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CGCReviews: Rogue Waters

Pirati e creature marine mitologiche.

Rogue Waters

Rogue Waters, il nuovo titolo strategico GdR a turni roguelite sviluppato da Ice Code Games e pubblicato da Tripwire Presents, è disponibile da oggi su PC (Steam).

Rogue Waters è un gioco strategico GdR con meccaniche roguelite, ma con un’anima tutta sua, caratterizzata dal sistema di conflitto. L’azione è non-stop, con movimenti fluidi di spinta e attacco. Ma arriveremo a questo dopo. Il gioco inizia con un piccolo tutorial che introduce il sistema di combattimento. Il protagonista è Cutter, braccio destro di Blackbone, un pirata spietato che ha costruito un immenso impero.

Durante un combattimento, dopo aver eliminato i nemici, entreremo in possesso di un oggetto misterioso che sostituisce il nostro occhio, contravvenendo agli ordini di Blackbone di restituirglielo. Senza darci il tempo di spiegare l’incidente, gli eventi ci porteranno a cadere in un fosso, morendo. Ci risvegliamo quindi sul fondo dell’oceano, dove scopriamo di essere diventati immortali, così come per la nostra ciurma, e vogliamo vendetta su Blackbone.

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La difficoltà è selezionabile da facile a impossibile. Anche partendo dalla minore, questa aumenterà automaticamente man mano che si vince, garantendo una sfida sempre in linea con le tue capacità. Le prime meccaniche di Rogue Waters riguardano la nostra nave, potenziabile con cannoni e gadget che migliorano le statistiche dei pirati. Nei menù, possiamo anche arruolare pirati che ci aiuteranno, a differenza dei compagni, che sono letteralmente carne da cannone, utili solo per evitare danni alle truppe principali. Questi pirati avranno abilità e livelli, crescendo e diventando sempre più forti. Lo stesso vale per Cutter, che sbloccando livelli, ottiene abilità devastanti.

Durante le avventure in Rogue Waters, otterremo progetti, una delle due valute di gioco, che ci permetteranno di potenziare la nave, aggiungendo più punti comando per sparare o aumentando lo spazio per l’equipaggio. La seconda valuta, il vetro, serve a potenziare la ciurma ed è essenziale per arruolare nuovi membri. In Rogue Waters non esiste la permadeath: morire ci riporta semplicemente alla base, dove possiamo riorganizzare le truppe.

Ne citerò alcuni con le loro caratteristiche, partendo dal più utile: il Cuoco, il tank per eccellenza, infligge enormi danni senza però spingere il nemico. Poi c’è il Fuciliere, molto fragile e bisognoso di un turno per caricare l’abilità di sparo, ma quando spara, devasta. La Serpe è l’assassino che, grazie a un rampino, può posizionarsi dietro i nemici, ottenendo un vantaggio strategico. E ce ne sono molti altri, ognuno con le proprie capacità.

Ma passiamo alla nave. Scegliendo una campagna, che sia principale o missioni secondarie per qualche moneta extra, ci imbarchiamo con la nave in uno schema stile Darkest Dungeon II, con eventi e combattimenti procedurali. In Rogue Waters, gli eventi si svolgono tramite dialoghi, con esiti positivi o negativi. Gli scontri navali, invece, sono un po’ diversi: abbiamo dei cannoni con bersagli specifici, come lo Spezza Cannoni, per distruggere i cannoni avversari, o il Falcia Navi, per distruggere moduli nemici, eliminando buff vari. Tutto si svolge a turni, dove abbiamo pochi colpi e dobbiamo scegliere con attenzione i bersagli per non metterci nei guai durante l’arrembaggio. I cannoni consumano punti comando: alcuni colpi ne richiedono 1-2, mentre altri sono gratuiti.

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Il sistema di combattimento di Rogue Waters è una delle parti più interessanti. Come dicevo prima, il fulcro è il conflitto: se un nemico si trova vicino ai tuoi pirati, inizieranno a combattere. Colpendolo, puoi spingerlo indietro, e se finisce contro un oggetto o un altro nemico, subirà danni ingenti. Questo può creare una catena di spinte, rendendo la battaglia molto dinamica. Attenzione però: se spingi un nemico in una pozza di fuoco o veleno, il tuo prossimo attacco potrebbe farti finire al suo posto, dato che avanzerai dopo averlo spinto.

Nella nave nemica ci sono danni ambientali e risorse che possono aiutare sia te che il nemico. Si va da corde per spostarsi rapidamente a scaffali pieni di pistole o bottiglie di cura, utilizzabili da entrambi gli schieramenti. Inoltre, c’è una barra del terrore nella parte superiore dello schermo: se si riempie, i nemici si arrenderanno istantaneamente, dandoti la vittoria. Questo però non avviene ne contro i nemici maggiori del gioco, ne tantomeno nelle bossfight.

La varietà di avversari in Rogue Waters è notevole. Ad esempio, ci sono i bombaroli che lanciano bombe ovunque, anche a scapito dei loro alleati, i moschettieri che possono colpire da lunghe distanze, nemici capaci di paralizzare o potenziarsi, e veri e propri carri armati viventi che possono colpire più nemici contemporaneamente. Per aiutarti durante l’avventura, puoi entrare temporaneamente in possesso di equipaggiamenti per la nave o per l’equipaggio, che donano abilità incredibili: da semplici armature potenziate fino a colpi gratuiti di pistole a ripetizione. C’è anche una scala di rarità che ti farà capire immediatamente cosa è buono e cosa no. Tutto ciò è acquistabile con le monete d’oro, una valuta utilizzabile solo durante l’avventura.

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Passiamo ai punti ferita: ogni volta che noi o il nostro equipaggio moriamo in uno scontro, perdiamo permanentemente punti vita per tutta la durata della run, fino a quando non riceviamo cure alla base, che richiedono tempo per essere effettuate. Questo comporta una riduzione permanente degli HP. Questa meccanica si estende anche alla ciurma, a Cutter e alla nave, dove i moduli, se distrutti, perderanno il loro effetto fino a quando non saranno riparati ai porti durante l’avventura. Insomma, bisogna prestare attenzione.

Passiamo alla parte più intrigante: non solo siamo immortali e inarrestabili, ma grazie ad alcuni eventi (che non svelerò per lasciarvi la sorpresa), possiamo controllare mostri marini, tre per la precisione. Non vi dirò quali sono gli altri due, ma vi parlo del primo che otterremo: il Kraken, la leggendaria creatura capace di stritolare un galeone con la sua forza. Nel gioco, il Kraken si limita a schiacciare i nemici con una forza devastante. Grazie ai punti mostro, possiamo evocare la bestia in modo limitato; “Perché non si oda grido di gioiae che con speranza non guardi più al cielo l’uomoe maledetto sia questo giorno da noipronti a evocare… Il Kraken!”

In sintesi, Rogue Waters è un GdR tattico a turni con meccaniche roguelite molto interessanti. Il gioco introduce un sistema fluido di movimento, trasformando il combattimento in una danza mortale di affondi, parate e deflessioni. Le note dolenti includono un upgrade della nave piuttosto marginale: il vero potere lo troviamo solo durante l’avventura, per poi perderlo all’inizio di ogni nuova run. Potenziare tutto richiederà poco tempo, ma la difficoltà aumenta progressivamente e, a volte, in modo troppo brusco, passando dall’essere quasi invincibili a fragili come il vetro. La grafica è piacevole, a parte qualche glitch visivo, e il gameplay è fluido. In sintesi, un gioco con meccaniche interessanti, ma non particolarmente impegnativo rispetto ad altri titoli dello stesso genere.


7.5

Voto CGC

Recensione Rogue Waters

Rogue Waters è un gioco divertente e con meccaniche interessanti, ma non particolarmente rifinito o impegnativo rispetto ad altri titoli dello stesso genere.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Alessandro Zingariello

Nato nel 1996, coltivo la mia passione fin dai 4 anni. Ho cominciato a giocare con mio padre a Space Invaders su PlayStation e lì è nato il mio amore per i videogiochi.

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