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CGCReviews: Redfall

Cosa ti è successo Arkane?

Redfall

Redfall, il nuovo titolo sviluppato dal pluripremiato Arkane Studios e pubblicato da Bethesda Softworks, è ora disponibile su Xbox Series e PC (Steam / EGS).

Redfall è uno sparatutto in prima persona a mondo aperto con meccaniche looter, giocabile sia in giocatore singolo che in cooperativa. Nonostante il team di sviluppo abbia provato a voler offrire quel gameplay dinamico di cui tanto conosciuto, con questo titolo sembra proprio che si siano persi a metà strada nelle loro idee.

Quello che ne risulta è un’esperienza blanda, senza alcuna profondità ne in termini di gameplay che di trama, in un titolo che mostra fin dai primi istanti di gioco seri problemi nella realizzazione; non tanto per quanto riguarda le prestazioni e l’ottimizzazione, ma proprio in ogni singola componente di Redfall. In questa recensione, vedremo come mai gli elementi del titolo non funzionino e perché, ora come ora, non sia un titolo perfettamente valido.

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Redfall è ambientato sull’omonima isola Redfall del Massachusetts che viene assediata da una legione di vampiri che ha oscurato il sole e interrotto le vie di comunicazione con il mondo esterno. Con questo incipit, la storia gira attorno alla scoperta e alla risoluzione del mistero: cosa ha causato tutto questo? Chi è stato? Ma non dirò altro, per evitare spoiler a coloro che volessero scoprirla. Peccato, però, che le parti narrative del titolo non siano ben ragionate e, di conseguenza, inserite nel titolo in modo consono. Questo comporta che già la trama in se crea un peso intorno al giocatore che non farà altro che cominciare ad ignorarla molto presto.

Prima ancora di iniziare una nuova partita e venir introdotti al mondo di gioco, dovremo fare la scelta del nostro eroe che ci accompagnerà per tutta l’avventura. In totale sono quattro (con altri due presto in arrivo), ognuno con i propri poteri personali. Vi basti sapere che ogni personaggio ha a disposizione due poteri di base e una suprema, con la possibilità di espandere e/o potenziare le nostre capacità attraverso un albero abilità non troppo esteso, con anche passive più o meno utili a seconda di come vogliamo rendere il nostro protagonista.

Per quanto riguarda il gameplay, invece, c’è da spenderci qualche parolina in più. Il mondo di gioco è suddiviso in due aree. Completata la prima mappa potremo entrare nella seconda, ma non potremo tornare indietro. La prima area di Redfall non è estremamente vasta, a tal punto che mi verrebbe da chiamarlo più open-map che open-world. Avremo missioni primarie che avanzeranno la trama e missioni secondarie da completare per altri NPC. Avremo anche la possibilità di ottenere nuovi rifugi liberando la zona dai vampiri di turno.

CGCReviews: Redfall 2

Non combatteremo solo contro i vampiri, però, dato che ci saranno anche altri esseri umani a metterci i bastoni tra le ruote. Un aspetto carino di Redfall è che umani nemici e vampiri si attaccheranno a vicenda, dandoci la possibilità di avere un vantaggio sull’azione. Peccato, però, che se ci metteremo troppo ad avvicinarci ed ingaggiare, saranno già tutti morti con forse uno o due vampiri ancora vivi. E se dobbiamo parlare di nemici, non posso fare altro che discutere della loro intelligenza artificiale… o per meglio dire, deficienza artificiale. Dire che l’IA di Redfall sia pessima è un eufemismo. Tralasciare uno degli aspetti più importanti del gioco, per quanto riguarda gli scontri, non è stata forse la scelta più azzeccata per Arkane.

Oltre alle sopra citate abilità personali, che spaziano da poteri offensivi a difensivi come una bomba C4, una lancia elettrica o uno scudo difensivo, il fulcro principale di uno shooter looter sono proprio le sue armi. La varietà di armi non è malaccio, con pistole, fucili e alcune armi particolari come il Lanciapaletti e il Raggio UV. Le armi hanno delle statistiche e dei perk casuali, oltre ad un livello di rarità che influenza la sua potenza generale. Se contro gli umani possiamo usare quello che ci pare per sconfiggerli, questo non vale per i vampiri, dato che una volta che saranno a zero di salute, sarà necessario trafiggerli e solo alcune armi permettono questa funzione. Peccato che, in realtà, possiamo tranquillamente ucciderli anche a pugni se proprio volessimo per poi cambiare arma all’ultimo e finirli. Cosa succede se non trafiggiamo i vampiri in tempo? Recupereranno salute e si rialzeranno.

Potremo anche smontare le armi che non ci servono più per ottenere soldi, con cui comprare munizioni, scorte, altre armi, kit medici, ecc… Il grosso problema nel gameplay di Redfall, però, è proprio data da una combinazione tra la vuotezza delle ambientazioni e la scarsa IA dei nemici. Combatteremo poco e quando lo faremo non sarà nemmeno tanto emozionante. Quando non saremo partecipi ad uno scontro, l’unica altra cosa che potremo fare sarà esplorare alla ricerca di note dei sopravvissuti, materiali che verranno automaticamente convertiti in moneta, contenitori di armi, oggetti estetici per personalizzare il nostro eroe e le ciocche sepolcrali che offriranno un background sulla storia di Redfall. Dovremo spesso aprire la mappa di gioco durante l’esplorazione, dato che la bussola non mostrerà nulla. Perché inserirla se non viene utilizzata? Mistero. Fortunatamente potremo mettere una puntina che apparirà visibile a schermo, ma non nella bussola ovviamente.

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In Redfall è presente anche un sistema di ciclo giorno/notte, con gli orari serali e notturni che complicheranno il combattimento con i vampiri, visto che saranno più attivi e pericolosi. Più o meno. Viene consigliato anche un approccio più silenzioso, con entrate alternative negli edifici, seppur scegliere questo stile di gioco comporti una ancora più marcata sensazione di noia. Gli unici momenti più frenetici saranno i nidi con comparsa casuale sulla mappa. Sarà necessario distruggerli togliendo di mezzo prima i cuori piccoli e poi il cuore principale, dato che si espanderanno col tempo rendendo più forti i nemici nella sua area di influenza.

Durante l’esplorazione sbloccheremo anche punti di viaggio rapido alternativi ai rifugi. Questi non solo fungeranno da “campo base” ma anche da punto di rinascita in caso di morte. In co-op sarà possibile anche rianimare i propri compagni. Morire comporterà la perdita di una parte del nostro denaro, ma nulla di troppo serio.

Collegandoci proprio alla cooperativa, si vede come Redfall sia principalmente pensato per essere giocato in compagnia. Non solo da alcune abilità utili solo in tale situazione, ma anche per equilibrio di gioco. Seppur sia perfettamente possibile avanzare agilmente in solitaria, sarà sicuramente più rapido (e divertente) giocare con amici. Inoltre, abbiamo anche una funzione di fiducia reciproca tra i personaggi che aumenta man mano che giochiamo. Questa fiducia darà vari bonus passivi, come riduzione dei danni, punti esperienza ottenuti e così via.

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Ma come detto inizialmente, Redfall purtroppo fallisce in quasi ogni suo aspetto. L’esplorazione risulta vuota, il gameplay poco dinamico e non troppo entusiasmante, la storia blanda e tralasciabile, senza parlare delle prestazioni terribili che affliggono il titolo su ogni piattaforma. Anche graficamente non è nulla di che, mostrandosi come un titolo della scorsa generazione se non anche oltre. È difficile capire cosa sia andato storto nel processo di sviluppo del titolo, ma presentare sul mercato un prodotto palesemente incompleto non è stata sicuramente la scelta migliore.

Redfall, al momento, non è assolutamente un titolo consigliabile a nessuno, seppur ad alcuni potrebbe piacere. C’è sicuramente di peggio in giro, ma ciò non toglie il fatto che ci sia bisogno di sviluppo ulteriore per questo titolo malandato che, comunque, difficilmente perderà la sua nomea di pessimo videogioco. Questo è sicuramente un dispiacere per i fan della società che ha sempre proposto titoli validi e decisamente più curati.

Per concludere, Redfall fallisce nell’offrire un’esperienza interessante, proponendo solo un gameplay blando accompagnato da una trama altrettanto acquosa e problemi tecnici sopra problemi tecnici. Speriamo in delle patch correttive, almeno per quanto riguarda i difetti più importanti, seppur per il momento non si può far altro che dire una cosa: peccato. Le idee di base per poter realizzare un buon titolo c’erano tutte, ma la loro realizzazione finale non riesce assolutamente ad avvicinarsi. Se siete comunque curiosi, provatelo tramite Xbox Game Pass, ma tenete molto basse le aspettative.


5.5

Voto CGC

Recensione Redfall

Redfall fallisce nell’offrire un’esperienza interessante, proponendo solo un gameplay blando accompagnato da una trama altrettanto acquosa e problemi tecnici sopra problemi tecnici.

*Si ringrazia Bethesda Softworks per il codice PC fornito

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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