SYNDUALITY: Echo of Ada, il nuovo titolo d’azione sviluppato da Game Studio e pubblicato da Bandai Namco, è disponibile dal 24 Gennaio su PS5, Xbox Series e PC (Steam).
SYNDUALITY: Echo Of Ada è un extraction shooter PvPvE dove il PvP è fortemente sconsigliato, privilegiando una sana e forte collaborazione con altri giocatori incontrati casualmente nella mappa, creando un ambiente di gioco estremamente cordiale e cooperativo. In SYNDUALITY: Echo Of Ada vestiremo i panni di un Drifter che, con l’aiuto di un Magus, una speciale IA dotata di personalità, dovrà recuperare i cristalli AO, fonte di energia essenziale per la sopravvivenza dell’umanità. Ma andiamo con ordine.
SYNDUALITY: Echo Of Ada è ambientato nell’anno 2222, dopo la quasi estinzione dell’umanità causata dalla pioggia tossica chiamata “Lacrime della Nuova Luna”, che ha permesso la comparsa di misteriose creature chiamate Ender, che minacciano la sopravvivenza dell’umanità. Ma grazie ai Drifter e ai Magus c’è ancora speranza. Pilota la Cradle Coffin, il tuo fidato mecha, e avventurati in un mondo ostile tra banditi e mostri per recuperare i cristalli AO e preziosi materiali, senza mai dimenticare che, per quanto i giocatori siano pacifici, è possibile un eventuale scontro.
In SYNDUALITY: Echo Of Ada partiremo come reclute dell’Associazione Drifter, il nostro principale datore di lavoro nonché gestore delle transazioni di cristalli, visto che in passato alcuni Drifter sono diventati banditi per vendere i cristalli a prezzi esorbitanti. Ma grazie all’Associazione quei tempi sono finiti, relegando i trasgressori al ruolo di semplici banditi esclusi dalla società. Dopo un rapidissimo tutorial, il gioco ci catapulterà nell’editor del Magus, la nostra simpatica IA personale che ci aiuterà in varie occasioni (ne parleremo dopo). Una volta nell’editor, possiamo scegliere tra vari modelli di IA, ognuno con una personalità definita. Scelto il modello, possiamo settare i suoi vantaggi e poteri, come renderlo efficace nei combattimenti contro i Cradle Coffin o gli Ender.
Si può persino impostare per darci vantaggi contro la pioggia tossica o per cercare i cristalli più rari, segnalandoli sulla mappa di gioco di SYNDUALITY: Echo of Ada con abilità che si caricheranno nel tempo. Dopodiché, possiamo personalizzare completamente l’aspetto del Magus, tra colore della pelle, occhi e capelli, per poi, nella lobby di gioco, cambiare a piacimento vestiti e colori dei capelli in ogni momento. L’unica cosa che sarà fissa e non modificabile, a meno che non usiamo un biglietto di ricostruzione (oggetto shoppabile in gioco), sarà la pelle, la forma del viso e il colore degli occhi, quindi scegliete bene.
Una volta creato il Magus, ci verrà assegnata una Cradle Coffin e un rifugio paragonabile a un rudere ricoperto di ruggine e con pannelli di pavimento mancanti, ma tutto sommato è casa, ed è dove tu e il tuo Magus vivrete. Quindi rimboccatevi le maniche e sistemate questo posto recuperando i materiali per riparare e ampliare la base in giro per il mondo di gioco. Ed è qui che partiamo: una volta allestita la nostra Cradle Coffin con armi e munizioni, possiamo partire all’avventura, ma prima fate un resoconto dell’inventario per vedere se avete ogni cosa necessaria. Non dimenticate mai che è un extraction shooter: la morte si traduce nella perdita totale dell’inventario, nonché dei componenti della Cradle Coffin.
Lanciata la sortita, veniamo catapultati con un ascensore in superficie nella mappa di SYNDUALITY: Echo of Ada, che si divide in zona nord (“facile”), con nemici meno agguerriti e una quantità controllata di banditi, e sud (“difficile”), dove ci sono nemici di ogni sorta capaci di uccidervi a vista se non ben equipaggiati. Una volta in superficie, possiamo esplorare apertamente la mappa in cerca di cristalli o materiali per ampliare la nostra base e ristrutturare l’ambiente. La mappa visivamente è fantastica, con scorci davvero belli tra montagne innevate fino a laghi chimici di acqua blu, ma la parte più bella di tutte è la community pacifica e tranquilla.
Più volte mi sono trovato davanti a un giocatore con cordiali scambi di saluti o addirittura sporadici aiuti, cosa che trovo incredibile in questo genere. Sta di fatto che attaccare un altro giocatore è severamente vietato dall’Associazione Drifter, che, in caso di uccisioni ingiustificate di altri giocatori, marchierà il trasgressore con il simbolo di PK, o, per i fan del genere, lo farà diventare un “Red Player”, non prima di una via di mezzo, cioè il nostro nome sarà segnato in giallo, che avviserà i giocatori delle nostre malefatte, che, se continuate, ci assegneranno una taglia altissima e ci renderanno visibili ad altri giocatori, cosa che farà gola ai cacciatori di taglie.
Nel mondo di SYNDUALITY: Echo of Ada i nemici non sono solo Ender o giocatori di dubbia ostilità, ma ci sono anche agguerritissimi banditi capaci di uccidere un novellino come se nulla fosse, senza dimenticare i capi banditi, che verranno segnati sulla mappa con un teschio giallo, che, alla loro morte, ricompenseranno con una mole immensa di crediti ed equipaggiamento di alto livello. Per non parlare della pioggia tossica, che gradualmente esaurirà la nostra resistenza al clima che, scesa a zero, intaccherà la nostra vita. Quindi, siamo costretti a cercare riparo dalla pioggia o ad usare l’abilità del Magus se abbiamo quello che ci aiuta contro il meteo avverso.
Ovviamente, abbiamo anche la possibilità di curarci o ristabilire la resistenza ambientale grazie ad appositi kit che dobbiamo portarci dietro. Per non parlare del fatto che il mecha ha un’autonomia di 35 minuti massima, a seconda del modello, che, se esaurita, porterà allo spegnimento della Cradle Coffin. In tutto questo, però, la co-op con amici non esiste, nota dolente della produzione. In SYNDUALITY: Echo Of Ada non si può giocare con amici e non si possono stringere alleanze a lungo termine.
Vi spiego meglio: non si può invitare direttamente amici o creare gruppi, ma si può creare un’alleanza con più giocatori sul campo per sconfiggere un boss che, una volta ucciso, ricompenserà con degli extra a fine esplorazione. L’unico modo per giocare con gli amici è sincronizzare l’entrata in un server e sperare che si allineano gli astri per trovarvi nello stesso. Consiglio di pregare tutti i santi se volete trovarvi nello stesso server. Questo si traduce in un enorme punto in meno al gioco, privando il giocatore della possibilità di giocare con gli amici.
In SYNDUALITY: Echo Of Ada non dobbiamo solo girare senza meta, ma possiamo anche accettare alla bacheca delle varie associazioni (5 per ora) varie missioni che ci daranno obiettivi specifici, facendoci proseguire e aumentando il nostro grado tecnologico con armi e mecha migliori, nonché alcune ricompense extra come la creazione di un altro Magus, vestiti per la nostra simpatica IA di fiducia e il proseguimento del gioco stesso.
Le missioni sono le stesse del genere: punto A, punto B, raccogli tot. numero di oggetti e consegna cose, nulla di rivoluzionario. SYNDUALITY: Echo of Ada presenta anche una modalità storia, tra molte virgolette. Andando avanti con le richieste, ci verranno date missioni senza guadagno e con equipaggiamento predefinito dove dobbiamo recuperare log di gioco e filmati che mostreranno la lore, nonché la caduta dell’ultima città con eventi precedenti a dove ci troviamo noi.
Il tutto si può riassumere con “esci, raccogli, combatti, rientra, potenzia, ristruttura”, un game loop estremamente lineare che può portare rapidamente alla noia se non si è appassionati del genere extraction. Passando invece allo shooting basilare con arma primaria e secondaria ed un sistema di mira che calcola la posizione dell’arma, rendendo impossibile sparare senza una linea di tiro perfetta senza ostacoli, cosa che rende essenziale il cambio spalla per sparare dalle coperture senza esporci troppo, visto che i nemici non sbagliano un colpo.
Il tutto condito con un corpo a corpo quasi letale ma rischioso, vista la mobilità della Cradle Coffin, che non è esattamente scattante, ma più simile ad un carro armato capace di fare sprint e piccoli scatti in avanti con frame di invincibilità essenziali per togliersi dal fuoco nemico, cosa che viene influenzata dal peso. Ogni Cradle Coffin in SYNDUALITY: Echo of Ada ha un peso, e gli oggetti in inventario influiranno su velocità e potenza dello sprint. Ovviamente, più si è pesanti, più sarà inefficace muoversi agilmente in combattimento. In nostro aiuto viene la possibilità di sganciare il carico per aumentare l’agilità per poi recuperarlo in un secondo momento con tranquillità.
Tornando alle armi, queste non hanno grande varietà: si passa da mitra e mitragliatrici, fino a fucili a pompa e da cecchino, e rari lanciagranate particolarmente devastanti. Le armi si dividono in elettriche e a proiettili. Ogni Cradle Coffin può impugnare una tipologia di munizioni, in alcuni casi ci sono Cradle Coffin capaci di impugnare entrambi i generi di armi, ma nulla di proibitivo. Le armi, così come i mecha, hanno rarità da bianca, verde, blu a viola che, in poche parole, ne contrassegna la potenza.
Una volta finito di raccogliere risorse e cristalli, dobbiamo estrarre. Quindi, sulla mappa abbiamo dei punti verdi che, se raggiunti, ci daranno la possibilità di andarcene a casa portando con noi il loot. Una volta estratto, il Magus ci farà un resoconto di tutto quello che abbiamo fatto e recuperato, dandoci il valore in denaro dei cristalli AO. Passiamo ad approfondire il Magus: in totale possiamo avere fino a 20 Magus, anche se ne bastano 3. SYNDUALITY: Echo of Ada, di base, ne dà uno più un altro con le missioni; per i possessori della Deluxe, invece, entreremo subito in possesso di altri 2 Magus extra, uno per ogni occasione.
Insomma, ognuno sarà dotato di personalità propria, rendendola un vero e proprio compagno di viaggio, dalla timida e riservata fino all’energica e pimpante, senza dimenticare la “Mommy” di turno. Ce n’è per ogni gusto, ovviamente sia maschio che femmina. Il Magus vivrà nella nostra base, trascorrendo una routine come lavarsi, giocare, tenersi in forma e mangiare. Tutto dipende dai comfort che la nostra base può dare. Potenziando il rifugio, non solo possiamo fare cose come crafting e riparazioni, ma miglioriamo lo stile di vita del nostro Magus, che sarà felicissimo di farsi un bagno caldo o dormire su un letto comodo, il tutto dopo aver riparato le enormi voragini prima.
Le funzioni, però, che aggiungono meccaniche in SYNDUALITY: Echo of Ada non sono molte; Parliamo del laboratorio, che può craftare oggetti e componenti o riparare quelli danneggiati, o il sistema di consegne, che ci darà oggetti giornalieri, o ancora ci darà la possibilità di fare un’assicurazione sui nostri oggetti che, in caso di morte, ci verrà restituita la somma in denaro della perdita, e di costruire un salvadanaio dove il Magus metterà risparmi che noi possiamo prendere. Che dire, alcune cose sono solo al fine estetico, mentre altre sono utili. Infatti, il Magus apprende e analizza, memorizzando il ritrovamento di cristalli e oggetti che, in caso di bisogno, ci indicherà sulla mappa. Migliorando la base, queste capacità migliorano.
Passiamo al Pass Drifter, classico dei giochi di questa tipologia, che porta ad alcuni vantaggi, armi, componenti, estetiche, ecc… Completando il pass, si riceve una somma di monete shoppabili quasi sufficienti a comprare nuovamente il prossimo pass, facendo calare drasticamente il prezzo. Il pass è completabile senza sforzi eccessivi: giocando sporadicamente, in 3 giorni si può tranquillamente arriva al livello 50, cioè metà del pass. Sempre nel gioco, con moneta acquistabile con soldi veri, ci sono estetiche per il Magus, tutto puramente estetico, il che non fa pesare il gioco come Pay2Win, fortunatamente.
Passiamo al lato tecnico e alle note dolenti della produzione. SYNDUALITY: Echo Of Ada ha una grafica nella media eppure riesce a creare momenti di lag e stuttering. Ciò potrebbe anche essere dovuto a semplici rallentamenti dei server di gioco. Il gioco ha praticamente zero impostazioni grafiche, con quasi semplicemente la scelta della qualità generale tra basso, medio e alto. Non presenta nemmeno FSR o DLSS, cosa strana di questi tempi. Tutto sommato, la resa totale della grafica è decente, ma non priva di “smarmellature” con texture in bassissima risoluzione. Oltretutto, la colonna sonora di SYNDUALITY: Echo of Ada è un tantino anonima.
Una cosa che ho notato è che lo shooting non sempre registra il colpo inferto, facendo sembrare gli Ender quasi come se pattinassero sul terreno e non facendoli sembrare parte dell’ambiente. Invece, i banditi si comportano meglio, cercando coperture e muovendosi consapevoli del mondo di gioco circostante. Essendo SYNDUALITY: Echo Of Ada un gioco Live Service, ci si può comunque aspettare miglioramenti e aggiunte per aumentare il contenuto e la qualità del prodotto. Lato bug e glitch, invece, non ho praticamente riscontrato nulla.
In conclusione, SYNDUALITY: Echo Of Ada è un extraction shooter PvPvE che possiede un ottimo potenziale da mostrare, ma che per ora non brilla adeguatamente, da prestazioni non adeguate a un game loop pressante, ma una community incredibilmente pacifica e collaborativa nonostante il PvP. Il Magus è un compagno in tutto e per tutto, facendoti facilmente affezionare a lui, e la base si evolve esteticamente di continuo ad ogni passo. Questo è un gioco che, se migliorato e raffinato, può diventare un vero diamante, iniziando aggiungendo una cooperativa, ovvio.
7
Voto CGC
Recensione SYNDUALITY: Echo of Ada
SYNDUALITY: Echo Of Ada è un extraction shooter PvPvE che possiede un ottimo potenziale, ma che non riesce a brillare adeguatamente per via di alcuni problemi e limitazioni.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.