RecensioniTOP

CGCReviews: Gangs of Sherwood

Un altro titolo pubblicato da Nacon che non funziona.

Gangs of Sherwood

Gangs of Sherwood, il nuovo titolo pubblicato da Nacon e sviluppato da Appeal Studios, è ora disponibile su PS5, Xbox Series e PC (Steam / EGS).

Gangs of Sherwood si presenta come una rivisitazione steampunk della storia di Robin Hood, che vede Robin e i suoi fedeli Merry Men affrontare l’ignobile Sceriffo di Nottingham e il suo esercito di malviventi. E citando una delle frasi più famose di Robin Hood, ovvero “Ruba ai ricchi per dare ai poveri”, risulta proprio il fulcro del gioco… solamente che i ricchi siamo noi giocatori che spendiamo soldi per acquistare un prodotto e i poveri sono l’esperienze insufficienti e mediocri che Nacon sta pubblicando nell’ultimo anno passato.

Attenzione, non tutto di Gangs of Sherwood è da buttare, sia chiaro; il gioco presenta un’estetica davvero gradevole, con design delle ambientazioni piacevoli alla vista e concept art che richiamano molto la natura originale dell’opera da cui prende. Questa nuova svolta steampunk che si fonde ad uno stile medievaleggiante è azzeccata e rende il tutto, a modo suo, unico. Inoltre, è persino possibile giocare fino a quattro giocatori in co-op, ognuno utilizzando uno dei quattro personaggi giocabili disponibili: Robin, Little John, Friar Tuck e Maid Marion.

CGCReviews: Gangs of Sherwood 1

Ma se l’estetica è ben curata e sicuramente un qualcosa di totalmente positivo, non si può dire lo stesso per il gameplay di Gangs of Sherwood. Nonostante la sua breve durata, con circa sei ore necessarie per il completamento totale della campagna ed extra, a causa di un combat system blando e tutt’altro che emozionante, l’esperienza risulta comunque molto pesante da portare avanti fino alla fine.

Ci sono solamente un paio di tipologie di nemici, tra scagnozzi e cavalieri con scudo, che dovremo affrontare a ripetizione per tutto il gioco, persino nelle missioni extra. Non c’è assolutamente alcuna varietà che aiuti il gameplay a sentirsi sempre fresco e non stancare, con piccolissime eccezioni che però non riescono per nulla ad alzare la qualità generale. E se pensate di voler alzare la difficoltà per ottenere magari una sfida maggiore e renderlo un “challenge-game”, nemmeno questo è possibile, dato che la difficoltà di Gangs of Sherwood è davvero troppo insignificante per qualsiasi tipo di giocatore.

Gangs of Sherwood manca del fattore interesse. Dopo aver affrontato e superato i primi combattimenti, ci renderemo conto che il pattern si ripeterà per ogni singolo altro incontro, avendo uno schema pressoché fisso. Quando si capisce lo schema, ogni altro combattimento futuro risulterà talmente prevedibile che risulterà difficile sbagliare, eliminando ogni qualsivoglia fattore sorpresa e pericolo.

CGCReviews: Gangs of Sherwood 2

Gangs of Sherwood, per via del fatto che non presenta varietà di sorta nella sua pool di nemici, tutti i combattimenti risultano una fotocopia del precedente. Nelle fasi più avanzate, invece, l’unica cosa che cambierà sarà il vedersi buttare contro tutti i tipi di nemici in contemporanea. Nemmeno le bossfight, purtroppo, riescono a risollevare l’esperienza, dato che persino i boss presentano un pattern troppo prevedibile e di facilità disarmante. A tutto questo dobbiamo anche aggiungerci l’utilizzo delle abilità dei vari personaggi, tra cui l’Istinto Ribelle, che distrugge completamente ogni pizzico di sfida rimasta: questa barra che si carica infliggendo danni, permette di scaricare un potentissimo attacco che eliminerà tutto sul suo raggio d’azione.

Come detto inizialmente, Gangs of Sherwood è però pensato come gioco multiplayer, da affrontare in co-op con il proprio gruppo di amici. Se l’esperienza in singolo risulta blanda, quella in compagnia è sicuramente più interessante, nonostante di co-op ci sia ben poco. Ogni giocatore è li e combatte le proprie battaglie per i fatti propri, e il gioco non fa nulla per far radunare i partecipanti in particolari situazioni, dato che non esistono. È vero che tanti titoli risultano migliori se giocati in compagnia, ma ciò non toglie il fatto che, nel caso di Gangs of Sherwood, questo non aiuti per nulla a rivalutare il titolo. In questo caso, il divertimento deriva dalle buffonate tra amici, non dal gioco.

Parlando di opzioni e prestazioni, per lo meno la versione PC risulta stabile e con una buona ottimizzazione, in una esperienza priva di bug o glitch gravi e problematiche serie. Purtroppo, però, Gangs of Sherwood non punta sicuramente sull’accessibilità, con mancanze serie nelle impostazioni che potrebbero segnare una grossa X sul suo nome, dove potremo modificare solamente audio, luminosità e motion blur. Niente effetti della telecamera. Niente grandezza di sottotitoli, opzioni per daltonici, e così via. Nel 2023? Inaccettabile.

Per concludere, Gangs of Sherwood risulta un’esperienza generica e blanda, persino in multigiocatore, fallendo nell’offrire un qualsivoglia interessante combattimento o sfida. L’estetica più che valida, ma da sola, non può assolutamente gratificarne l’acquisto. Un gioco che offre una modalità singleplayer deve essere in grado di renderla interessante almeno quasi quanto quella co-op… ma se quella co-op è già mediocre di suo, si può ben capire dove sia il problema.


4

Voto CGC

Recensione Gangs of Sherwood

Gangs of Sherwood risulta un’esperienza generica e blanda, persino in multigiocatore, fallendo nell’offrire un qualsivoglia interessante combattimento o sfida.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

Segnala un Errore

Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

ARTICOLI CORRELATI

Pulsante per tornare all'inizio