RecensioniTOP

CGCReviews – The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered

The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered

The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered, la rimasterizzazione recentemente pubblicata da Bethesda Softworks e sviluppato da Bethesda Game Studios e Virtuos, è ora disponibile su PS5, Xbox Series e PC (Steam / Microsoft Store). È disponibile anche tramite Game Pass.

Vent’anni. Sono passati quasi vent’anni da quel primo viaggio in quel mondo straordinario che risponde al nome di Cyrodiil. E ora, in un mondo videoludico che continua a correre avanti alla velocità della luce, e dove il “nuovo” deve per forza essere migliore in ogni aspetto, e il “vecchio” viene invece presto dimenticato, Bethesda e Virtuos decidono di farci una sorpresina fatta di nostalgia pura, con The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered. E sapete una cosa? Gli è venuto dannatamente bene. Ma partiamo con ordine.

Partiamo da un fatto: The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered non è un remake nel senso più integro del termine. Infatti, non è stato ricostruito totalmente da zero, e non è stato stravolto nelle sue fondamenta. È, piuttosto, come rivedere un vecchio film che amavi su una vecchia televisione a tubo catodico, e poi vederlo restaurato in 4K su uno schermo gigantesco. È sempre lo stesso film, ma al tempo stesso è anche completamente diverso, da quasi non riuscire a riconoscerlo.

oblivion remastered screenshot 01 18 Maggio 2025 1

Virtuos ha saputo toccare il gioco con una cura e una riverenza che raramente si vedono in operazioni di questo tipo. Si può notare quanto il team di sviluppo ci teneva al prodotto originale, al punto da lasciare totalmente invariati alcuni aspetti “buffi” dell’originale. The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered sfrutta l’Unreal Engine 5 e, senza mezzi termini, è uno degli aggiornamenti grafici più incredibili mai visti in un gioco Bethesda. Texture ad altissima definizione, skybox vibranti e luci dinamiche che ti catturano. E poi, come non menzionare i dettagli dei volti, che sono davvero assurdi.

Certo, i modelli facciali restano ancora un po’ strani e un po’ inquietanti talvolta, quasi al limite dell’uncanny valley in alcune situazioni. È proprio questo che dicevo prima quando menzionavo il fatto che Virtuos avesse tenuto anche gli aspetti più buffi nella realizzazione di The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered. Oblivion è così amato proprio anche per questi motivi. È quel pizzico di goffaggine che gli dà anima. Se ricordate una scena esilarante nell’originale, la ritroverete anche qui, solamente in una qualità grafica mozzafiato.

Sapete cosa non c’era nell’Oblivion originale? Le barbe. Eppure, qualcuno ha deciso di metterle in The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered. Sparse su NPC qua e là (oltre che sul nostro personaggio se vogliamo), come se Cyrodiil avesse finalmente scoperto la pubertà. Non cambia nulla a livello di gameplay, ma è un dettaglio che fa sicuramente sorridere e, perché no, apprezzabile per coloro a cui piacere mettere qualche pelo in faccia al proprio personaggio.

Anche il doppiaggio mantiene quella strana magia originale in The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered. Le voci iconiche, i cambi di tono ridicoli tra una frase e l’altra, la teatralità esasperata dei mendicanti che ti ringraziano in modo che manco fossi il Re in persona. Alcune battute sono state riregistrate da capo, e devo dire che si sente un po’ lo stacco (nonostante tutto l’audio di gioco sia stato anch’esso rimasterizzato e ripulito), ma gran parte dell’audio è quello di allora, completo degli errori e delle sbavature del tempo. E va benissimo così, dato che sarebbe stato un errore correggere troppo.

Ovviamente i bug ci sono eccome (quando mai, eh?). I crash non mancano affatto, così come riflessi “strani”, ombre ballerine e qualche calo di frame e stutter nel mondo aperto, la perfezione è ancora un miraggio. Il titolo ha sicuramente bisogno di qualche piccola rifinitura post-uscita. Rimanendo sugli aspetti tecnici, è un peccato che il modding, seppur possibilissimo anche in UE5, non è espressamente supportato dal gioco, a differenza del Creation Engine di Bethesda, che offre anche diversi tool di sviluppo.

oblivion remastered screenshot 02 18 Maggio 2025 2

Anche il sistema di combattimento è stato migliorato in The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered. Non stravolto, migliorato. Le animazioni sono decisamente più fluide, il feeling con l’arco è cento volte migliore, i nemici reagiscono davvero ai colpi (cosa estremamente apprezzata), e c’è persino un pulsante per lo scatto, che ricordo non essere presente nell’originale. L’esperienza ne risulta alquanto più pulita e fluida rispetto a quel titolo del 2006 un po’ goffo e legnoso.

C’è da dire che, nonostante tutte le migliorie introdotte, il combattimento corpo a corpo di The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered rimane più o meno quello: una danza legnosa di parate, passi indietro e fendenti molto lenti. Manca ancora quell’impatto che giochi moderni hanno saputo perfezionare nel tempo. Non è possibile paragonarlo a titoli più recenti, dato che si parla di un gioco che ha origine 19 anni fa, e già con le modifiche apportate si è svoltato decisamente molto.

D’altronde, The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered è questo. E la varietà salva ancora tutto: stanchi della spada? Passate all’arco. Noia da arco? Scatenate magie. Non funziona? Evocate scheletri e godetevi lo spettacolo. Un gioco che non ti obbliga a combattere sempre nello stesso modo è già molto avanti. C’è un motivo se ancora oggi molti pensano che si tratti del miglior The Elder Scrolls e… beh, ci sono molte motivazioni valide che lo portano all’essere migliore di Skyrim.

oblivion remastered screenshot 03 18 Maggio 2025 3

Inoltre, chi ha amato Oblivion sa quanto il suo sistema di progressione potesse essere una lama a doppio taglio. Scegliere male le abilità principali significava ritrovarsi a soffrire come cani o a soft-lockarsi il personaggio, costringendo a ricominciare tutto da capo (eccomi qua…). The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered mantiene il sistema a classi, ma introduce un livellamento molto più permissivo.

Le abilità principali accelerano il processo, ma migliorare qualsiasi altra abilità conta comunque per la progressione generale. È una benedizione: sei libero di giocare come ti pare senza temere di rovinare tutto dopo le prime ore. E poi, certo, resta quell’assurdità adorabile di abilità come Atletica e Velocità. Investire proprio su quest’ultima, vi farà correre più veloce del cavallo. Un bug, dite? No, è Oblivion.

Quello che più sorprende però è come The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered riesca a restituirti esattamente quelle emozioni di vent’anni fa. Cammini nella Foresta e senti la brezza. Scali le Montagne Valus e ti fermi a guardare il tramonto. Ti perdi tra le stradine di Chorrol e ti accorgi che sei di nuovo in quel magico mondo. Non stai giocando a un clone (con tutto il rispetto del progetto di ricostruzione di Oblivion che stanno conducendo i fan da anni): stai rivivendo il vero e unico Oblivion, solo dannatamente più bello da vedere. E apprezzo molto il fatto che la versione originale sia altrettanto ancora disponibile sugli store. Rispetto totale.

oblivion remastered screenshot 04 18 Maggio 2025 4

Anche dopo tutto questo tempo, il mondo di Cyrodiil mantiene un fascino incredibile. È una provincia ricca, diversificata, viva. Certo, non ha la compattezza e l’impatto visivo di Skyrim, ma la sua varietà resta imbattibile. Foreste lussureggianti, colline ondeggianti, montagne impervie, paludi letali… ogni regione ha una sua anima e una sua atmosfera totalmente unica. Non serve che il gioco ti metta un punto esclamativo sulla mappa: ogni angolo ti invita a esplorare solo con il suo fascino visivo, e anche solo esplorare ad occhio vi porterà a scoprire moltissimo.

Ed è incredibile come anche gli exploit e i trucchetti funzionino ancora. Se volete, potete ancora glitchare la magia, volare per metà della mappa con un incantesimo di acrobazia sbilanciato, o costruire personaggi completamente squilibrati. È parte del DNA di Oblivion, e Virtuos non ha avuto il cattivo gusto di correggerlo tutto, come molti altri sviluppatori invece fanno. Certo, le cose più gravi o dannose per l’esperienza ben venga che siano corrette, ma in un gioco single-player, guai limitare il giocatore forzatamente in tutto. Guai.

Con l’uscita di questo titolo, è inevitabile pensare anche a ciò che verrà. The Elder Scrolls VI sembra ancora lontanissimo, e nel frattempo, se Bethesda decidesse di rimasterizzare anche Morrowind con la stessa cura, non sarebbe assolutamente sgradito. Dopo aver visto cosa sono riusciti a fare con The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered, vorrei vedere molto di più da questo team, magari spostandosi anche sulla serie di Fallout, perché no.

The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered non è perfetto. Non corregge tutto ciò che era rotto nell’originale. Non reinventa la ruota. Ma non doveva farlo. Doveva solo riportarci a Cyrodiil, migliorare quanto basta senza snaturare nulla. E posso dire con orgoglio: Missione compiuta. Virtuos e Bethesda hanno tirato fuori dal cilindro una rimasterizzazione che non solo rispetta uno dei giochi di ruolo più iconici della storia, ma riesce anche a migliorarlo nei punti giusti, senza però soffocarlo. In un’epoca di remake pigri e rimasterizzazioni frettolose, questo lavoro è una lettera d’amore, un tributo sincero, un biglietto di ritorno per uno dei mondi più magici mai creati.


9

Voto CGC

Recensione The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered

The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered non è perfetto, ma è ancora quel gioco di ruolo del 2006 goffo, buffo e magicamente unico, ora con una veste grafica mozzafiato e migliorie nei punti giusti.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

Pubblicità
Segnala un Errore

Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

ARTICOLI CORRELATI

Pulsante per tornare all'inizio