CGCReviews – Achilles: Legends Untold

Achilles: Legends Untold, il souls-like ambientato nell’Antica Grecia sviluppato e pubblicato da Dark Point Games, è da oggi disponibile ufficialmente su PS5, Xbox Series e PC (Steam / EGS). Sono previste anche le versioni PS4 e Xbox One per il futuro.

Fin da subito, Achilles: Legends Untold ha catturato il mio interesse: Antica Grecia e souls-like, due cose che mi affascinano parecchio. Purtroppo, però, man mano che mi informavo sul titolo e guardavo il suo evolversi in Accesso Anticipato, notavo che tutte le buone idee e premesse stavano venendo accumulate, ma in un modo errato. E una volta provato con mano mia, non sono rimasto assolutamente deluso, ma nemmeno appagato dall’esperienza.

Achilles: Legends Untold viene mostrato al pubblico come un mix di Action RPG e souls-like. Se nel caso del primo genere la componente “Azione” è presente nel gameplay, grazie anche ad un posizionamento della telecamera in isometrica, e il sistema di combattimento simil souls-like sia semplice e di facile comprensione, quello che manca veramente è la componente RPG.

Il combat system è abbastanza immediato e divertente, ed affronteremo nemici di vario tipo, tra esseri umani e creature mitologiche. Devo dire che il combattimento tattico viene applicato solo praticamente nelle bossfight, dato che contro i nemici generici, l’effetto è un po’ più vicino ad un Diablo, dove andremo semplicemente a distruggere tutto ciò che ci si para davanti senza pensarci troppo. C’è anche una discreta varietà di armi a disposizione che aiutano a non rendere noioso il combattimento troppo velocemente, ma ne parleremo in dettaglio successivamente.

Achilles: Legends Untold è gradevole sotto il punto di vista grafico, con animazioni fluide e buoni effetti visivi. Come punto assolutamente non negativo, però, c’è la semplicità dei moveset dei nemici generici, anche se potrebbe risultare disorientate cambiare stile di gioco solamente contro i boss. Detto questo, ci sono anche alcuni aspetti del combattimento che sono davvero troppo punitivi e quasi arbitrari a momenti, soprattutto all’inizio del gioco. Sto parlando della stamina: in questo titolo, al suo esaurirsi non potremo attaccare, correre e nemmeno schivare.

Salendo di livello e ottenendo punti abilità, saremo quasi obbligati nello spenderli il più possibile nell’aumento della stamina, dato che se non lo faremo (già dal tutorial praticamente), ci ritroveremo spesso circondati dai nemici ed incapaci di schivare, con un unico risultato possibile: la nostra morte. E se pensate che il semplice camminare possa bastare per togliersi da brutte situazioni, questo non è possibile, dato che combattimenti contro più nemici comporteranno uno stun-lock costante. Il combat system funziona bene in uno contro uno, ma quando saremo contro due o più avversari, la situazione si potrebbe spesso fare critica.

Una volta completata la trama principale di Achilles: Legends Untold, il contenuto end-game consiste principalmente nel liberare “Spaccature” (Rifts in lingua originale), porre a riposo i Myrmidoni defunti, liberare i civili catturati, ripulire cantine e dungeon, cacciare i Laestrigoni, potenziare l’equipaggiamento, completare l’albero delle abilità e decidere se intraprendere o meno la modalità New Game+ una volta terminato tutto di cui sopra. Ammetto che, per la natura del titolo, non sarebbe dispiaciuta una modalità Boss-rush o qualcosa di simile per l’end-game. Magari, anche una proceduralità nella generazione di dungeon e affini non sarebbe stata una cattiva idea dato che, alla fine della fiera, di souls-like c’è davvero poco.

Durante la trama principale, otterremo set di armature sempre più potenti che andranno a sostituire automaticamente quelle precedentementi indossate. Non c’è scelta sul tipo di armatura che il nostro Achille indosserà, a meno che non decidiate di non avanzare nella storia. Per lo meno, questo viene compensato da una discreta varietà di armi a nostra disposizione, insieme al sistema di potenziamento. Ogni arma ha animazioni di attacco diverse, e alcune si rivelano migliori di altre a seconda del tipo di avversario che stiamo affrontando. Queste sono: Spade a una mano, Asce a una mano, Scudi, Lance e Spade a due mani. Ovviamente, spade a due mani occuperanno entrambi gli slot, mentre le lance potranno essere abbinate solamente ad uno scudo.

Inoltre, ci sono diversi tipi di danni (fisico, oscuro, divino), e alcune armi hanno effetti aggiuntivi, come sanguinamento, bruciatura e veleno. Ciascun tipo di danno è efficace contro determinati tipi di nemici, quindi pianificare il combattimento in base a questo, anche se non è essenziale, può semplificare e velocizzare le cose. Questo sistema è abbastanza ben ragionato ed offre una varietà sufficiente per renderlo interessante senza essere troppo difficile da imparare, il che è sicuramente un plus.

Anche Il sistema di potenziamento è semplice e facile da padroneggiare. Lo stesso vale per il sistema di creazione, dato che gli oggetti creabili aggiungono ulteriore scelta al nostro arsenale, come dardi, esplosivi e altro. La radice di fondo di tutto Achilles: Legends Untold è rendere ogni cosa accessibile a tutti, forse talvolta sfociando nel banale e ridicolo. Una cosa che fa piacere ci sia, è il trasferimento di tutti i potenziamenti effettuati all’armatura a quella successiva, senza dover ad ogni cambio di quest’ultima rispendere ulteriori risorse.

Rimanendo in tema semplicità, troviamo l’albero delle abilità. Dire che è al limite dell’accettabile sembra quasi riduttivo. Ci sono alcuni punti abilità che conferiscono nuove abilità o migliorano un’abilità esistente con effetti aggiuntivi, ma, a parte questo, tutti i punti abilità sono semplici potenziamenti a determinate statistiche. Dobbiamo solo scegliere in quali statistiche voler investire e prendere i punti abilità corrispondenti. Adottare un più classico sistema di livellamento alla souls sembrava troppo difficile forse, ma questo metodo non s’addice molto.

Devo dire, però, che ci sono alcune idee interessanti, come il poter vendere direttamente dal nostro inventario e il craftare oggetti in massa. D’altra parte, cosa davvero ridicola, è il dover comprare e/o vendere uno oggetto alla volta. Pensate che piacere nel vendere 200 pezzi di carbone uno per uno. Fortunatamente, c’è il viaggio rapido tra i Santuari di Ade (checkpoint e punti di ristoro di Achilles: Legends Untold).

Tagliando un po’ più corto sugli ultimi aspetti del gioco, sappiate che la trama è prevedibile, basilare e incoerente. Abbiamo fetch quest che rompono completamente il ritmo, ma per fortuna non sono troppo presenti. Inoltre, il doppiaggio, sebbene accettabile in alcuni casi, è in gran parte non eccezionale e a tratti imbarazzante. Abbiamo anche una sorta di sistema di scelta del giocatore: una volta sconfitti alcuni boss, possiamo decidere se risparmiarli o ucciderli. Volete sapere una cosa? Scegliere una o l’altra opzione non cambia assolutamente nulla. Niente di niente.

Come detto inizialmente, il comparto grafico non è malvagio (seppur la scelta souls-like e telecamera isometrica non vanno mai molto d’accordo) e la soundtrack è gradevole. Piacevolmente, in rare occasioni, la telecamera si sposterà per mostrare una panoramica migliore di ambientazioni specifiche. Insomma, in poche parole è un titolo che può creare interesse per se principalmente solo per il sistema di combattimento che ricorda quello dei Souls.

Per concludere, Achilles: Legends Untold non è un Action RPG ne un souls-like, ma nemmeno una via di mezzo, dato che mescola generi e meccaniche non ben compatibili tra loro in una storia blanda e inconsistente. A qualcuno potrebbe anche piacere, ma non è sicuramente una prima scelta nel panorama videoludico. Per lo meno, è stabile di prestazioni e alla portata di chiunque.

*Si ringrazia Dark Point Games per il codice PC fornito