CGCReviews: Highrise City

Highrise City, il titolo di costruzione di città sviluppato da FourExo Entertainment e pubblicato da Deck13 Spotlight, sarà rilasciato ufficialmente domani 4 Settembre su PC (Steam). Il titolo è in Accesso Anticipato dal 24 Marzo 2022.

Nonostante il breve tempo in accesso anticipato ed essendo il primo titolo di questa casa di sviluppo tedesca, le premesse dovrebbero essere quasi scadenti a prescindere, ma posso assicurarvi che Highrise City, con i suoi bei problemi di fondo, è comunque un titolo gestionale di costruzione di città davvero valido e a tratti capace di eguagliare il suo fratello maggiore, Cities: Skylines.

Highrise City è chiaramente ispirato (e basato) su classici come la serie SimCity e, naturalmente, anche il titolo di punta Cities: Skylines già citato è una fonte di ispirazione per gli sviluppatori. Già solo visivamente ha davvero molte somiglianze e, anche in termini di gameplay, alcune cose, seppur non tutte, sono davvero simili a ciò a cui siamo abituati dal genere.

L’obiettivo? Come è facile immaginare, dovremo costruire strade e zone abitate, fornendo loro acqua, elettricità e qualsiasi altro servizio principale. A differenza di altri titoli, in Highrise City ci sono solamente zone residenziali ed uffici, niente zone industriali “pre-fabbricate”. Infatti, tutte le attività lavorative industriali saranno piazzate da noi personalmente, scegliendo con cura la loro posizione a seconda di quelle delle materie prime disponibili. Non solo questo fa separare l’identità di questo gioco dai grandi colossi, ma complica anche il gameplay notevolmente.

Oltretutto, in Highrise City non sarà necessario solamente il denaro per costruire, ma anche i materiali da costruzione. Questo porta il titolo ad essere un ibrido tra city builder e titoli strategici in tempo reale (come la serie Anno), dove non è necessario solo avere fondi monetari per costruire ogni cosa. Avremo infatti bisogna del legno per cominciare, per poi passare all’argilla e i mattoni, metalli vari e vetro, e diverse altre risorse senza le quali la nostra città non potrà andare avanti e crescere.

Non solamente avremo bisogno di materiali, ma anche di cibo per i nostri abitanti. Sarà infatti necessario costruire pescherecci, fattorie e coltivazioni. Alcuni di questi, però, dovranno passare un processo di raffinazione prima di essere considerati cibo, come ad esempio il grano che necessita mulini e successivamente panifici per esser poi consumato dalla popolazione. Considerando il fatto che le risorse si troveranno solamente in punti specifici della mappa, dovremo anche gestire bene le strade e, con esse, i sistemi di trasporto pubblici che preleveranno e riconsegneranno le risorse dove necessario.

Oltre alle risorse adibite alla lavorazione, avremo bisogno anche di edifici di servizio per i nostri residenti. Questi vanno dalle scuole, stazioni di polizia, vigili del fuoco, ospedali, smaltimento rifiuti, e così via. Avremo sicuramente un bel da farsi per soddisfare continuamente tutte le esigenze degli abitanti. Man mano che avanzeremo, le cose saranno sempre più difficili da gestire, dato che le zone residenziali e gli uffici saliranno di grado (fino al 5) e, di conseguenza, aumenteranno anche le loro esigenze.

Un’altra differenza di Highrise City rispetto ai classici del genere è il modo in cui guadagneremo denaro. Come accade per altri titoli, avremo anche qui tasse per i nostri cittadini, ma non basteranno da sole per mantenere in piedi il baracchino. Infatti, guadagneremo buona parte delle entrate attraverso l’industria e il commercio, vendendo le risorse in eccesso tramite i porti, così come dovremo anche acquistare altre risorse non disponibili nella nostra città.

Una cosa invece che è presente anche in Highrise City, è il sistema di pietre miliari che sbloccheranno nuovi edifici al raggiungimento di determinati residenti, così come nuove terre per espandere la nostra città. Avremo a disposizione anche un sistema di ricerca per rendere più efficaci gli edifici, così come promuovere leggi. Dovremo, ovviamente, tenere sotto controllo anche rumore, inquinamento e traffico, tutto per evitare lamentele da parte dei residenti.

Passando al lato tecnico e grafico di Highrise City, ci troviamo davanti ad un titolo gradevole alla vista, con un buon numero di modelli 3D per edifici ed auto. La stessa cosa non si può dire per gli effetti sonori che sono decisamente un po’ qualitativamente bassi, così come la colonna sonora non sia particolarmente emozionante. Tutto sommato, il titolo gira bene e, grazie alle varie opzioni disponibili, è possibilissimo farlo girare anche su hardware più datati, tenendo conto che comunque è un titolo ad uso intensivo di CPU.

Highrise City, purtroppo, si porta dietro anche diversi difetti e lacune. Partendo da cose più banali, c’è un notabilissimo effetto ghosting quando spostiamo la telecamera in giro. La lentezza con cui alcune risorse vengono raccolte può risultare sicuramente frustrante e, considerato il livello di difficoltà abbastanza punitivo anche a facile, sarà davvero troppo semplice perdere una partita nelle primissime ore di gioco. Inoltre, i costi per il mantenimento di ogni struttura sono un po’ esagerati e, per chi vuole fin da subito cercare di ottimizzare strade, elettricità e servizi, si troverà ben presto con il conto in rosso. Questi sono solo alcuni dei problemi del titolo, ma troviamo anche una serie di difetti minori che, nonostante non influiscano negativamente sull’esperienza in se, possono comunque infastidire il giocatore.

Per concludere, Highrise City è un city builder ibrido strategico in tempo reale valido, con differenze rispetto ad altri titoli che “svecchiano” la formula, ma con diversi problemi e difetti che possono frustrare. A mio parere, avrebbe goduto di un tempo maggiore in accesso anticipato, proprio per rifinire un’esperienza che, seppur già buona, ha sincero bisogno di rifinitura e pulizia generale, così come un numero maggiore di strutture ed edifici piazzabili.

*Si ringrazia Deck13 Spotlight per il codice PC fornito