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CGCReviews: Bleak Sword DX

Bleak Sword torna in versione Deluxe!

Bleak Sword DX

Bleak Sword DX, sviluppato da more8bit e pubblicato da Devolver Digital, dopo l’iniziale rilascio su Apple Arcade, sbarca anche su PC (Steam) e Switch.

L’immagine di Devolver Digital si conferma sempre di più nel panorama degli editori di videogiochi, affermandosi come una realtà all’avanguardia nella ricerca di talenti ambiziosi e creativi. Se già solo in tempi recenti avete trovato di vostro gradimento titoli come Cult of the Lamb, Trek to Yomi o Weird West, sappiate che il minimo comune denominatore di questi riporta sempre a Devolver Digital. Un’etichetta ormai famosa per concedere lo spazio creativo necessario per una linea di giochi indipendenti, contraddistinti da una forte personalità in grado anche d’essere di tendenza.

Bleak Sword era già un gioco pubblicato nel 2019 per Apple Arcade e pensato di conseguenza per un tipo di approccio mobile, mentre oggi, con questa riedizione DX, raggiunge il modo in cui è stato concepito per essere giocato, come ci confermano gli sviluppatori.

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ALLA FINE DELLA SECONDA ERA…

Bleak Sword DX si apre con una storia ispirata dagli echi di Macbeth, Berserk e Castlevania. Tragedia, dark fantasy e fiaba si mischiano in questa storia pixelata che vede il Re Eric e suo figlio Daeric traditi e uccisi dal figlio e fratello minore, il principe Rhael. Questo avviene perché la sua anima era stata corrotta da una lama maledetta: la Spada Tetra. Con questo tradimento di sangue, ebbe inizio l’Era Rossa: un’era di magia oscura, terribili creature e sofferenze… praticamente il mondo venne trasformato in un post-apocalittico fantasy e, Re Rhael detto Il Tetro, a questo punto portò avanti questo suo regno per duecento anni.

Poi, improvvisamente, un giovane guerriero venne illuminato in sogno da una profezia riguardante tre pietre magiche che avevano il potere di distruggere perfino la Spada Tetra e, per questo motivo, s’incamminò nel tipico viaggio dell’eroe ostacolato da creature sempre più terrorizzanti.

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RETRÒ SPERIMENTALE

Cercare di classificare Bleak Sword DX potrebbe non essere semplicissimo poiché, al di là delle regole di gioco che possono anche risultare semplici, il titolo presenta una serie di caratteristiche che lo rendono decisamente originale nel modo in cui si presenta. Posto in una prospettiva 2.5D, i livelli sono piccole aree ristrette in cui il nostro cavaliere protagonista deve affrontare pochi nemici e, eventualmente, pericoli ambientali come le fiamme che divampano tra i palazzi in cenere. Le partite sono rapidissime e infatti raramente superano il minuto di gioco per essere completate.

Una natura di gioco concepita per il mobile gaming, in cui al giocatore viene garantita una facile accessibilità, ideale anche per brevi ritagli di tempo. Ed è qui che entra in gioco la versione Deluxe. Le meccaniche dei controlli rimangono simili all’originale, vincolando la stamina per ogni azione di gioco: l’attacco leggero, pesante e una parata che, se eseguita col giusto tempismo, permette un parry. A questi, viene aggiunta la schivata, che rende il protagonista più dinamico, dando la possibilità di schivare totalmente il danno senza concedere grandi finestre punitive come nel caso del parry, ma che comunque non richiede stamina.

Questo tipo di gameplay molto minimale, risulterà subito familiare per chi ha già approcciato un souls-like, ovvero basato sullo scambio di danni ingenti decisi dai riflessi del giocatore. Tuttavia, in Bleak Sword DX, anche durante il tutorial è difficile vedere quando stavo effettivamente parando. Il mio suggerimento sarebbe di rendere più chiaro a livello visivo uno dei momenti chiave del combat system. Sono invece ben notificati gli attacchi imparabili di alcuni nemici, il che porta a utilizzare più frequentemente la schivata in uno stile mordi e fuggi. Questo potrebbe creare un po’ di smarrimento tra i Boss, che vanno sempre evitati a prescindere, e i nemici comuni che invece richiedono un po’ più di strategia.

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REGOLE TRA SOULS-LIKE e ROGUE-LITE

Sebbene Bleak Sword DX mantenga principalmente la progressione di una campagna canonica, composta da livelli intervallati in scaglioni di dodici, con un Boss alla fine di ciascuno, durante il suo svolgimento si avrà l’opportunità di acquisire potenziamenti casuali e accumulare esperienza. Questa leggerissima sfumatura rogue-lite non si percepisce molto, poiché i potenziamenti trasportabili sono al massimo due e vanno sostituiti tra loro nel caso trovaste qualcosa di meglio. Ciò non consente di creare build eccezionali come spesso siamo abituati a vedere nei titoli del genere.

L’elemento più punitivo arriva invece direttamente dai souls-like, per cui, se si perde la vita si perde l’esperienza accumulata durante l’attuale sessione di gioco (attenzione, non quella già guadagnata!). Per specificare, se l’esperienza ci ha permesso di salire di livello, questo non ce lo toglierà nessuno, ma se invece al suo raggiungimento mancassero ancora dei punti esperienza, allora avremo ancora una chance di recuperarli al tentativo seguente, oppure, li perderemo definitivamente (potenziamenti compresi).

Salendo di livello, il personaggio potrà aumentare statistiche permanenti quali: salute, attacco e difesa. In caso di sconfitta, comunque, non c’è troppo da disperarsi perché è possibile sempre ripetere i livelli precedenti, che a quel punto risulteranno più facili, accumulando altri punti esperienza. Questa scelta di design è concepita per mantenere il giocatore impegnato in brevi sessioni di gioco e, infatti, di contrappunto l’avanzamento in ottica di lunghe sessioni fa percepire un senso di stanchezza causato dalla ripetitività dei livelli che lasciano poco una volta superati, a causa del loro minimalismo.

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I CONTENUTI DELUXE

La versione Deluxe di Bleak Sword è stata l’occasione per riuscire a inserire tutti i contenuti pensati originariamente per la versione Apple Arcade. La campagna, in Bleak Sword DX, è stata rifinita con nuovi livelli aggiuntivi, tre capitoli DLC e un’IA migliorata sui nemici per renderli più imprevedibili. Per una maggiore rigiocabilità, è stata introdotta anche la modalità Randomizer che mescolerà Boss, livelli ed equipaggiamento da qualsiasi punto del gioco, conferendo già una più marcata vena roguelite.

Dato che nel gioco si contano molti Boss, non poteva mancare una sfida Boss Rush, dando la possibilità di affrontare i dodici boss del gioco uno dopo l’altro e con la stessa salute; viene introdotta anche una modalità Arena per affrontare sempre più nemici, in stile gladiatore. È apprezzabile anche il miglioramento apportato al comparto grafico, che ora offre una maggiore solidità del frame rate insieme a una qualità visiva superiore: gli effetti particellari e alcune migliorie nella post-elaborazione contribuiscono a rendere l’atmosfera del mondo minimale e cupo di Bleak Sword DX ancora più coinvolgente.

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SENZA IMPEGNO, SI!

Bleak Sword DX, sia per il suo tono che per il suo sistema di combattimento, potrebbe facilmente essere considerato un Dark Souls per mobile, ma la sua essenza arcade confina i momenti di divertimento esclusivamente all’interno dei ristretti confini del quadrante di gioco, dove è richiesta l’intera attenzione del giocatore. L’estetica retrò, collocata in una curata dimensione 2.5D e il gameplay impostato a piccolissime dosi, funzionano bene insieme e regalano un semplice e onesto divertimento, ma non c’è abbastanza altro che possa elevare il gioco a qualcosa di più per andare oltre queste aspettative.


6.5

Voto CGC

Recensione Bleak Sword DX

Bleak Sword DX, per i toni e il suo sistema di combattimento, potrebbe essere considerato un Dark Souls per mobile, ma viene totalmente limitato dalla sua, in parte piacevole, essenza arcade.

*Si ringrazia Devolver Digital per il codice PC fornito

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Alessandro Da Campo

Recensore di CrazyGameCommunity.it.

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