandi disponibili sono: “Seguitemi” e “Stop”. Questo, probabilmente, è un altro segnale che ci vuol dire il cambio di rotta voluto da Oddworld Inhabitants verso un esperienza più Platform-Arcade classica, rispetto alla sperimentazione forse un po’ più azzardata di New ‘n’ Tasty.
In conclusione, possiamo quindi dire che Oddworld: Soulstorm sia un capitolo che prova a cambiare un po’ le carte in tavola, cercando di confezionarsi come un acquisto più prudente e verso un pubblico più ampio. Cercando di mantenere il suo marchio di fabbrica, ha dovuto comunque scendere a patti con se stesso, il che ha comportato qualche sbandata verso la direzione scelta, ma senza mancare di lasciare il segno in qualche maniera.
6.5
Voto CGC
Recensione Oddworld: Soulstorm Enhanced Edition
Oddworld: Soulstorm è un capitolo che prova a cambiare un po’ le carte in tavola, cercando di confezionarsi come un acquisto più prudente verso un pubblico più ampio.