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CGCReviews – WARRIORS: Abyss

Musou, roguelite o...

WARRIORS: Abyss

WARRIORS: Abyss, il nuovo titolo d’azione roguelike sviluppato da Omega Force e pubblicato da Koei Tecmo, è stato rilasciato il 12 Febbraio su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One, Switch e PC (Steam).

Il 2025 si è già rivelato in queste poche settimane un anno ricco di sorprese per gli appassionati di videogiochi, e una delle più inattese è stata l’uscita di WARRIORS: Abyss, un action roguelike ambientato nell’universo di Dynasty Warriors. Il titolo è stato annunciato a sorpresa durante lo State of Play di Sony, e si tratta di un gioco a basso budget che si ispira a diversi capostipiti del genere come Hades, ricordando anche un po’ al tempo stesso la formula di Vampire Survivors, ma riesce a tracciare un proprio percorso ben definito, seppur con qualche inciampo qua e la.

Uno degli elementi più incredibili di WARRIORS: Abyss è sicuramente l’impressionante roster di personaggi giocabili. Ben 100 eroi, provenienti da Dynasty Warriors, Samurai Warriors e altri spin-off della serie, sono pronti a combattere, ognuno con armi, moveset e abilità uniche. Questa abbondanza di scelta garantisce una varietà di gameplay assurda, invogliando il giocatore a sperimentare stili di combattimento differenti e a trovare i personaggi più adatti al proprio stile. Dai classici come Cao Cao, fino a figure meno conosciute ma altrettanto carismatiche, c’è solo l’imbarazzo della scelta. E la cosa più interessante è che ogni personaggio offre un’esperienza di gioco completamente diversa, con peculiarità che lo rendono unico e interessante da scoprire. Ecco perché dicevo ricordare molto Vampire Survivors.

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La trama di WARRIORS: Abyss è piuttosto semplice e funge principalmente da pretesto per l’azione. Il giocatore viene evocato da Enma, il re dell’Inferno, un piccolo dio malizioso spodestato da un antico essere malvagio di nome Gouma. In realtà, è una piccola diavoletta carina. La nostra missione, ovviamente, è sconfiggere Gouma e riportare l’equilibrio nell’aldilà. La narrazione è ridotta all’osso, con qualche dialogo tra i personaggi e qualche evento casuale durante le run, ma niente di più.

Se da un lato questa semplicità permette di concentrarsi sull’azione frenetica del gioco, dall’altro lascia un po’ di amaro in bocca a chi cerca una storia più coinvolgente e approfondita. Tuttavia, va riconosciuto che il setting infernale, seppur non particolarmente originale, offre uno sfondo adeguato per le battaglie epiche che ci attendono.

Comunque, il cuore pulsante di WARRIORS: Abyss è palesemente il suo sistema di combattimento, frenetico, caotico e incredibilmente appagante. Il giocatore si trova a fronteggiare orde di nemici, spesso centinaia contemporaneamente, in un tripudio di combo spettacolari, effetti speciali pirotecnici e attacchi speciali devastanti. 1 contro 1000 è da sempre il motto della serie. Ogni personaggio ha a disposizione un set di mosse unico, che può essere ulteriormente potenziato grazie ai legami con altri ufficiali, che agiscono come doni o potenziamenti.

Questi legami, che possono essere equipaggiati fino a un massimo di sei, permettono di evocare gli ufficiali alleati durante le combo, scatenando attacchi congiunti di grande potenza. La varietà di combo e la possibilità di personalizzare il proprio stile di gioco rendono i combattimenti sempre freschi e stimolanti. Non preoccupatevi però se non volete tenere a mente combinazioni di agenti e statistiche, dato che è sempre presente visibile un contatore della potenza complessiva. Un valore più alto indica sempre qualcosa di più forte (anche se talvolta un pizzico di strategia potrebbe essere richiesta per innescare combo più efficienti).

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La struttura di gioco di WARRIORS: Abyss è quella tipica dei roguelike: il giocatore deve superare una serie di livelli, suddivisi in quattro biomi, per raggiungere il boss finale. Ogni livello è composto da otto fasi, con l’ultima riservata al boss del bioma. La varietà dei livelli è un po’ limitata, con scenari che si ripetono e una certa mancanza di originalità nel level design. Tuttavia, l’azione di gioco è talmente coinvolgente e adrenalinica da non farci troppo caso. La progressione attraverso i livelli è scandita da combattimenti sempre più intensi e dalla possibilità di ottenere potenziamenti e ricompense che ci rendono sempre più forti.

Durante le corse, il giocatore può raccogliere potenziamenti e abilità che modificano radicalmente il modo di giocare. Alcuni personaggi, inizialmente deboli e poco maneggevoli, possono trasformarsi in vere e proprie macchine da guerra grazie ai giusti potenziamenti. Questi power-up, che possono essere di vario tipo, dalle armi elementali ai bonus alle statistiche, offrono un’ampia gamma di possibilità per personalizzare il proprio stile di gioco. Inoltre, il gioco offre un sistema di meta-progressione che permette di sbloccare nuovi personaggi, abilità e potenziamenti permanenti, rendendo le run successive sempre più accessibili e divertenti. La meta-progressione è un elemento fondamentale per i roguelike, e WARRIORS: Abyss, fortunatamente, non fa eccezione, offrendo un sistema di progressione molto gratificante e ben congegnato.

Come detto inizialmente, WARRIORS: Abyss è un titolo a basso budget, e questo si riflette in alcuni (se non tutti) aspetti del gioco. La grafica, pur funzionale e in grado di gestire un gran numero di unità a schermo, non è particolarmente ispirata, con ambienti spogli e modelli dei personaggi un po’ seghettati. Anche la ripetitività dei livelli e la scarsa profondità della trama sono difetti da non sottovalutare troppo. Tuttavia, il gioco riesce a compensare queste mancanze con un gameplay divertente, frenetico e ricco di rigiocabilità. L’azione di gioco è talmente coinvolgente e adrenalinica da farci dimenticare i limiti tecnici e narrativi del titolo, e per questo genere è sufficiente per rendersi valido.

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WARRIORS: Abyss riesce a fondere in modo efficace gli elementi tipici dei giochi Warriors e musou con le meccaniche roguelike. Il risultato è un titolo divertente, coinvolgente e ricco di rigiocabilità, che, pur con qualche difetto, riesce a intrattenere e a offrire una sfida stimolante. Il sistema di combattimento, con le sue combo spettacolari e la possibilità di evocare gli ufficiali alleati, è il punto di forza del gioco, offrendo un’esperienza di gioco appagante e adrenalinica. Il gioco è facile da prendere in mano, ma difficile da padroneggiare, soprattutto alle difficoltà più alte. La varietà di personaggi, le combo spettacolari e la meta-progressione contribuiscono a rendere il gioco sempre fresco e interessante partita dopo partita.

WARRIORS: Abyss è un buon titolo, consigliato e puntato soprattutto ai fan dei giochi Warriors e dei roguelike. Il gioco offre un’esperienza di gioco molto gradevole, grazie soprattutto all’enorme roster di personaggi e al sistema di combattimento appagante. Tuttavia, la grafica poco ispirata, la trama essenziale e la ripetitività dei livelli sono difetti che ne limitano il potenziale. Nonostante ciò, WARRIORS: Abyss è un titolo che sa divertire e intrattenere per tutta la sua durata.


7.5

Voto CGC

Recensione WARRIORS: Abyss

WARRIORS: Abyss riesce a fondere in modo efficace gli elementi tipici dei giochi Warriors con le meccaniche roguelike, proponendosi come un titolo divertente, coinvolgente e ricco di rigiocabilità.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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