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CGCReviews – The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II

Il ritorno di Van Arkride tra alti e bassi.

The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II

The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II, il secondo capitolo della storia di Van Arkride sviluppato da Nihon Falcom e pubblicato da NIS America, sarà disponibile in Occidente dal 14 Febbraio su PS5, PS4, Switch e PC (Steam / EGS / GOG). Potete trovare la recensione del primo capitolo qui.

La serie The Legend of Heroes di Nihon Falcom è una delle saghe JRPG più amate e longeve, un vero e proprio universo narrativo che si è evoluto nel corso degli anni attraverso archi narrativi sempre più complessi e personaggi memorabili. Dopo il primo The Legend of Heroes: Trails Through Daybreak, che ha introdotto il nuovo setting di Calvard e il suo protagonista Van Arkride, il sequel The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II si propone, almeno sulla carta, l’obiettivo di migliorare le basi gettate dal predecessore, offrendo un’esperienza più rifinita e coinvolgente.

Siamo di fronte a un titolo che riesce sicuramente a brillare grazie a un sistema di combattimento unico, una narrazione ricca di momenti forti e un cast di personaggi che trova finalmente lo spazio per esprimersi, meglio di quanto non lo avesse fatto nel predecessore. Tuttavia, non tutto è rose e fiori: il riciclo di ambientazioni e il ritmo narrativo altalenante impediscono a The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II di raggiungere l’eccellenza sperata. Ma andiamo con ordine.

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Una delle principali differenze tra The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II e il suo predecessore è il modo in cui la narrazione viene gestita fin dall’inizio. Mentre il primo capitolo aveva una fase introduttiva piuttosto lenta e noiosa, qui gli eventi si mettono subito in moto e senza attendere nulla. Il gioco riprende due mesi dopo la conclusione del primo gioco, con Van Arkride e la sua squadra nuovamente coinvolti in un intreccio di cospirazioni, poteri mistici e rivalità politiche. Elementi classici, insomma.

La minaccia principale, questa volta, è rappresentata dal Crimson Grendel, una variante misteriosa del potere che Van ha ottenuto nel gioco precedente. Il legame tra questa nuova minaccia e i Genesis, gli artefatti creati dal Professor Epstein, è il fulcro principale e ciò che tiene in moto la trama. Il viaggio per recuperare l’ultimo Genesis porta Van e i suoi compagni attraverso un mondo familiare (anche fin troppo, c’è da dire), ma con alcune nuove varianti gradevoli.

Uno dei punti forti della narrazione è la caratterizzazione dei personaggi, migliorata abbastanza rispetto al primo gioco. Mentre nel primo Trails Through Daybreak alcuni membri del cast apparivano un po’ sottosviluppati, in The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II trovano finalmente il loro spazio. Agnes guadagna maggiore profondità, Shizuna è una presenza affascinante e potente, mentre Aaron continua a rubare la scena con il suo carisma e le sue battute sagaci. Celis e Leon, i due Dominions, hanno finalmente il loro momento per brillare, portando con se il peso della loro affiliazione con la Gralsritter.

Tuttavia, la storia non è priva di buchi e difetti. Il terzo atto, soprattutto, soffre di una certa ripetitività e stucchevolezza. Il meccanismo del viaggio nel tempo, che permette di correggere errori fatali grazie al potere dei Genesis, avrebbe potuto essere sfruttato decisamente meglio: invece di offrire vere scelte narrative, il gioco si limita a fornire un’unica opzione alternativa per correggere eventi prestabiliti. C’era un potenziale enorme dietro a questa meccanica, che purtroppo resta solamente un punto di sfondo extra senza offrire veramente nulla al giocatore.

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Se la narrazione ha qualche momento di incertezza, il gameplay di The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II è senza dubbio uno dei suoi punti più forti. Il sistema di combattimento, che già nel primo gioco aveva introdotto un mix tra azione e combattimento a turni, è stato ulteriormente rifinito e migliorato con una serie di nuove meccaniche che rendono gli scontri ancora più fluidi e strategici. Tra le principali novità troviamo le Quick Arts, che permettono di lanciare incantesimi istantanei senza dover aspettare il turno, il Cross Charge, una meccanica che si attiva con una schivata perfetta e permette di potenziare un personaggio alleato, e le EX-Skills, attacchi combinati devastanti che aggiungono ulteriore profondità strategica agli scontri.

Il sistema EX Chains, che consente di concatenare attacchi tra personaggi con un legame speciale, aggiunge un ulteriore livello di tattica al tutto, costringendo il giocatore a pianificare il posizionamento dei personaggi in modo più attento del primo capitolo. Anche l’utilizzo degli S-Crafts è stato riequilibrato: ora questi attacchi speciali richiedono una gestione più oculata del tempo di ricarica, impedendo di spammare le mosse più potenti.

Questo rende gli scontri contro i boss più intensi e strategici, anziché semplici gare di resistenza, problema di cui si era parlato nella recensione del primo capitolo. Questi miglioramenti fanno di The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II il titolo con il miglior combat system della serie in tutto e per tutto, bilanciando perfettamente azione e strategia.

Dal punto di vista del world-building, Nihon Falcom ha sempre avuto una marcia in più rispetto a molti altri competitor. L’universo di Trails è uno dei più dettagliati mai visti nell’ambito JRPG, e anche The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II, come il suo predecessore, non fa eccezione. Calvard è un mondo ricco di cultura e diversità, e il gioco cerca di approfondire ulteriormente le sue sfaccettature non viste precedentemente. Tuttavia, il riutilizzo di molte ambientazioni già viste nel primo gioco può risultare un po’ deludente per chi si aspettava nuove città e aree da esplorare.

D’altra parte, The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II offre una varietà di attività secondarie per mantenere alta l’attenzione del giocatore. Il Marchen Garten, un dungeon procedurale in stile Reverie Corridor dei precedenti Trails, è una buona aggiunta per chi vuole farmare esperienza e ottenere oggetti rari in modo più efficiente. Tornano anche alcuni minigiochi storici della serie, come la pesca e il gioco di carte Seven Hearts, sebbene quest’ultimo risulti meno coinvolgente rispetto a Vantage Masters.

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Graficamente, The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II è il titolo tecnicamente più avanzato della serie, essendone comunque l’ultimo della lista, ma resta comunque lontano dagli standard di altri JRPG moderni. I modelli dei personaggi sono più dettagliati rispetto al predecessore e le animazioni degli attacchi speciali sono rese ancora più spettacolari, ma il mondo di gioco presenta ancora molte texture a bassa risoluzione e ambientazioni che risultano poco dettagliate sia da vicino che da lontano.

Il comparto sonoro è invece, molto probabilmente, il migliore della serie. La colonna sonora di The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II riesce a creare l’atmosfera perfetta per ogni momento del gioco. Le tracce che accompagnano le battaglie sono particolarmente riuscite, con brani energici che esaltano la tensione degli scontri. Anche il doppiaggio è di ottima qualità, con alcune interpretazioni particolarmente più convincenti, mentre altre risultano ancora un po’ meno ispirate.

In conclusione, The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II è un titolo che riesce a migliorare molti degli aspetti del suo predecessore, offrendo un sistema di combattimento più raffinato, una narrazione più solida e un cast di personaggi meglio sviluppato. Tuttavia, alcuni problemi persistono: il riutilizzo delle ambientazioni, una trama che fatica a mantenere sempre alto il ritmo e una gestione migliorabile delle nuove meccaniche narrative.

Per i fan della serie è un acquisto obbligato: il gioco porta avanti la storia di Van Arkride con momenti di grande impatto emotivo e offre un gameplay più dinamico che mai. Tuttavia, per i nuovi giocatori, potrebbe non essere il punto di partenza giusto. Se Nihon Falcom saprà risolvere i difetti spingendo ulteriormente l’evoluzione della serie, il prossimo capitolo potrebbe finalmente raggiungere le vette dei JRPG.


8

Voto CGC

Recensione The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II

The Legend of Heroes: Trails through Daybreak II migliora molti aspetti del predecessore, offrendo un combat system più raffinato, una narrazione più solida e un cast di personaggi meglio sviluppato.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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