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CGCReviews: SPRAWL

Welcome to 𝙉̶̶̶𝙞̶̶̶𝙜̶̶̶𝙝̶̶̶𝙩̶̶̶ 𝘾̶̶̶𝙞̶̶̶𝙩̶̶̶𝙮̶̶̶ SPRAWL.

SPRAWL

SPRAWL, il nuovo FPS di fantascienza sviluppato da MAETH e pubblicato da Rogue Games, è ora disponibile su PC (Steam / EGS).

Non solo SPRAWL è l’inevitabile ennesimo retro-FPS arrivato sulla scena, ma è anche l’ennesimo titolo Cyberpunk a farlo… E qui già possiamo immaginarci il primo interrogativo da parte degli sviluppatori: come lo possiamo far accettare? Essendo un retro-shooter, è consuetudine pensare da quale titolo old school possa trarre ispirazione, ma SPRAWL, man mano che lo si gioca, si rivela sempre di più come un vero e proprio crogiolo di molteplici influenze, sia dal mondo Cyberpunk che dal genere First Person Shooter.

Old School v New School

Cercando di venire a capo della radice di SPRAWL, si possono intravedere facilmente due grandi snodi caratteristici per la sua personalità: Quake II e Ghostrunner. Cosa succederebbe se quindi Quake fosse Ghostrunner? Un Ghostrunner con una grezza pixellatura e una certa enfasi sulla componente di shooting, elevati dall’energico movimento di Ghostrunner. Praticamente un exploitation videoludico che non rivoluziona il genere, ma può facilmente catturare il tuo interesse se, negli ultimi 30 anni, hai giocato ad almeno uno tra gli sparatutto fondativi di genere o se hai avuto esperienze con qualsiasi opera cyberpunk, da un Ghost in the Shell o un Alita ad esempio.

Proprio su quest’ultimo punto, SPRAWL, trae e fonda la sua natura estetica appoggiandosi al cyberpunk più underground: proprio lo sprawl da definizione. Assomigliare a tante cose (invece di omologarlo a “un’altro sparatutto” di turno), lo rende un titolo che può offrire molto più di quanto ci si aspetti, ponendolo già, per me, come uno degli shooters più solidi e interessanti di quest’anno.

CGCReviews: SPRAWL 1

Pensi di essere libero?

Nell’immaginario cyberpunk, lo sprawl è l’area metropolitana più disordinata e caotica. È caratterizzata da una popolazione numerosa e diversificata, da un’economia in crescita e da un’alta densità di edifici e infrastrutture. Un luogo di violenza, di povertà e di disuguaglianze, ma anche in grado di offrire opportunità di progresso, spesso attraverso incarichi poco raccomandabili. Qui troviamo il luogo dove un ex soldatessa di nome Seven, che faceva parte di un’unità potenziata d’élite.

All’inizio viene attaccata da Six, il soldato che l’ha preceduta negli esperimenti di potenziamento e che, con tutta probabilità, rappresenta il braccio armato di un governo violento che vuole insabbiare una scomoda verità. Seven sopravvive all’attacco iniziale nel suo appartamento, ma è determinata a vendicarsi. Proseguendo nelle fasi iniziali già del primo livello, prenderemo dimestichezza con le sue abilità che la vedono spiccare nelle doti di parkour, armi da fuoco, armi bianche e …rallentare il tempo! La trama sancisce il suo vero avvio dal momento nel quale una misteriosa voce che si fa chiamare Father, si rivela alla nostra protagonista svelandoci la sua vera natura e le motivazioni man mano che la storia si sviluppa.

CGCReviews: SPRAWL 2

Cyber-Shooters

Le megalopoli cyberpunk sono il contesto ideale dove ambientare un’azione dinamica tra manovre incredibili in mezzo a sangue e proiettili. Seven può facilmente sfruttare le superfici per compiere sprint sui muri e fare doppi salti, in maniera analoga a Titanfall. Questa è una parte fondamentale del level design di SPRAWL, poiché ti consente di saltare oltre le sporgenze e raggiungere facilmente nuove aree, oltre che entrare e uscire dai combattimenti in maniera molto rapida. L’azione in movimento è perciò il punto di forza su cui questo titolo punta il suo divertimento. Tuttavia, su questo punto, devo ammettere che ho sentito la necessità che si prendesse ancora qualcosa in prestito dal passato come lo “strafe jump” (la possibilità di saltare mentre ci si sposta lateralmente) di Quake III Arena.

Per contenere meglio l’energia sprigionata da un fps acrobatico, il duo di MAETH ha dimostrato attenzione introducendo il bullet-time, consentendo così un migliore controllo delle azioni rallentando il tempo, oltre a dare la possibilità di evidenziare i punti deboli dei nemici mentre questo potere è attivo. Bullet-time a sua volta dipendente e ispirato dalla meccanica di Glory-kill di Doom Eternal, che incoraggia un gameplay aggressivo facendo eliminare i nemici per ricompensare il giocatore con risorse come munizioni, salute e ulteriore bullet-time. Purtroppo, ho trovato stonare un po’ fuori dal coro l’attacco corpo a corpo con la katana. Questo consiste in un singolo fendente di spada in grado di procurare ingenti danni e utile per finire i nemici storditi, ma spesso mi sono trovato andare goffamente a vuoto nonostante la convinzione che il colpo fosse andato a segno.

Anche l’intelligenza artificiale mi è sembrata un po’ trascurata, con una programmazione che porta gli echi di Serious Sam, in cui ogni tipo di nemico carica a testa bassa verso di noi. Soltanto quelli delimitati da una superficie posta in altezza rimarranno nella loro posizione per fare fuoco. Molto interessante il level design che si dimostra saper offrire più di un classico procedurale a corridoi. SPRAWL alterna segmenti stretti e verticali a aree più estese, per poter dare maggior libertà d’azione, ma anche per la possibilità di ricercare collezionabili e risorse extra. Questo mi ha consentito di evitare quella sensazione di stanchezza che può facilmente arrivare quando si gioca con uno sparatutto vecchia scuola.

CGCReviews: SPRAWL 3


Aspetto Pre-Moderno

Trovo curioso (e un po’ ironico) che come motore grafico di gioco si sia optato per il fedele UE4, ma programmato e personalizzato per assomigliare il più possibile al Quake II Engine. Troviamo quindi una pulizia d’immagine grezza, ma con proporzioni regolari per attenersi a un certo tipo di realismo coerente con l’ambiente violento in cui Seven si trova. Può, in maniera lecita, apparire come una scelta respingente se abituati agli standard scintillanti dei più famosi AAA, ma se la si accetta potrebbe rivelarsi anche interessante per riuscire a calarci in un contesto distante dal nostro. Parliamo quindi di una matrice tessuta su poligoni di larga misura, ma coadiuvati da un’illuminazione e effetti post-processing moderni. Stai vedendo un’immagine videoludica di un’epoca passata, ma gli effetti e la velocità del framerate aiutano a sorpassare il tutto in una sua specifica cornice visiva.

Fondamentale è ricordare che SPRAWL è un titolo cyberpunk e, come ogni opera del suo genere, il sonoro è un elemento cruciale che non può essere trascurato. Capiamo fin da subito come la colonna sonora, accompagnata da cori vocali, riporti a noi un caposaldo come Ghost in the Shell, riuscendo a cogliere sia nella nostalgia e sia nel far vibrare un’atmosfera più solenne alle vicende vissute dalla nostra Seven. L’aspetto sonoro, comunque, è in grado di cambiare marcia in base al ritmo di gioco, facendoci ascoltare anche della schietta musica elettronica dal ritmo serrato nei momenti più concitati, che si integrano sempre volentieri con qualsiasi rappresentazione del genere cyberpunk.

CGCReviews: SPRAWL 4

In poche parole

Se dovessi giudicare SPRAWL nella maniera più sintetica possibile, potrei dire che potrebbe passare addirittura un duplice test: Funziona come retro-fps? Sì. Funziona come videogioco cyberpunk? Sì.

Certo, avendo già giocato titoli provenienti dalla stessa scuola, gli elementi di continuità sono sempre evidenti e potrebbero frenare da eccessivi entusiasmi. Tuttavia, grazie a un competitivo prezzo budget di 15€ unito a un’accessibilità sfidante, ma senza esagerare, rendono SPRAWL un altro piacevole sparatutto che, pur non rivoluzionando gli FPS, ha saputo condire diversi ingredienti di genere in modo soddisfacente.


7.5

Voto CGC

Recensione SPRAWL

SPRAWL risulta come un altro piacevole sparatutto che, pur non rivoluzionando gli FPS, ha saputo condire diversi ingredienti del genere sparatutto e cyberpunk in modo soddisfacente.

*Si ringrazia Rogue Games per il codice PC fornito

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Alessandro Da Campo

Recensore di CrazyGameCommunity.it.

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