CGCReviews: A Thug’s Ascension

A Thug’s Ascension, il titolo d’azione e avventura sviluppato e pubblicato da Moonwalk Games, è ora disponibile su PC (Steam).

A Thug’s Ascension si presenta al giocatore con l’idea di voler creare una Serie TV di stampo drammatico ed action basato sul crimine, come se ne possono trovare tanti su i vari servizi di streaming video. Però, con strumenti a loro disposizione non proprio idonei, arrivando a creare comunque un progetto totalmente godibile, a modo suo. Ma partiamo con ordine.

La trama di A Thug’s Ascension è molto basilare e senza grandi colpi di scena. Secondo me, ogni azione e decisione sfociano in cliché telefonatissimi, che portano ad annoiarsi abbastanza facilmente. Tutto inizia a Maratha, una città dell’India dove si svolgeranno gli eventi del gioco, e noi facciamo parte di un gruppo criminale che vuole imporre il proprio dominio e supremazia verso gli altri gruppi.

Se uniamo tutto questo ad un gameplay e ad una grafica poligonale, l’impatto sia visivo che quello della storia creano un mix che non da mai impressioni positive; per non parlare dello shooting, fulcro del tutto, che dovrebbe dare tono alla produzione, ma ci riesce quasi a stento. Ci troviamo con armi da fuoco senza possibilità di mirare, sempre e solo ad a una mano, anche fucili che richiederebbero l’utilizzo di entrambe le mani, noi lo teniamo con una sola. Le armi e i colpi non hanno feeling: zero impatto sui corpi, zero rinculo. Sembra di sparare con un laser.

Tutto il gameplay di A Thug’s Ascension si suddivide in: filmato statico, dialoghi a schermo con inquadrature cinematiche statiche e, mentre i dialoghi avanzano, le inquadrature cambiano, facendo sembrare tutto un libro illustrato. Quindi, spari un po’ di colpi, inneschi bombe, o completi l’obbiettivo, e poi si ricomincia tutto da capo. Sul livello tecnico non ci siamo proprio: muri invisibili quadrati che ti fermano bruscamente, sia a piedi che in auto, ed hit-box non perfette, che possono spesso creare qualche soft-lock.

Passando alla guida, questa è un po’ scivolosa ma funziona, se non fosse per i sopracitati muri invisibili che più volte mi hanno inchiodato sul posto; mi raccomando, la cintura vi salva la vita, mettetela sempre! Se pensiamo comunque ad altre produzioni con questo stile grafico, a livello di personaggi non ha mai brillato molto, offrendo un impatto visivo non attraente. Per lo meno, la qualità audio è buona e, fortunatamente, il gioco è perfettamente ottimizzato con zero cali di framerate in ogni situazione.

Nell’oretta che serve per finire la storia di A Thug’s Ascension, mi è crashato solo una volta, quindi c’è un impegno da parte dello sviluppatore nel voler creare qualcosa di funzionante, e che ci tiene al proprio prodotto. Purtroppo, però, il prodotto non riesce a raggiungere una sufficienza piena per via dei vari aspetti sotto tono. Si può giocare perfettamente dall’inizio alla fine, sempre che non si presentano “incastri” alla guida o a piedi, e non presenta bug gravissimi da impedirne il completamento, cosa comunque davvero apprezzabile.

I personaggi non spiccano, ne per carisma e ne per personalità. Sono tutti molto piatti, rendendoli davvero noiosi da seguire e da vedere, visto anche come sono resi a livello estetico. Il comparto grafico, come già accennato, non è di grande impatto, seppur la città, tutto sommato, non è malaccio e può far dire un “carino”… ma solo per i primi dieci minuti, dato che poi scopriremo che la mappa è completamente vuota oltre all’obiettivo e i nemici. Tutto il resto è deserto, spezzando totalmente l’immersività e concentrando le cose da fare ad un semplice punto A, punto B, senza strade secondarie.

Per concludere, A Thug’s Ascension vuole raccontare un storia di crimine, tradimenti, dramma, e tutto il pacchetto dei servizi streaming che ne consegue, ma finisce col sembrare la classica serie che trovi nei cesti di DVD a metà prezzo di registri stranieri. Un titolo che non brilla in nessun ambito, sia narrativo che di gameplay, ma si lascia comunque giocare.