The Last Alchemist, il nuovo titolo d’avventura e simulazione sviluppato da Vile Monarch e pubblicato da Marvelous Europe, sarà disponibile dal 12 Luglio su PC (Steam) in tutto il mondo.
In The Last Alchemist ci troviamo nei panni del nostro personaggio senza nome, che chiameremo semplicemente l’ultimo alchimista. Ci risveglieremo in una gigantesca magione completamente bloccata da rocce che impediscono l’accesso alle stanze. Una volta superato un tutorial preliminare, il gioco ci fionda in una mappa aperta ma con strade bloccate dalle medesime rocce, che ostruiscono il passaggio nella nostra dimora e, una volta fuori, faremo la conoscenza degli Agari: NPC e abitanti di queste lande, che inizialmente non saranno felici di averci intorno, ma che con il tempo si fideranno di noi aiutandoci e chiedendoci favori.
Una volta fatta la conoscenza dei nostri amici fungini, inizieremo a prendere confidenza con le meccaniche di crafting che ci porteranno ad avere strumenti di raccolta e di analisi; Primo tra tutti il monocolo, capace di scansionare gli elementi che compongono gli oggetti e le piante nel mondo di gioco. Infatti, in The Last Alchemist, ci troveremo ad esplorare un ambiente denso di piante e rocce varie, ognuno con i propri componenti. Ma andiamo con ordine: il primo oggetto che costruiremo sarà l’Estrattore, capace di estrarre l’essenze. Infatti, ogni essenza è mostrata come dei tasselli di tetris che vanno incastrati tra loro formando l’essenze desiderate. Tra i macchinari essenziali, quindi, troviamo il mixer che può combinare due elementi.
Per farla semplice, dobbiamo comporre un puzzle con gli elementi di forma, colore e dimensione corretti, che a loro volta ci faranno raccogliere materiali piu avanzati e sbloccare aree della mappa sempre più distanti. Nel nostro libro abbiamo mille informazioni: risorse, materiali e un’esaustiva lista delle essenze scoperte, che ci aiuterà a capire la giusta combinazione per creare l’elemento giusto in ogni situazione. Gli elementi si mischiano in posizioni avvolte randomiche a seconda di dove sono gli agganci dei mattoncini e, di conseguenza, ci toccherà provare più volte a combinare l’elemento che ci serve. Non proprio la cosa più intuitiva.
Nel corso della storia sbloccheremo anche il microscopio che ci aiuterà a capire i risultati delle combinazioni tra essenze. Tra i vari tavoli da lavoro disponibili nel gioco c’è anche un costruttore che creerà materiali che possiamo poi utilizzare per mobilia e utensili, ma non possiamo fare tutto noi. Difatti, fuori casa troviamo il fabbro che sarà importante per craftare cose che noi non possiamo fare.
Passando al mondo di gioco, questo è formato da oggetti da scansionare e luoghi da analizzare come già accennato, che servono anche per scoprire la storia, senza mai dimenticare gli NPC che ci daranno quest primarie e secondarie. Nelle nostre giornate su The Last Alchemist capiremo che ogni azione consuma la barra energia che serve per eseguire le varie azioni, come estrarre essenze e raccogliere materiali. Una volta esaurita può essere ricaricata dormendo e passando al giorno successivo. Ogni analisi e scoperta ci darà valuta che serve per alcune ricette del fabbro e crafting.
Ogni cosa richiede tempo reale, dai semplici crafting, fino all’estrazione dell’essenza dagli oggetti, quindi le giornate voleranno. La magione è inoltre completamente personalizzabile grazie a mobilia e gadget posizionabili. Gli oggetti non si sommano nell’inventario, ma sono solamente singoli: per esempio, al posto di avere 10 rocce che occupano un solo slot, abbiamo invece 10 slot inventario occupati da una singola roccia.
Gli oggetti, inoltre, sono spostabili direttamente dal nostro inventario per essere piazzati nel mondo, includendo rocce, rami, fiori, ecc… Gli scaffali funzionano anche come l’inventario e possiamo fisicamente posizionare gli oggetti sopra di essi che saranno visibili passandoci il cursore del mouse sopra. The Last Alchemist graficamente è ben fatto, anche se povero di dettagli. Il gioco gira quasi perfettamente facendo riscontrare solamente piccoli stutter qua e la. Inoltre, la colonna sonora si abbina con i toni di gioco rilassati e pacati.
Per concludere, The Last Alchemist è un puzzle game esplorativo dove combineremo essenze per creare ciò che ci serve, mettendo in moto gli ingranaggi del cervello per risolvere i problemi dei nostri piccoli amici e scoprendo i misteri del mondo di gioco. La grafica è molto semplice e non presenta bug palesi, seppur manca decisamente di quality of life, rendendo ogni cosa molto legnosa, dal semplice spostare risorse, fino all’organizzare l’inventario. Tutto sommato The Last Alchemist è godibile, offrendo al giocatore un’esperienza non impegnativa e quasi da passatempo.
7
Voto CGC
Recensione The Last Alchemist
The Last Alchemist è un titolo che riesce a rendersi gradevole, seppur manchi decisamente di quality of life e risulti graficamente e tecnicamente un po’ sotto la media.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.