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CGCReviews – Senua’s Saga: Hellblade II

La storia nella psiche di Senua continua.

Senua's Saga: Hellblade II

Senua’s Saga: Hellblade II, il sequel del gioco d’azione e avventura sviluppato da Ninja Theory e pubblicato da Xbox Game Studios, sarà disponibile da oggi 21 Maggio su Xbox Series e PC (Steam / Microsoft Store). Il titolo è anche disponibile tramite Xbox Game Pass.

Prima di cominciare la recensione, ci tengo a ringraziare Xbox per il codice pre-release fornito per potervi portare questa recensione. Senua’s Saga: Hellblade II è un sequel diretto di Hellblade: Senua’s Sacrifice. Non preoccupatevi se non avete giocato al primo capitolo, dato che è presente in-game un recap degli eventi accaduti. Per farla breve, la storia di Senua è ambientata nell’Islanda del 10° secolo. La ragazza soffre di evidenti problemi a livello psicologico, soprattutto relativi alla psicosi, i quali le fanno vedere il mondo diversamente dalle persone “normali”.

L’avventura di Senua ci porta proprio ad esplorare la sua stessa mente, in un’avventura che vede la protagonista affrontare l’Hel stesso per riportare indietro il suo defunto amato Dillion. Come si può immaginare, già da queste poche righe, è che si tratta di un’esperienza immersiva e accurata e, cosa più importante, con studi approfonditi e testimonianze reali sulla salute mentale, ma che comunque, per noi videogiocatori, si trasforma in un’avventura con elementi action basata sul folklore nordico. In tutto questo, aggiungete l’audio binaurale 3D e il gioco è fatto: saremo proprio nei panni di Senua.

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Senua’s Saga: Hellblade II, pur essendo un sequel diretto e citando alcuni eventi accaduti nel precedente gioco della serie, non ha elementi importanti che posso inficiare negativamente sull’esperienza, per tanto è godibilissimo anche per coloro che non conoscono e non hanno giocato al predecessore. Ci troviamo sempre nell’Islanda del medesimo periodo, ma questa volta Senua è stata catturata come schiava dal gruppo di Thórgestr.

A seguito di una terribile tempesta, le imbarcazioni vengono distrutte e, i sopravvissuti, si ritrovano su una spiaggia, luogo dove inizieranno i veri eventi del titolo. Senua’s Saga: Hellblade II, ancora una volta, ci porta quindi a controllare Senua in un’avventura lineare cinematografica, i cui eventi ci porteranno ad incontrare e conoscere non solo meglio la nostra stessa protagonista, ma anche il sopracitato Thórgestr, insieme a Fargrímr e Ástríðr.

Mi asterrò da qualsivoglia spoiler di trama, dato che Senua’s Saga: Hellblade II si basa proprio su di essa essendone il fulcro dell’esperienza. Quello che posso dirvi è che la caratterizzazione dei personaggi è stata sicuramente elevata all’ennesima potenza, nonostante già nel primo capitolo era stata proposta una scrittura efficace e di altissimo livello. Man mano che si avanza nella storia, ogni tassello si posiziona nel punto e momento giusto, donando ad ogni personaggio una profondità eccezionale e aggiugendo di volta in volta sempre qualcosa in più.

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Passando al gameplay di Senua’s Saga: Hellblade II, in linea di massima rimane molto simile al primo Hellblade, seppur ci siano delle apparenti differenze che è possibile notare fin dai primi istanti. Ci troviamo infatti davanti a delle mappe lineari e con quasi zero deviazioni, se non per raccogliere i collezionabili che il gioco ci propone. In questo capitolo abbiamo due tipologie di collezionabili, i Bastoni della Conoscenza e i Volti: i primi funzionano in modo simile ai monoliti del predecessore, dove concentrarsi su di essi ci donerà qualche linea di dialogo per il background narrativo.

Per quanto riguarda i Volti, invece, questi sono una sottospecie di percorsi segreti: alcune rocce avranno la forma di un volto, per l’appunto, e una volta inquadrato con la concentrazione di Senua aprirà un passaggio nascosto con all’interno un alberello che, come per l’altro collezionabile, ci darà qualche altra linea di dialogo. Entrambi sono molto facili da trovare e basta un minimo di attenzione per evitare di perderseli già alla prima run. Non preoccupatevi però se ne avete mancato qualcuno, dato che è sempre possibile rigiocare i capitoli (che ci indicheranno quanti ne abbiamo presi e quanti sono in totale) per fare backtracking.

Oltre a questo, rimanendo in tema esplorazione, Senua’s Saga: Hellblade II non ha molto altro da offrire, se non qualche sporadica sezione “puzzle”, che riprende una delle meccaniche del primo capitolo relativa al trovare determinati simboli, ma che viene comunque aggiornata con qualche piccola novità che rende un po’ più dinamico il tutto. Purtroppo, però, in questo sequel le sezioni puzzle sono state davvero ridotte all’osso e rese molto più semplici e lineari di quanto già non lo fossero, seppur sicuramente piacevoli da superare.

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Ci sono ancora anche le sezioni action di combattimento in Senua’s Saga: Hellblade II che, grazie alla nuova veste grafica e regia, vengono resi estremamente più spettacolari, visivamente parlando. Resta invariato il sistema in se, che comprende ancora un attacco leggero e pesante, schivata, parata e deflessione. Ho trovato leggermente più legnoso il sistema rispetto al precedente capitolo, cosa che mi ha reso più difficile eseguire deflessioni e schivata accurate, seppur comunque non mi è mai capitato di morire anche alla difficoltà massima.

Rimanendo in tema differenze con Hellblade: Senua’s Sacrifice, ce ne sono alcune che non posso non definire come un difetto e una mancanza rispetto al prequel. In Senua’s Saga: Hellblade II non ci sono bossfight e la quantità di tipologie di nemici affrontati è inferiore rispetto al primo capitolo. Questo è davvero un peccato, dato che le sezioni di combattimento sono tra gli elementi principali che mi fecero adorare il predecessore e che avrei voluto davvero vedere con il nuovo motore grafico. Anche gli scontri con i nemici “normali” sono stati cambiati e resi 1vs1, a differenza degli scontri contro molteplici nemici in contemporanea del primo Hellblade.

Continuando a parlare dei difetti di Senua’s Saga: Hellblade II, non posso non nominare il rapporto d’aspetto con bande nere sopra e sotto durante tutto il gioco e non disattivabile. Certo, questo amplifica il senso di immersione e rende tutto molto più cinematografico, ma ciò non toglie il fatto che sia una scelta di design discutibile durante il normale gameplay, soprattutto se giocato su televisori o monitor un po’ più piccolini. Sebbene abbia apprezzato questa scelta stilistica, avrei comunque voluto vedere un’opzione per poterla disattivare e poterlo giocare in un normale 16:9. Comunque, ottima invece la disponibilità di opzioni di accessibilità relativi a daltonismo, chinetosi e qualche altra impostazione.

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Comunque, Senua’s Saga: Hellblade II, graficamente e visivamente è davvero impressionante. La qualità di modelli, animazioni ed ambientazioni è superba, cosa che lo porta tranquillamente sui gradini più alti come miglior grafica mai vista. Ogni elemento è curato nel minimo dettaglio, con effetti di luce e particella (grazie anche all’utilizzo del ray-tracing) che si mescolano per dar vita a ciò che stiamo guardando. È davvero incredibile il lavoro fato da Ninja Theory su questo punto di vista, ma che purtroppo non giustifica totalmente due dei più grossi difetti del titolo (di cui uno solo della versione per Xbox Series S).

Senua’s Saga: Hellblade II, purtroppo, nella sua versione Xbox Series gira a 30FPS. Seppur questi siano davvero solidi in quasi ogni situazione (con qualche piccolo calo sporadico), è strana la scelta di non rendere disponibile almeno una modalità a framerate sbloccato, o per lo meno una modalità a 40Hz. Essendo comunque renderizzato ad una risoluzione interna più bassa di altri giochi (upscalato in 4K su Xbox Series X e 1440p su Xbox Series S), dovuto anche al fatto che l’utilizzo della letterbox riduce drasticamente il numero di pixel visualizzati, con un po’ di sforzo in più si sarebbe potuto rendere ancora più godibile di quanto già non lo sia.

L’altro grosso difetto, presente nella versione per Xbox Series S, è relativo alla qualità visiva. Senua’s Saga: Hellblade II è molto “morbido” visivamente su qualsiasi piattaforma, ma in questa specifica versione il gioco risulta estremamente sfocato, soprattutto in sezioni più movimentate e con più effetti a schermo. Ciò inficia negativamente sull’esperienza generale, dato che combinato agli effetti visivi, non solo fa perdere dettagli dell’incredibile qualità grafica del titolo, ma può anche affaticare la vista in alcuni momenti. Disattivare il motion blur peggiora ancora di più la situazione, purtroppo.

Per concludere, Senua’s Saga: Hellblade II si propone come un’avventura narrativamente profonda e visivamente superba, che offre un’esperienza complessiva più che valida, ma non priva di piccole imperfezioni. La totale assenza di bossfight, gli scontri contro i nemici resi semplici 1vs1 e la riduzione delle sezioni puzzle sono sicuramente punti a sfavore rispetto al predecessore e che rendono il gameplay meno presente e “giocoso”, ma ciò non toglie il fatto che si tratti di un titolo di alto valore e assolutamente consigliato, che si fa divorare molto facilmente. La longevità rimane comunque molto ridotta e simile al primo capitolo, che mi ha richiesto similmente circa otto ore per il 100%.


8

Voto CGC

Recensione Senua’s Saga: Hellblade II

Senua’s Saga: Hellblade II si propone come un’avventura narrativamente profonda e visivamente superba, che offre un’esperienza complessiva più che valida, ma non priva di piccole imperfezioni.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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