Ys Memoire: The Oath in Felghana, il remake dell’originale titolo sviluppato da Nihon Falcom e pubblicato da XSEED Games e Marvelous, è da oggi 7 Gennaio disponibile su PS5, PS4 e Switch in tutto il mondo.
Ys Memoire: The Oath in Felghana è una di quelle opere che racchiudono anni di evoluzione, reinterpretazioni e rifacimenti, ma senza mai dimenticare la propria essenza. Questa remaster si basa sulla versione PSP del 2010, che era a sua volta un remake dell’originale del 2005, un titolo nato per reinventare Ys III: Wanderers from Ys del lontano 1990. Un percorso di ristrutturazioni stratificato per un solo gioco, ma di cui non serve conoscere ogni tappa per poterlo apprezzare appieno.
La saga di Ys si distingue proprio per il suo approccio antologico, in cui ogni capitolo segue le avventure del protagonista Adol Christin, un viaggiatore che esplora mondi lontani e misteriosi. Qui già si vede una differenza dalle altre maggiori serie JRPG, dove invece i protagonisti e le storie sono praticamente sempre auto-conclusive e a se stanti. Comunque, questa volta, la meta di Adol è Felghana, una regione ricca di pericoli e segreti, in cui si trova inevitabilmente coinvolto in un intrigo che cambierà il destino di molti.
La trama di Ys Memoire: The Oath in Felghana non punta decisamente a sorprendere con colpi di scena inediti o intrecci complessi. È, al contrario, un racconto che abbraccia moltissimo i cliché del genere, ma lo fa con una passione evidente (ricordandoci comunque che deriva da un gioco degli anni ’90). Ci sono traditori nella famiglia, un tiranno corrotto da un male supremo, momenti di redenzione per chi sembrava altresì perduto, insomma, tutto ciò che ci si aspetta da un classico JRPG di quell’era, e non solo.
Ma è proprio questa prevedibilità che riesce a catturare i giocatori: un titolo che non si presenta con pretese di innovazione, ma che offre un’esperienza familiare e rassicurante, che può essere goduta da qualsiasi forma e tipo di giocatore. Ys Memoire: The Oath in Felghana non tenta di essere rivoluzionario in nessun modo, ma dimostra comunque un amore per i dettagli che si percepisce in ogni elemento dell’avventura di Falcom, dalla costruzione del mondo alle interazioni tra i personaggi.
Il cuore di Ys Memoire: The Oath in Felghana è sicuramente il suo gameplay, che resta semplice ma al tempo stesso curato. Fin dall’inizio, Adol ha a disposizione un arsenale di mosse che definiscono la sua avventura. Ci sono i classici attacchi con la spada, magie attivabili tramite bracciali magici, e un’abilità Boost che aumenta temporaneamente potenza d’attacco, difesa e durata delle combo. Non c’è un’evoluzione drastica di queste meccaniche nel corso del gioco, ma questo non rappresenta un difetto.
Il sistema di combattimento punta tutto sulla fluidità e sul ritmo, incentivando il giocatore a mantenere un approccio veloce e dinamico durante ogni scontro. Grazie a un sistema di combo che premia i colpi consecutivi con bonus come un aumento dell’esperienza guadagnata, il gioco invita a giocare senza troppi calcoli: il divertimento è al centro dell’esperienza. Non ci troviamo quindi difronte ad un JRPG con mille calcoli e statistiche da tenere a mente, strategie sopra altre strategie, e così via. Qui tutto funziona in modo fluido e diretto. E non è affatto un male per il tipo di gioco che vuole essere.
Nonostante la semplicità apparente, però, il sistema di combattimento di Ys Memoire: The Oath in Felghana sa comunque offrire ottimi momenti di sfida, specialmente contro i boss più tosti. Questi incontri richiedono precisione, attenzione ai pattern nemici e un uso più strategico delle abilità di Adol, decisamente un po’ in contrasto rispetto ai combattimenti contro i vari mostri generici del gioco. Tuttavia, il titolo non risulta mai eccessivamente punitivo, riuscendo a bilanciare bene accessibilità e sfida in modo equilibrato. È un sistema che non vuole sopraffare, ma intrattenere, e su questo aspetto lo fa con grande successo.
Uno degli aspetti più affascinanti di Ys Memoire: The Oath in Felghana è il suo mondo. Sebbene non raggiunga la complessità di un vero e proprio Metroidvania, il gioco offre un’esplorazione che sa essere quasi sempre coinvolgente. Le aree sono collegate tra loro in modo lineare, ma con abbastanza segreti e oggetti opzionali da scoprire per mantenere viva la curiosità del giocatore. Ci sono elementi come il Mantello dello Spirito, che rigenera la salute di Adol quando è fermo, ma questi oggetti non trasformano radicalmente l’esperienza di gioco. L’obiettivo non è tanto creare un mondo in cui perdersi, quanto uno che inviti a esplorare con leggerezza e senza frustrazioni.
La linearità del design non penalizza l’esperienza, anzi, la rende più accessibile e piacevole, ma anche un pochino diversa dal solito. Ogni area è costruita con cura, con un’attenzione particolare ai dettagli che trasmette una sensazione di coerenza e autenticità. I percorsi, pur essendo guidati, non risultano mai banali o copia-incollati, e il piacere di scoprire scorci nascosti o oggetti utili premia il giocatore per la sua curiosità. Certo, non siamo comunque nemmeno ad un livello altissimo di qualità sotto il punto di vista dell’esplorazione, ma fa quello che fa egregiamente, non lasciando mai veramente l’amaro in bocca.
Dal punto di vista grafico, Ys Memoire: The Oath in Felghana si distingue anche per la sua estetica unica. La presentazione a diorama dona al mondo di gioco un aspetto quasi artigianale, come se fosse un modellino in miniatura animato. La telecamera fissa contribuisce a enfatizzare questa sensazione, offrendo prospettive che mettono in risalto la bellezza dei paesaggi e l’attenzione ai dettagli. Nei dungeon, la telecamera si “diverte” a cambiare angolazione di continuo, passando da una visuale isometrica a una orizzontale, introducendo sezioni di platforming che arricchiscono l’esperienza senza mai risultare totalmente fuori luogo.
Uno degli esempi migliori di questo approccio è il dungeon finale, in cui una scala a spirale viene resa epica dalla telecamera che si muove insieme al giocatore, accentuando il senso di drammaticità in una scena altrimenti molto semplice. È un tocco di stile che dimostra la cura messa dal team di sviluppo nel design dell’esperienza, rendendo ogni area memorabile e piacevole da affrontare. Anche la varietà degli ambienti merita una menzione. Da spiagge sabbiose illuminate da cieli azzurri a città immerse nei caldi colori del tramonto, ogni location trasmette una sensazione di vitalità e unicità. Questi scorci visivi non sono solo belli da vedere, ma contribuiscono a immergere il giocatore in un mondo che sembra vivo e autentico.
Dal punto di vista tecnico, Ys Memoire: The Oath in Felghana brilla anche per la sua eccellente fluidità. Su tutte le piattaforme su cui è disponibile, il gioco mantiene un solido frame rate di 60 FPS per tutta la durata dell’avventura (che dura intorno alle 15 ore), con caricamenti praticamente istantanei che rendono l’esperienza ancora più scorrevole e gradevole. Questo aspetto è particolarmente apprezzabile in un gioco che fa della velocità e del ritmo i suoi punti di forza, garantendo un’esperienza senza interruzioni e nella quale il backtracking non è un peso.
Per concludere, Ys Memoire: The Oath in Felghana non cerca assolutamente di essere rivoluzionario in ogni modo, e proprio per questo motivo riesce a colpire nel segno. È un gioco che abbraccia le sue radici classiche, offrendo un’esperienza che sa di nostalgia ma che non si sente mai davvero datata. Con il suo gameplay fluido, il design visivo accattivante e una narrazione che, pur semplice, riesce a coinvolgere il giocatore, il titolo rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e modernità.
Ys Memoire: The Oath in Felghana è un’avventura che non ha avuto bisogno di innovare per essere memorabile. Non è un capolavoro che ridefinisce il genere, questo è certo, ma non ne ha nemmeno l’intenzione. È un’esperienza creata con amore e dedizione, pensata per far divertire e per ricordare ai giocatori l’amore nei JRPG classici.
8
Voto CGC
Recensione Ys Memoire: The Oath in Felghana
Ys Memoire: The Oath in Felghana è un’esperienza che non ha bisogno di innovare, creata con amore e dedizione e pensata per far divertire e ricordare ai giocatori l’amore nei JRPG classici.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.