RecensioniTOP

CGCReviews – Tails of Iron 2: Whiskers of Winter

Un passo in avanti e due indietro.

Tails of Iron II: Whiskers of Winter

Tails of Iron 2: Whiskers of Winter, il sequel del gioco metroidvania sviluppato da Odd Bug Studio e pubblicato da United Label Games, è disponibile dal 28 Gennaio su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One, Switch e PC (Steam / EGS).

Tails of Iron 2: Whiskers of Winter si può definire un “more of the same” staccato dal primo capitolo, ma non dimenticato, con riferimenti alla battaglia della faglia che riporta al primo capitolo, dove la formula di base non cambia, tuttavia perde quel qualcosa che rendeva il primo titolo divertente e stimolante, dal crafting delle armi ed armature ad un’insensata parte di farming. Ora vi spiego meglio e con calma.

Noi siamo Arlo, il principe di Soglia Inverno. Svegliati da nostro padre, partiremo per una caccia che fungerà da tutorial delle meccaniche di base per poi vedere il nostro regno cadere sotto i fendenti delle Ali Nere, un antico male sopito nelle terre d’inverno già sconfitte in precedenza dagli antenati di Arlo. Dopo aver perso ogni cosa nell’attacco alla fortezza, Arlo riprenderà in mano la situazione ricostruendo Soglia Inverno pezzo per pezzo. E così si parte in un’avventura nelle varie terre alla ricerca di personale come un cuoco, un fabbro e un mercante, preparandoci a passare a fil di spada gli assassini di nostro padre ed estirpare la minaccia delle Ali Nere dal regno.

01 toi2 batFight 18 Maggio 2025 1

La base di Tails of Iron 2: Whiskers of Winter non cambia molto. Arlo può saltare, arrampicarsi e correre. Il suo arsenale è vastissimo: si passa da spade ad asce per mano singola a falcioni e martelli per armi a due mani. Arlo può anche contare su armi a distanza, balestre, archi e fucili dalla potenza devastante che lo aiuteranno a eradicare ogni nemico. Infatti, nell’inventario possiamo vedere arma primaria e secondaria, seguita dall’arma a distanza, tutte con un attributo che spiegherò meglio dopo. Lo scudo ci consente di eseguire parry e parate, mentre l’agilità di Arlo ci consente di schivare attacchi letali.

Il combat system di Tails of Iron 2: Whiskers of Winter funziona esattamente come il primo capitolo: attacchi pesanti, leggeri e a distanza. I nemici sono in grado di sferrare attacchi neutri non segnalati che sono parabili e parryabili, possono eseguire colpi solo parryabili segnati da un bagliore giallo e, infine, attacchi devastanti segnati rigorosamente in rosso che, se non schivati, possono portare ad un rapido game over. In tutto questo, Arlo verrà dotato di poteri elementali sbloccabili e potenziabili tra ghiaccio, fuoco, fulmine e veleno. I poteri sono devastanti e possono ribaltare le sorti di una battaglia a sfavore.

Come dicevo prima, in Tails of Iron 2: Whiskers of Winter ogni arma ha un attributo elementale. Ogni nemico ha debolezze e resistenze che, se sfruttate a dovere, possono portare a semplificare il combattimento. Idem per noi: grazie alle armature possiamo amplificare la nostra resistenza a determinati elementi ed è esattamente questo il punto. Il continuo cambio delle armature e delle armi può risultare, a seconda del giocatore, tedioso o divertente. Secondo me, è leggermente tedioso, più per un grinding di risorse che non mi aspettavo dal titolo, che ricorda Monster Hunter visto il sistema di potenziamento dell’arma ed armatura con parti di mostro e un sistema a diagramma molto molto simile.

Una volta capito tutto questo, Tails of Iron 2: Whiskers of Winter abusa della meccanica degli elementi, facendoci scontrare contro boss capaci di trasformare il campo di battaglia in una distesa di veleno o altro elemento X, rendendo a volte gli scontri molto frustranti. In nostro aiuto arriva l’inventario rapido, formato da quattro slot, dove possiamo mettere misture di resistenza per renderci temporaneamente immuni agli elementi o usare una cote per potenziare i danni. In tutto questo, se le vibes alla Monster Hunter non bastano, abbiamo anche trappole piazzabili che danneggeranno enormemente il nemico o lo paralizzeranno sul posto, dandoci secondi preziosi per fargli molto male.

Copia di 04 toi2 Smithy 18 Maggio 2025 2

La mappa di gioco è stata estremamente semplificata rispetto al primo titolo. Questa è consultabile in ogni momento, ma non segnerà luoghi a nostro piacimento, costringendoci, per alcune cose che non voglio spoilerare, a segnarci mentalmente alcuni luoghi chiave. In Tails of Iron 2: Whiskers of Winter l’esplorazione e le secondarie vengono premiate con materiali di mostro e materie prime che servono per potenziare equipaggiamento o per potenziare Soglia Inverno.

Sempre girando per la mappa, possiamo vedere modifiche allo stile di gioco: non si potrà più abusare dei barili di succo per riempire sempre la nostra fiaschetta, essenziale per ridarci vita, ma vediamo qualcosa di più limitato, cespugli di bacche che, se raccolte, ci metteranno qualche giorno a ritornare, facendoci trovare a volte, ma non sempre, con le cure limitate davanti a nemici ostici. Puntualizzo che i barili di succo non sono spariti, ma sono molto meno presenti, facendoci fare molta attenzione a quando bere le nostre scorte.

Andando in giro, possiamo riposare alla panchina, punto di salvataggio che ci farà tornare lì in caso di morte, resettando ogni progresso prima di esso, quindi, è importante sedersi ogni volta per evitare perdite inutili di progresso. L’esplorare viene ricompensato maggiormente con materiali e raramente con qualche equipaggiamento, però ogni secondaria è legata da un filo di trama che ci porta a scoprire il mostro della regione e sbloccare la sua caccia nella mappa. Infatti, alcuni boss sono mostri che gireranno casualmente nel mondo di Tails of Iron 2: Whiskers of Winter e, se gli daremo la caccia, ci premieranno con materiali per creare le loro armi e armature.

Voglio fermarmi proprio su quest’ultimi. I boss mostro sono una meccanica strana: loro gireranno la mappa in modo casuale e, grazie al ciclo giorno e notte, ritorneranno ogni tot. giorni. Cacciarli risulterà molto un piccolo déjà-vu che non voglio ripetere, ma, se feriti a dovere, scapperanno in un’altra area fino alla loro morte che ci ricompenserà con materiali per il crafting del loro relativo equipaggiamento. La caccia è ripetibile per quante volte volete. Sempre parlando di secondarie, queste non sono solo caccia a mostri come detto prima, hanno trama. Le quest secondarie che ci porteranno ad approfondire i personaggi secondari e ci daranno accesso ad altre secondarie legate a loro.

I boss di Tails of Iron 2: Whiskers of Winter, quelli principali di trama, sono ben più intricati sia per move-set che per il fattore che hanno tre fasi, e a ogni fase diventano più veloci e fanno molto più male, aumentando il ritmo della battaglia talmente di colpo che può momentaneamente spiazzare e portarci a un game over. A volte hanno anche qualche hitbox birichina che prende anche se siamo fuori dall’icona rossa, ma nulla di estremamente invalidante per l’esperienza.

Copia di toi2 mm poison CC 18 Maggio 2025 3

Soffermiamoci su Soglia Inverno. In Tails of Iron 2: Whiskers of Winter il nostro castello ci porta a vantaggi e non solo, è personalizzabile in modo limitato, ovvio, ma il punto forte sono il fabbro, il mercante e il cuoco. Il fabbro, se potenziato, ci darà accesso ad equipaggiamenti sempre migliori. Il cuoco, come nel primo capitolo, se abbiamo i giusti ingredienti, ci preparerà del cibo che aumenterà permanentemente la barra della vita, rendendoci più duri a morire. Il mercante, invece, vende materie prime e oggetti molto utili, rendendolo un’ottima risorsa. In tutto questo, i quattro punti di Soglia Inverno sono personalizzabili con oggetti che possiamo comprare o guadagnare nelle missioni per dare un tocco extra alla nostra “casa”.

Graficamente, Tails of Iron 2: Whiskers of Winter non si distacca molto dal predecessore, ma lo stile nordico della produzione devo dire che è impattante e d’effetto, forse troppo d’effetto. L’illuminazione e la distanza della telecamera durante alcuni combattimenti portano a perdere di vista le cose, facendoti prendere colpi indesiderati. Fulmini, pioggia e ombre rendono il gioco visivamente incantevole, ma possono essere un impedimento per alcuni scontri. Ho rilevato piccoli bug con alcune hitbox dei nemici, ma il resto del gameplay scorre fluidissimo con un’ottima colonna sonora, a volte suonata sul posto da delle band, cosa estremamente gradevole sia da sentire che da vedere. Il gioco va liscio anche dal punto di vista delle prestazioni.

In conclusione, Tails of Iron 2: Whiskers of Winter resta un “more of the same” con qualcosa in meno del primo capitolo che rimane tuttora indelebile nella mente di molti. Come tanti, ho amato il primo, quindi fa male dire che il secondo non soddisfa a pieno le aspettative dei suoi fan tra il fattore elementi troppo impattante sul gameplay a boss che creano zone di pericolo costanti e insistenti anche per interi minuti. Tutto sommato, Tails of Iron 2: Whiskers of Winter si fa giocare, ma in modo più lineare del predecessore. La trama di vendetta di Arlo vi terrà sicuramente compagnia fino al suo completamento. Il gioco funziona, ma sembra proprio mancare qualcosa.


6

Voto CGC

Recensione Tails of Iron 2: Whiskers of Winter

Tails of Iron 2: Whiskers of Winter resta un “more of the same” con qualcosa in meno del primo capitolo che rimane tuttora indelebile nella mente di molti.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

Pubblicità
Segnala un Errore

Alessandro Zingariello

Nato nel 1996, coltivo la mia passione fin dai 4 anni. Ho cominciato a giocare con mio padre a Space Invaders su PlayStation e lì è nato il mio amore per i videogiochi.

ARTICOLI CORRELATI

Pulsante per tornare all'inizio