CGCReviews: Souldiers

Coerentemente, Metroidvania.

Souldiers

Souldiers, sviluppato da Retro Forge e distribuito da Dear Villagers, è ora disponibile su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One, Switch e PC (Steam).

Come scegliere ormai un nuovo metroidvania? Sicuramente possiamo farlo per qualcosa di innovativo che ne migliori il genere, oppure, semplicemente, notare che tutte le cose siano al posto giusto. Souldiers rientra più in questa seconda scelta. Un gioco che forse non ha fatto il boom di un buon passa-parola, ma effettivamente, provandolo, ho trovato ben poche cose da recriminargli.

Quindi, perché sapevate poco su questo gioco? Probabilmente il motivo è una sovrabbondanza di altrettanti ottimi titoli dello stesso genere, facendo si che questo andasse un po’ perso nella massa. Complice anche del fatto di un lancio non proprio semplicissimo per diversi problemi tecnici risolti poi in seguito. Forse, fosse uscito 8-9 anni fa, sarebbe diventato molto più popolare.

Una genuina fiaba fantasy

La storia prende luogo in un regno lontano chiamato Zarga, occupato in questo momento nei preparativi di una guerra. Il generale Brigard è colui incaricato di guidare l’intera forza armata, verso il luogo designato. Tuttavia, poco prima di partire, lo stregone di corte Arkzel suggerisce un cambio di programma. Questo fatto risulta essere un po’ sospettoso, poiché si decide di preparare la manovra da un punto insolito. Ciò nonostante, Brigard si fida del suo alleato e porta le truppe nel luogo prestabilito.

A questo punto, mentre Brigard e i suoi uomini aspettano l’arrivo dei loro nemici, uno scintillante lampo di luce esce dal nulla, annunciando l’arrivo di una valchiria. Il suo messaggio? Tutti quelli in questa caverna sono presumibilmente morti e possono seguirla nell’aldilà o rimanere bloccati in questo luogo per sempre. Non volendo rimanere spiritualmente incatenati a un posto del genere per l’eternità, Brigard e la sua compagnia decidono di seguire la Valchiria entrando così nella terra di Terragaya. Ma presto scopriranno che questo nuovo regno non è il paradiso in terra, anzi, è proprio l’opposto.

A questo punto, sarebbe consuetudine aspettarsi di impersonare il generale Brigard durante questa avventura… e invece il gioco ci mette nei panni di un soldato senza nome, che possiamo scegliere tra tre classi differenti: Il guerriero, l’arciere e il mago, ognuna con un personale moveset e uno skill tree da poter acquisire.

Quanto Metroidvania c’è in Souldiers?

Questa domanda nasce dal fatto che Souldiers sia comunemente accostato come Metroidvania, ma non ritengo affondi completamente le sue radici in questo genere. Quindi, lo è, ma in senso leggero. Principalmente è un avventura Action Platform abbastanza lineare e con sfumature da Metroid-like, accompagnato da componenti GdR.

Scegliendo il cavaliere, ho optato per un combat system votato allo scontro fisico, e qui ho ritrovato tutti gli elementi al posto giusto: attacchi leggeri, attacchi pesanti, parata, schivata, e addirittura il parry. Seguono oggetti secondari consumabili che aiutano quando si rimane distanti dall’avversario. Certamente, il personaggio, proseguendo tra gli scontri, guadagnerà esperienza, che di conseguenza andrà nello sviluppare il nostro albero della abilità, aggiungendo mosse speciali. A questo proposito, però, devo far già presente un contro, poiché questo Skill Tree non è visualizzabile nella sua interezza, perciò si procederà un po’ sul momento che poteri scegliere. Le abilità non saranno visualizzabili finché non si raggiungeranno determinati livelli, costringendo così a spendere i nostri punti a casaccio.

Parlando sempre di crescita del nostro personaggio, c’è un interessante aggiunta per quanto riguarda l’acquisizione di poteri elementali dati da specifici Orb. Questi infondono nel nostro guerriero delle capacità in grado di combattere i nemici diversamente, ma soprattutto permettono di compiere azioni esclusive negli scenari, in poche parole: Metroidvania.

Aree e nemici

Dopo aver speso buone parole per un combat system decisamente sul pezzo e che non ha nulla da temere da altri titoli simili, parliamo del lato esplorativo. Souldiers presenta scenari realizzati con una splendida pixel art. Le zone sono scandite da ambienti molto caratteristici, con luci vivide e colori brillanti che danno spessore alla resa visiva. Le aree in se non spiccano però per fantasia strutturale. Quando se n’è già esplorata una parte, si ha la sensazione di rivedere le stesse sezioni come riciclate, ma la moltitudine di oggetti e informazioni da trovare è elevata, tenendo così il giocatore affamato di scoperte.

Il gameplay a questo punto scorre bene. La giocabilità accomoda il giocatore durante il dungeon senza picchi di difficoltà (in normal), e affrontare i vari nemici risulta divertente. Prima di abbandonare un’area, ci sono i rispettivi Boss che fanno da corollario. Questi, giustamente rappresentano l’impegno più alto per il giocatore, dato che possono assumere anche pattern diversi con la progressiva diminuzione della salute.

Una solida scelta

Giunti a questo punto, si può dire che Souldiers sia un titolo dalla personalità Metroidvaniesqua, ma in cui convivono anche anime da Platform e GdR. L’esperienza è bilanciata tra divertimento e contenuti di qualità, con la possibilità di diventare memorabili se trovassero anche il vostro gusto.

Un classico da tempi moderni, che con rispetto, cura le sue componenti di game design senza rivoluzionare nulla, ma rendendolo imperdibile se ti consideri un fan dei Metroidvania.


8

Voto CGC

Recensione Souldiers

Souldiers è un classico da tempi moderni, che con rispetto, cura le sue componenti di game design senza rivoluzionare nulla, ma rendendolo imperdibile se ti consideri un fan dei Metroidvania.

*Recensione eseguita tramite codice PC fornito dal Publisher

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