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CGCReviews: Cuisineer

Con contorno di peperoni.

Cuisineer

Cuisineer, il nuovo titolo sviluppato da BattleBrew Productions e pubblicato da XSEED Games e Marvelous, è ora disponibile su PC (Steam).

Cusineer è un gioco d’azione e avventura roguelite, con anche meccaniche gestionali, dove ci troveremo ad affrontare dungeon procedurali e a gestire il nostro ristorante, conoscendo ed incontrando, nel mentre, svariati altri personaggi. Ma partiamo con ordine: la nostra protagonista in Cuisineer si chiama Pom e, come obbiettivo, vuole aprire il suo ristorante. Ma per farlo dovrà pagare dei debiti, e soprattutto combattere orde di ingredienti senzienti, tra peperoncini a quattro zampe fino ad eserciti di omini di riso agguerritissimi.

Partendo dal nostro ristorante, fulcro dei nostri guadagni, quest’ultimo è completamente personalizzabile e potenziabile, dai muri ai pavimenti, fino all’espansione dello stesso. Qui possiamo, per ogni potenziamento, aggiungere un tavolo da cucina (anch’essi potenziabili) per aumentare la capacita degli ordini in sequenza e per dare più varietà ai piatti, attirando persino clientela sempre più ricca. Tutto quanto è più o meno automatico: il cliente si sede, ordina, ed il tavolo da lavoro corrispondente al piatto si illumina, facendo apparire solo ciò che ordinano in modo da non farci sbagliare. Successivamente si alzeranno e prenderanno da se la pietanza che, una volta finita, dovranno pagare mettendosi in fila alla cassa.

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Ovviamente, però, ogni persona che lavora in un ristorante sa bene che i furbi ed i pretenziosi ci sono sempre. Infatti, alcuni clienti in Cuisineer tenteranno di scappare senza pagare il conto e starà a noi fermarli e ricordagli di pagare la consumazione. Poi, ci saranno anche i nobili che vorranno essere serviti personalmente da noi, quindi dovremmo portagli il piatto personalmente. Più saremo veloci, più la mancia sarà sostanziosa. Altresì, più saremo lenti, più c’è possibilità che il cliente si spazientisca e se ne vada via, abbassando di conseguenza la reputazione del locale.

Sono presenti anche il calendario e l’orologio che scateneranno o modificheranno, anche se solo parzialmente, alcuni eventi. L’orologio, infatti, segna le ore di punta dove la clientela sarà più abbondante e che sommergerà la povera Pom di ordini a raffica. Difatti, la mancanza di un aiutante (o di un sistema di gestione automatico) per semplificare il lavoro si fa sentire.

Lavorando, inoltre, ci stancheremo e sarà quindi più difficile andare all’avventura, poiché la stanchezza abbassa la nostra salute totale. Sarà quindi importante dormire e talvolta posticipare la raccolta delle risorse ad un altro giorno.

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La città di Cuisineer è molto basilare: gli abitanti daranno a Pom missioni secondarie per sbloccare nuovi piatti dopo aver completato un breve tutorial guidato dalla nostra amica Biscotti. Lei ci insegnerà le basi facendoci parlare con i principali mercanti, primo tra tutti Alder, il carpentiere del villaggio: un gigante buono che per parlare con Pom dovrà abbassarsi non di poco. Grazie a lui, possiamo espandere il negozio o comprare mobilia per il ristorante.

Abbiamo poi Briquette, il fabbro che ci potenzierà l’equipaggiamento o ce ne venderà di nuovo. Ci sarà anche un’alchimista ed una venditrice di cinture e zaini che potenzieranno il nostro inventario ed incanteranno le nostre armi. Alcuni vendor saranno presenti solamente in determinati giorni, lasciando il posto ad altri venditori nelle restanti giornate. Troviamo anche le sorelle Zhenzhu e Naicha che hanno un negozio di Bubble Tea: “pozioni” potenziabili che donano vari effetti curativi e non solo.

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Per fare tutto questo, però, ci serve avere ingredienti freschi; quindi, è l’ora dei dungeon. Qui si sente l’anima da rougelite di Cuisineer. Il nostro equipaggiamento spazia da spatole a coltelli giganti, fino ad arrivare a uova bomba e durian che avvelenano il nemico. Abbiamo un attacco base e uno speciale, la schivata che dona frame di invincibilità ed una barra della vita. I nemici sono molto aggressivi ed inseguiranno la povera Pom ovunque possano insinuarsi, infatti non è improbabile ritrovarsi circondati da più fronti portandoci a svenire e al perdere metà del nostro inventario.

Ogni nemico in Cuisineer lascerà cadere un ingrediente specifico che servirà per cucinare. Andando più avanti con i piani, possiamo anche trovare stanze sfida che, se superate sconfiggendo orde di nemici, daranno un baule con ingredienti, ma anche equipaggiamenti se saremo fortunati. Infine, si arriverà al boss che non sono proprio semplicissimi vista la mole di punti vita posseduti. Per affrontarli, dobbiamo equipaggiarci per bene e con molti Bubble Tea, in modo da avere la meglio. Per fortuna, Biscotti ci da un amuleto per ritirarci a piacere dal dungeon senza perdere il bottino guadagnato, rendendo non necessario il completamento di quest’ultimo.

Graficamente, Cuisineer è carinissimo, al punto da farci pensare più volte del previsto “Kawaii!!!” per via di alcuni personaggi che incontreremo durante l’avventura. I comandi sono semplici ed immediati e alla portata di tutti. La soundtrack, invece, non è nulla di eccezionale, ma si sposa perfettamente con l’ambientazione ed alcuni momenti che affronteremo.

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Per concludere, Cuisineer è un rougelite molto carino, con una componente gestionale non approfondita ma soddisfacente, e capace di impegnare il giocatore in modo rilassato per diverse ore date le sue poche pretese. La personalizzazione è ben fatta e gradevole, dandoci gli strumenti per costruire il ristorante dei nostri sogni. Il comparto del gameplay non è però molto profondo, trasformando le sezioni nei dungeon a dei semplici sprint per la raccolta degli ingredienti. Lato tecnico, il framerate tende a calare un po’ nelle fasi più concitate, ma tutto sommato nulla di invalidante.


7

Voto CGC

Recensione Cuisineer

Cuisineer è un rougelite molto carino, con una componente gestionale non approfondita ma soddisfacente, e capace di impegnare il giocatore in modo rilassato per diverse ore date le sue poche pretese.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Alessandro Zingariello

Nato nel 1996, coltivo la mia passione fin dai 4 anni. Ho cominciato a giocare con mio padre a Space Invaders su PlayStation e lì è nato il mio amore per i videogiochi.

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