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CGCReviews: The Entropy Centre

Un gioco così familiare ma altresì innovativo.

The Entropy Centre

The Entropy Centre, sviluppato da Stubby Games e pubblicato da Playstack Limited, sarà disponibile da oggi su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One e PC (Steam).

Si tratta di un puzzle game con stile futuristico, avremo a disposizione una speciale arma che ci aiuterà a risolvere i vari rompicapi e una voce robotica che ci guiderà attraverso la struttura nella quale ci troviamo; detto così, qualsiasi persona un po’ familiare con il genere penserà sicuramente alla serie di Portal. Nonostante però le somiglianze con il titolo di Valve, The Entropy Centre riesce fin da subito a distinguere il suo gameplay, la sua narrativa e la sua azione generale in modo davvero particolare.

L’obiettivo sarà quello di attraversare ogni porta d’uscita di ogni stanza. Tuttavia, sarà ovviamente bloccata e inaccessibile fino a quando non risolveremo il rompicapo di turno. Uno dei primi casi proposti, è proprio quello che ci farà capire non solo la particolarità della nostra arma, ma anche del gioco in se. Due porte chiuse in sequenza, il primo tasto apre la seconda porta e il successivo, la prima. Di per se sembrerà impossibile da risolvere, ma la soluzione è davvero semplice col nostro nuovo potere. Posizioneremo il cubo sul primo interruttore, poi sul secondo per passare dalla prima porta. Fatto questo, riavvolgeremo il tempo del cubo che tornerà sul secondo interruttore et voilà, la seconda porta sarà spalancata per farci passare.

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Il potere della nostra arma è proprio quello di poter riavvolgere il tempo di un oggetto, o un gruppo ravvicinato, permettendoci di riportarlo ad uno stato precedente, sia scaturito da una nostra azione, oppure di causa naturale, come il crollo di un ponte o di un soffitto.

Avanzando nel gioco, gli enigmi diventeranno via via sempre più complessi e ponderati. Le stanze diventano più grandi e più coinvolgenti e, man mano che completeremo le stanze, verranno introdotti diversi nuovi oggetti. Il cubo iniziale è la base, ma presto ci troveremo faccia a faccia con jump pad, blocchi laser, ponti e nastri trasportatori. Dovremo anche utilizzare la natura, sfruttando l’acqua e le correnti d’aria a nostro vantaggio. C’è davvero tanta varietà, cosa che gli amanti del genere rompicapo adoreranno.

Il motivo principale per cui i puzzle funzionano così dannatamente bene e ci terranno sempre sull’attenti, è proprio il dover pensare al contrario ad ogni nostra azione. Per aver successo, dovremo prima di tutto capire cosa va completato e in quale ordine, per poi capovolgere il nostro ragionamento e riavvolgere il tempo nel modo corretto per poter avanzare. All’inizio sembrerà molto intricato e confusionario, ma una volta presa la mano, sarà davvero divertente risolvere gli enigmi. È un equilibrio delicato e, in definitiva, sublime di un concetto banale che è stato alterato e distorto in così tanti modi davvero geniali.

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Ogni settore contiene quattro o cinque puzzle ed ognuno ci introduce uno dei nuovi dispositivi utilizzabili. I primi enigmi ci accompagnano nell’imparare la nuova meccanica, per poi complicarsi ed essere sempre meno rapidi nella risoluzione andando avanti nei livelli. È sicuramente un ottimo metodo per imparare, anche se si può passare da rompicapi di risoluzione veloce, ad alcuni che impegneranno anche diversi minuti. Non è sicuramente un titolo che va affrontato tutto d’un soffio, richiedendo delle pause qua e la per non sovraccaricarci troppo. The Entropy Centre, però, ha quel qualcosa in più del solito che ci farà sempre ritornare il prima possibile per portarlo a termine.

Parlando di gameplay, vengono da se i problemi, come i jump pad che a volte non scatteranno al nostro passaggio o altri casi come attivazioni non volute con seguente una nostra morte inattesa. Fortunatamente, i checkpoint sono davvero generosi, quindi ogni “incidente” non ci costerà che un paio di minuti al massimo. Ogni stanza ha anche un pulsante di ripristino nel caso avessimo bisogno di riportare tutto allo stato iniziale.

Una cosa carina, di cui non ho ancora parlato, deriva proprio da Astra, la nostra così speciale pistola. Astra non solo fungerà da meccanismo di risoluzione degli enigmi, ma contiene un’intelligenza artificiale che parlerà con noi. Le aree al di fuori delle stanze principali richiedono spesso riflessi veloci per essere attraversate in sicurezza, ma si passa anche da momenti di combattimento più che leggero. Questi momenti aiutano a spezzare il game loop, offrendo qualcosa di diverso ma pur sempre intrigante.

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Durante il viaggio impareremo di più su ciò che ci circonda; cos’è The Entropy Centre? Cosa stavano facendo e perché ora è in stato di abbandono? E così via. Gli oggetti da collezione sono presenti anche sotto forma di e-mail su PC ancora funzionanti. Leggerli non solo offre una panoramica sulla vita quotidiana del personale della struttura, ma anche decisioni più serie che la direzione ha dovuto prendere e l’impatto che hanno avuto. Le e-mail sono il collezionabile principale, da cui scopriremo la maggior parte delle informazioni.

The Entropy Centre è un puzzle game divertente, completo e ben ragionato. Prende un’idea semplice e la ripete in così tanti modi diversi che sembra ancora piena di idee fino alla fine. Ha un livello di difficoltà crescente non indifferente, ma rimane sempre piacevole da giocare in tutte le sue ore. E anche se potrebbe non essere così eccezionale come l’epopea di Valve, The Entropy Centre riesce a distinguersi bene ed offrire un’esperienza davvero valida.


8.5

Voto CGC

Recensione The Entropy Centre

The Entropy Centre è davvero un ottimo puzzle game, con idee intelligenti, che si mescolano per offrire un gameplay più che buono accompagnato da una narrativa piacevole da scoprire.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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