Cos’è successo con ChatGPT in Italia? Sarà ancora possibile usufruire di questo servizio?
Per fortuna, viene in nostro soccorso un servizio pubblico.
Non siamo soliti parlare di argomenti all’infuori del mondo videoludico, ma il blocco di ChatGPT nel nostro paese ha creato un gran polverone che necessita di essere discusso.
Per chi non dovesse conoscerlo, ChatGPT è un servizio di IA (Intelligenza Artificiale) creato dalla start-up statunitense OpenAI nel 2022 con il sostegno di Microsoft. Fin da subito, il servizio ha attirato milioni e milioni di utenti per via delle sue capacità di dialogo avanzatissime, con cui non solo è possibile instillare conversazioni vicine alla natura umana, ma anche l’aiuto per ricerche, scritture, programmazione e moltissimi altri campi.
L’Italia è stato il primo paese europeo a bloccare ChatGPT a causa delle norme sulla privacy espresse dal garante italiano per la protezione dei dati. Da tutto è questo ne è nata un’indagine con il problema principale riguardante il tracciamento illecito dei dati degli utenti, di cui:
- ChatGPT elabora i dati online per produrre testi o rispondere a domande di natura umana. OpenAI non ha rivelato nel dettaglio come raccoglie tali dati. Tuttavia, in precedenza ha menzionato l’uso di forum come Reddit.
- Ciò ha sollevato preoccupazioni in materia di privacy su come viene condotta questa raccolta massiccia di dati e sulla sua conformità al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
- Il 20 Marzo ChatGPT ha subito una violazione dei dati che ha esposto le informazioni personali di milioni di utenti, gli indirizzi e-mail, le ultime quattro cifre delle carte di credito e persino le conversazioni.
- Oltretutto ChatGPT non dispone di un processo di verifica dell’età , questo espone i bambini ai pericoli della tecnologia, diventando un altro problema per le autorità .
- Infine, la tecnologia AI moltevolte, produce risposte o informazioni imprecise, notizia preoccupante in quanto può portare al trattamento di dati personali imprecisi.
- L’indagine aperta esaminerà le giustificazioni della raccolta massiccia di dati da utilizzare per scopi di “miglioramento” dell’IA e la sua legalità .
Ma se siete tra i sostenitori di questa innovazione nel campo della tecnologia, viene naturale chiedersi una domanda. È possibile accedere a ChatGPT tramite una VPN in Italia? La risposta è certamente si! Infatti, grazie a NordVPN sarà possibile continuare ad utilizzare tale servizio senza preoccupazione, dato che il blocco ha colpito non solo l’utente comune ma anche coloro che hanno bisogno di tale servizio per lavoro o in altri ambiti.
Per tornare ad utilizzare ChatGPT, che ricordiamo essere totalmente legale, è semplicissimo e vi basterà utilizzare le funzioni di geo-localizzazione offerte seguendo questa semplicissima guida:
- Installate la VPN sul vostro dispositivo e accedete utilizzando le vostre credenziali.
- Aprite l’app VPN e selezionate il Paese a cui volete connettervi: la VPN cambierà la vostra posizione IP nella località di vostra scelta.
- Collegandovi a un server VPN geograficamente più vicino al vostro server di localizzazione, potrete aspettarvi prestazioni migliori e minori rallentamenti.
- Infine, quando ci si connette al server da un paese diverso, si dovrebbe essere in grado di accedere e continuare a utilizzare ChatGPT senza problemi. (bisogna rimuovere la Threat Protection).
Se non doveste conoscere NordVPN, potete trovare a questo indirizzo la nostra spiegazione dettagliata dei servizi offerti e il motivo per il quale è importante navigare in sicurezza su internet. Inoltre, acquistando una sottoscrizione tramite il nostro link, potete ottenere uno sconto del 63% più 3 mesi gratuiti.