Ravenswatch, il titolo roguelike d’azione sviluppato da Passtech Games e pubblicato da Nacon, è ora disponibile dal 28 Novembre anche su PS5, PS4, Xbox Series e Xbox One, insieme alla versione PC (Steam) precedentemente rilasciata.
Il genere dei roguelike, soprattutto negli ultimi anni, è diventato una vera e propria calamita per nuovi sviluppatori (e non solo), ma non sempre sono titoli usciti con risultati entusiasmanti. La formula per un “buon” roguelike sembra abbastanza ovvia: progressione soddisfacente, gameplay avvincente e momenti memorabili che si intrecciano con aggiornamenti permanenti significativi. Ma la magia sta nel trovare il giusto equilibrio tra tutti questi elementi: è proprio questo che separa i titoli mediocri dai veri capolavori.
Passtech Games ci era già riuscita decisamente bene con Curse of the Dead Gods, il loro primo approccio al genere roguelike, e ora si è provata a rimettere in gioco con Ravenswatch. Nonostante qualche piccolo problema di bilanciamento generale, Ravenswatch si piazza senza ombra di dubbio tra i migliori roguelike fino ad ora, lasciando la sua esclusività PC per approdare anche su Console. Una scelta, a mio parere, davvero azzeccata.
Per chi non lo conoscesse, Ravenswatch è stato rilasciato in Accesso Anticipato nell’Aprile 2023, ed è stato ben accolto dalla community di giocatori su Steam. Dopo quasi 18 mesi di molteplici aggiornamenti, personaggi aggiuntivi e feedback costante, è arrivato nella versione 1.0 ufficiale a Settembre di quest’anno, debuttando poco dopo anche su PlayStation e Xbox già nella sua forma definitiva. Sebbene non raggiunga le vette dei capolavori del genere, Ravenswatch è un roguelike cooperativo estremamente divertente che merita attenzione, grazie al suo setting fiabesco unico e un cast di eroi sorprendentemente variegato.
Tutti i roguelike, o quasi, costruiscono una narrazione superficiale che serve semplicemente da background per il gameplay, e Ravenswatch non fa decisamente eccezione. Ambientato nel regno onirico di Reverie, un luogo abitato da personaggi immaginari, possiamo vedere fin da subito elementi di orrore “cosmico”. Reverie è stata invasa dagli “Incubi”, creature lovecraftiane che stanno trasformando questo mondo in un vero e proprio incubo. Per fermarli, vengono chiamati i Ravenswatch, eroi leggendari provenienti da varie storie e miti.
Questa premessa lascia campo libero alla creatività degli sviluppatori nella creazione degli eroi, e il risultato è davvero ottimo. La lineup iniziale comprende quattro eroi: Scarlet (una versione mescolata di Cappuccetto Rosso e il Lupo Cattivo), Beowulf, la Regina delle Nevi e il Pifferaio Magico. Ogni personaggio offre un approccio al combattimento unico, con ritmi e abilità diverse che possono arrivare a ricordare giochi come Diablo, Path of Exile o Torchlight. Sono stati aggiunti altri cinque eroi durante il periodo di Accesso Anticipato, portando il totale a nove. Sbloccare i personaggi è abbastanza semplice, cosa che spesso richiede di completare il primo capitolo con un eroe. Sperimentare, anche con personaggi non adatti al proprio stile, fa parte del divertimento.
Indipendentemente dall’eroe scelto, le meccaniche di base sono uguali per tutti: attacco base, mossa difensiva, abilità speciale, potere e tratto unico. Queste abilità possono essere potenziate salendo di livello o acquistando upgrade tramite la valuta di gioco. Una delle caratteristiche di Ravenswatch, a differenza di Curse of the Dead Gods, è che gli eroi mantengono i loro potenziamenti, a differenza di molti roguelike dove si riparte da zero a ogni nuova partita. Completare una run significa ottenere esperienza per quel personaggio, che salirà di livello e sbloccherà nuovi upgrade da poter trovare. Su questo punto di vista, può ricordare il sistema di The Binding of Isaac, seppur non sia totalmente uguale.
Il gameplay di Ravenswatch si concentra sul combattimento contro i nemici e il potenziamento degli eroi, ma le abilità uniche di ciascun personaggio garantiscono una rigiocabilità straordinaria. Scarlet, per esempio, si trasforma nel Lupo Cattivo durante la notte, sbloccando un set di abilità completamente nuovo. Sun Wukong, invece, può alternare tra Yin e Yang, migliorando difesa o attacco, con risultati devastanti se si ha fortuna con il sistema RNG del gioco. Parlando proprio di RNG, ho potuto notare, inoltre, che questo non è quasi mai totalmente scorretto nei nostri confronti, cosa che mi ha fatto decisamente piacere.
Ravenswatch offre modalità sia in solitaria che cooperativa, aumentando le possibilità di sperimentare combinazioni interessanti per gli eroi. Tuttavia, il bilanciamento del gioco lascia a volte a desiderare. I roguelike sono pensati per essere difficili: giocare, morire, migliorare un po’ e ricominciare è parte del ciclo “trial and error” di questi giochi. Ma l’introduzione delle Piume di Corvo, oggetti che permettono di resuscitare fino a sei volte durante una run, complica troppo il bilanciamento. Per compensare questa meccanica, i nemici diventano veri e proprie spugne di colpi, capaci di assorbire quantità spropositate di danni. Questo problema si accentua nel multiplayer, dove i nemici sono più numerosi e ancora più resistenti. I boss, in particolare, rappresentano una sfida totalmente sbilanciata.
Come accadeva in Curse of the Dead Gods, anche Ravenswatch ha davvero un’ottima varietà nel suo combattimento e nella sua estetica. Lo stile visivo in cel-shading è incredibile, con animazioni fluidissime e dettagli che rendono ogni run visivamente un piacere. Anche se la narrazione resta solamente un elemento di sottofondo totalmente ignorabile, il focus sul gameplay e la quantità di upgrade e modificatori disponibili rendono ogni partita coinvolgente e unica. Ed è davvero tutto ciò che basta per designare Ravenswatch come un ottimo roguelike.
Per concludere, Ravenswatch, nonostante qualche difetto di bilanciamento e problema minore, si contraddistingue come un’esperienza roguelike davvero appagante e altamente rigiocabile. La combinazione di eroi, ambientazione e meccaniche di gioco solide lo rendono uno dei migliori roguelike ad oggi. Passtech Games ha dimostrato ancora una volta di sapere come innovare il genere, e Ravenswatch rappresenta un degno successore spirituale di Curse of the Dead Gods. Se sei un fan dei roguelike e cerchi qualcosa che sappia sorprenderti a ogni run, questo è il gioco perfetto.
8
Voto CGC
Recensione Ravenswatch
Ravenswatch, nonostante qualche difetto di bilanciamento e problema minore, si contraddistingue come un’esperienza roguelike davvero appagante e altamente rigiocabile.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.