CGCReviews: Scars Above

Un titolo con del potenziale un po' sprecato.

Scars Above

Scars Above, sviluppato da Mad Head Games e pubblicato da Prime Matter, è ora disponibile su PS5, PS4, Xbox Series e PC (Steam).

Appena avviato Scars Above, il senso di tensione e paura che ne scaturisce da quel misterioso mondo alieno è paragonabile alla prima impressione avuta con Returnal. Ritrovarsi da soli su un pianeta sconosciuto e pieno di creature grottesche ha sempre un suo fascino. Ma dopo averci preso la mano nel primo paio di ore di gioco, tutta quella sensazione sparisce totalmente, lasciandoci solo un gusto amaro in bocca dopo aver ricevuto le prime armi e gadget ed aver capito l’andazzo dei combattimenti. La sfida non è poi così elevata e solo alla difficoltà più elevata si riesce a mantenere un po’ quel senso di inferiorità.

Inizialmente ci verrà presentato il protagonista, la dottoressa Kate Ward, insieme al resto dell’equipaggio scientifico spaziale mentre stanno indagando su uno strano oggetto giunto nell’orbita terrestre. Dopo alcune chiacchiere banalotte che ci faranno a stento conoscere queste persone, costruiremo il nostro primo strumento, che scopriremo non esser altro che un classico fucile d’assalto a colpo singolo ma con un danno elettrico. Un altro discorso sdolcinato nel momento più sbagliato possibile, un evento inusuale e successivamente ci risveglieremo su un pianeta sconosciuto senza avere idea di cosa sia successo o dove siano finiti tutti i nostri compagni.

Raccoglieremo presto la nostra arma da mischia, una sorta di lama sci-fi con il pattern d’attacco più scoraggiante degli ultimi anni. Letteralmente fendente verso sinistra e verso destra in combo massime da due colpi. Fatto questo, affronteremo il nostro primo nemico, un ragno. Questa tipologia di nemici ha volte porta con se vari amichetti, ma non risulta un problema fino a quando non saranno davvero troppi. Ritrovato il nostro fucile costruito pochi minuti prima, faremo la conoscenza di un altra tipologia di creatura, una sotto specie di scorpione a cui piace nascondersi sott’acqua e sputarci veleno. E parlando proprio di questo status, seppur inizialmente risulti troppo punitivo e duraturo, scopriremo ben presto che non sarà nulla di che con il giusto gadget.

Vi assicuro che è fastidioso però morire inizialmente per la tossina più e più volte è leggermente frustrante. Ma cosa accade alla morte? Avremo delle colonne misteriose che fungeranno da checkpoint. Questi punti di salvataggio, seppur permettano soltanto di riposarci senza alcun altro comando, funzionano in modo non dissimile da quanto visto in un souls-like. Attivarlo salverà la nostra posizione, ma riposarci farà respawnare tutti i nemici sulla mappa.

La parte iniziale però ci servirà per capire come sopravvivere in Scars Above: tieni le distanze dai nemici e schiva gli attacchi a lungo raggio. Il corpo a corpo risulterà quasi totalmente inutile e, nonostante potremo sbloccare un potenziamento per un attacco caricato, il più delle volte ci lascerà esposti a possibili danni. Ma come detto sopra, una volta che avremo ampliato il nostro arsenale tramite nuove armi, gadget e abilità, sarà tutto decisamente più semplice e solo alcuni boss potrebbero ancora crearci qualche problema.

Parlando invece di ciò con cui spareremo, le armi di Scars Above sono le tipiche armi da fuoco generiche di ogni sparatutto, ma con una svolta elementare: c’è il già citato fucile d’assalto con proiettili elettrici, una pistola che può essere caricata che spara munizioni incendiarie, un lanciagranate che congela i nemici e un fucile che spara acido. Potremo concatenare attacchi con le varie armi a disposizione per produrre reazioni elementali che infliggeranno danni bonus.

Ma se ciò non bastasse, anche l’ambiente è nostro amico. I proiettili di fuoco e acido creano una forte esplosione, sparare invece ad un nemico in acqua gli farà subire più danni dall’elettricità e lo congelerà più velocemente. Alcuni nemici avranno anche un punto debole sul loro corpo indicato con il colore dell’elemento con cui dovremo sparargli. Saranno presenti, sparsi nella mappa, anche alcune piante particolari che se colpite con il giusto elemento si riveleranno come i classici barili rossi esplosivi di ogni sparatutto.

Seppur l’idea di farci cambiare continuamente arma per adattarci ad ogni aspetto dell’ambiente ostile trovato, sia esso ambientale o in carne ed ossa, è davvero interessante e ci permette di essere sempre preparati. Peccato però che questo sistema funzioni decisamente un po’ troppo bene. Questo non fa altro che renderci troppo più forti rispetto a qualsiasi forma vivente nemica che si vedrà schiacciata dalle nostre combinazioni elementali. Quando ci sarà una bella quantità di nemici da affrontare, basterà cercarsi intorno per qualcosa da poter colpire e farli esplodere tutti in compagnia.

Se questo non desse già un vantaggio sufficientemente elevato, Come accennato avremo a disposizione anche dei gadget, che spaziano da una barriera che ci proteggerà per qualche colpo, una granata gravitazionale che rallenta solo i nemici, o un ologramma che adesca le creature, e molti altri. Tutte questi strumenti consumeranno la nostra batteria, che potremo rifornire con risorse che si trovano ovunque o a qualsiasi checkpoint. E come è ben facile immaginare, rimanere senza risorse o munizioni data l’enorme quantità di queste è davvero difficile, soprattutto una volta aumentata la capacità di carico tramite l’albero abilità.

Alcuni nemici normali che scopriremo in seguito cambieranno un po’ le carte in tavola, come una bestia che può teletrasportarsi alle nostre spalle o un mostro fungo che acceca. Purtroppo per questi, però, vengono introdotti un po’ troppo inoltrati nel gioco, cosa che rende la loro scoperta meno affascinante dopo ore di noia. Fortunatamente, ci saranno i boss a cambiare un po’ il ritmo, avendo tutti meccaniche uniche per essere sconfitti; peccato però che anche questi non risultino in una poi così grande sfida.

Quello che da fastidio di Scars Above è che ha anche i suoi momenti di godimento. Scoprire una nuova specie nemica e capire come affrontarla è divertente. Anche l’esplorazione è piacevole, con assenza di mappe che faranno utilizzare il nostro intuito per raggiungere l’obiettivo. Sfortunatamente, non ogni area è ben definitiva esteticamente, seppur con delle eccezioni. Insomma, il potenziale c’è in Scars Above, ma sarebbe dovuto esser sviluppato ulteriormente.

Oltre che combattere, passeremo il resto del tempo ad ad analizzare risorse, scovare indizi lasciati nell’ambiente e risolvere alcuni puzzle piuttosto semplici. Tutto ciò che faremo ed analizzeremo ha una prospettiva scientifica, considerando anche background della nostra protagonista. Scansionare oggetti sconosciuti ci farà sentire i pensieri di Kate. Anche scoprire come funziona il sistema digerente di una creatura genera in lei stupore.

Quello che però rovina l’esperienza di gioco è l’unione di vari aspetti non riusciti di Scars Above. Il sistema di combattimento è esteso ma con il risultato di esser presto noioso. La trama è facile da seguire e le motivazioni di Kate sono chiare, ma ciò che rimane di tutto questo è una storia piatta come il mondo che esploreremo. Anche alcune idee che scopriremo verso fine gioco hanno un interessante inizio, ma senza alcuna vera conclusione.

Insomma, Scars Above è un titolo che spreca il suo potenziale, risultando un’esperienza un po’ piatta senza quasi alcuna sfida, rendendosi solo un altro generico e dimenticabile sparatutto in terza persona. Peccato, perché le carte in tavola per essere qualcosa di davvero molto migliore c’erano tutte, ma probabilmente lo studio di sviluppo non è riuscito a metterle giù totalmente come avrebbe voluto.


6.5

Voto CGC

Recensione Scars Above

Scars Above è un titolo che spreca il suo potenziale, risultando un’esperienza un po’ piatta senza quasi alcuna sfida, rendendosi solo un altro generico e dimenticabile sparatutto in terza persona.

*Si ringrazia PLAION per il codice PS5 fornito

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