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CGCReviews: REKA

L'apprendista di baba yaga.

REKA

REKA, il nuovo titolo d’avventura GdR sviluppato da Emberstorm Entertainment e pubblicato da Fireshine Games, è attualmente disponibile come Accesso Anticipato su PC (Steam).

REKA è un gioco di avventura open-map procedurale in Accesso Anticipato, dove gli elementi secondari vengono generati casualmente, mentre i principali legati alla trama sono sempre uguali per ogni run. Noi impersoneremo una giovane ragazza con un dono, un talento naturale per diventare una strega, e non una qualunque, ma l’apprendista di Baba Yaga, con tanto di casa con zampe di gallina. Ma iniziamo dal principio.

Il gioco parte con una creazione rudimentale del personaggio: tatuaggi, forma del viso, colore degli occhi e capelli, e per finire, vestiti e accessori, ma nulla di profondo e dettagliato. Una volta creata la nostra streghetta, ci troveremo in una piccola fase tutorial in un villaggio, dove possiamo aiutare gli abitanti o andare direttamente verso la foresta. Se aiuteremo gli abitanti con piccole commissioni e richieste, ci premieranno con soldi e accessori per la casa, ricompensando i nostri sforzi.

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Una volta completate queste quest secondarie, un signore nel villaggio ci dirà che la foresta è pericolosa e che lì vive una strega, ma a noi non interessa e proseguiremo dritti alla meta, per poi incontrare un’anziana signora che ci chiede di avvicinarci. Così facendo, aiuteremo tramite delle missioni l’anziana signora a portare a termine un rituale, per cosa ancora non si sa. Una volta svolti gli incarichi, l’anziana signora ci rivelerà la sua identità: lei è la potente madre delle streghe, Baba Yaga, e il rituale serve a riportare in vita la sua casa, la leggendaria casa che posa su due zampe di gallina.

Come già detto, per ora REKA è in Accesso Anticipato e, anche se c’è la possibilità di dialogare con Baba Yaga facendole domande, lei non ci dirà nulla su cosa sia successo alla casa, né tanto meno le sue intenzioni, se non che la casa si è legata a noi e che lei ci vuole come apprendista. Una volta terminato il rituale, la casa si ergerà imponente sulle sue due gambe da gallina. Baba Yaga proverà invano a farla scendere, e toccherà a noi dirle di sedersi. La casa ubbidirà, e potremo proseguire con il tutorial.

Baba Yaga ci insegnerà come costruire, introducendo il building di REKA per costruire la casa dei nostri stregheschi sogni. Il building è un po’ incerto e impreciso: più volte posizioneremo magicamente pavimenti in posti che non miravamo, costringendoci a capire dove cavolo è finito il pavimento, o trovandolo in un secondo momento perché la casa ha un pezzo di troppo. La casa, come già detto, è posizionata sulle zampe di gallina, quindi lo spazio in larghezza e profondità è limitato, ma non in altezza. Infatti, seguendo gli esempi della leggenda, la casa può davvero diventare molto bella e alta. Io, in particolare, mi sono ispirato alla casa delle leggende.

In REKA, la casa può essere arredata come più vogliamo, permettendoci di posizionare gli oggetti con un sistema fluidissimo per perfezionare al millimetro l’arredo. Peccato per finestre e porte che non sono bellissime, né per apertura né per estetica. Spero che in futuro aggiungano materiali e modelli di finestre più eleganti.

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Dopo aver costruito almeno un tetto sopra la nostra testa, possiamo proseguire. Baba Yaga ci dirà di costruire una sedia d’osso, essenziale per comunicare con la casa e farla alzare e spostare. Infatti, dicendo “hut hut” (Capanna Capanna) alzati, la casa si alzerà, permettendoci di muoverci nella mappa. Andando verso la fine della mappa cambieremo location, e proseguiremo nella quest principale, ovvero superare delle prove che ci daranno accesso a dei poteri. Per ora, i “poteri” sono solo uno in realtà: usare i corvi per tagliare la legna, essenziale per espandere la casa.

Nella mappa di REKA ci sono attività secondarie, anche se per ora possono risultare monotone. Le nostre capacità includono cucinare per la gente dei villaggi; infatti, raccogliendo ingredienti possiamo preparare cibo grazie al nostro forno, che è anche il cuore della casa, e che useremo per le secondarie. Nella mappa sono presenti scrigni con oggetti estetici sia per la casa che per la nostra strega; esplorando possiamo trovare per ora solo questo. Il gioco finisce esattamente dopo la prima prova che superiamo. Possiamo espandere la casa e perfezionarla, ma per ora il contenuto è quasi assente.

Gli NPC dei villaggi possono segnalarci luoghi di interesse che ci verranno segnati sulla mappa, anche se l’indicatore non funziona. Possiamo comunque, aprendo la mappa, vedere dove si trova il luogo e andarci senza troppi problemi, visto che la mappa non è mai enorme. Gli NPC hanno varie linee di dialogo da scegliere, e in rarissimi casi ci porranno davanti a delle scelte che, a seconda di come decideremo, cambieranno la ricompensa. Abbiamo un inventario che può contenere un certo numero di oggetti; in caso fossimo pieni, possiamo usare delle chest posizionabili in casa per conservare gli oggetti.

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REKA per ora è davvero povero di contenuti (dato che è possibile completarlo in malapena 2 orette correndo un po’), che però si spera verranno ampliati nel tempo in Accesso Anticipato prima del rilascio ufficiale. Infatti, vedo un enorme potenziale nel titolo: la grafica è davvero molto bella e le strutture sono fedeli alla leggenda e al luogo da cui provengono. Proprio per questo motivo, spero in aggiornamenti tempestivi, visto l’enorme potenziale.

In realtà, non c’è molto altro da dire. Non metto in dubbio che REKA sia un gioco con potenziale, ma per ora è come un ciliegio che ancora deve mostrare i suoi colori al mondo. Adoro la leggenda di Baba Yaga e adoro l’idea della casa che si può muovere, anche se un bug mi ha costretto a rifare il gioco cinque volte da capo, che capitava sempre nello stesso punto: la missione di storia nella Foresta degli Spiriti si blocca completamente, intrappolando il giocatore in un cerchio dal quale non si può uscire, costringendoci a resettare l’intero gioco. Ovviamente, ripeto ancora, è un Accesso Anticipato davvero acerbo e grezzo, ma dover rifare tutto non è stato il massimo.


6.5

Voto CGC

Recensione REKA

Non ci sono dubbi sul fatto che REKA sia un gioco con grande potenziale, ma per ora è come un ciliegio che ancora deve mostrare i suoi colori al mondo: poco contenuto e poco divertimento.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Alessandro Zingariello

Nato nel 1996, coltivo la mia passione fin dai 4 anni. Ho cominciato a giocare con mio padre a Space Invaders su PlayStation e lì è nato il mio amore per i videogiochi.

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