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CGCReviews – Asterigos: Curse of the Stars

Un souls-like davvero particolare.

Asterigos: Curse of the Stars

Asterigos: Curse of the Stars, sviluppato da Acme Gamestudio e pubblicato da tinyBuild, è ora disponibile su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One e PC (Steam / EGS).

Asterigos: Curse of the Stars è un titolo soulslike dove prenderemo i panni di Hilda in una missione per spezzare la maledizione che si è abbattuta sulla città di Aphes, Asterigos. Il titolo non solo ci mette davanti un combattimento familiare per gli avvezzi del genere, ma in un’ambientazione greca e con una grafica cartoonesca che ricorda quella vista in Immortals Fenyx Rising e Kena: Bridge of Spirits, per citarvene due.

Assumeremo il controllo di una giovane ragazza della Legione di Northwind in un viaggio alla ricerca di suo padre. Questa ricerca la porta a diventare l’eroina per aver ripulito Afe da una maledizione. La storia non è sicuramente il punto forte del gioco, ma è piacevole intraprendere dialoghi con i personaggi che, a differenza di altri soulslike, va dritta al punto senza troppa poetica di mezzo. Tutti i personaggi parlano in modo chiaro e conciso, ognuno con le loro storie e origini da scoprire.

CGCReviews - Asterigos: Curse of the Stars 1

Pur essendo un souls come anima del gameplay, non ne assume nemmeno la difficoltà estrema definitiva dal genere. Le tre scelte di difficoltà lo rendono un titolo accessibile a chiunque, con quella più bassa che rende tutto davvero semplice per chi vuole solo godersi la storia. Insomma, Asterigos: Curse of the Stars è un soulslike che prova a rompere alcuni dei canoni ormai radicati. Se posso osare, sarebbe da creare il sotto genere dei soulslite proprio adatto a questi titoli con meccaniche soulslike fondamentali, ma con l’introduzione di funzionalità per aiutare i meno abili.

Il sistema di combattimento è gratificante. Saremo in grado di costruire il nostro equipaggiamento al meglio delle nostre preferenze per adattarlo al nostro stile. Hilda potrà utilizzare spada e scudo, pugnali, martello, lancia, bastone e tirapugni, ognuna delle quali ha due attacchi e una serie di speciali che possono essere sbloccate nell’albero dei talenti. Le armi sono tutte ben bilanciate come statistiche, anche se le più veloci restano anche le più efficienti. Non potremo creare una quantità enorme di build, che si riduce alla dozzina, a cui però potremo aggiungere poteri e talenti vari. E se qualcosa non ci aggrada anche nel mezzo di una battaglia… potremo cambiarlo a piacimento durante lo scontro.

La varietà di nemici non è estremamente vasta, con la comparsa di giusto un paio al massimo nuovi per area. Ciò semplifica molto l’esplorazione, dato che non avremo troppi pattern avversari da dover memorizzare. Inoltre, ognuno è perfettamente distinguibile dall’altro per non farci mai confondere su cosa andremo ad affrontare. Come spesso accade per questo genere, affrontare più di un nemico alla volta potrebbe rivelarsi presto una scelta non del tutto azzeccata che porterà, inevitabilmente, alla nostra morte. Ma nonostante tutto, combattere più nemici alla volta è fattibile con un po’ di manualità ed esperienza acquisita.

CGCReviews - Asterigos: Curse of the Stars 2

Questo stesso discorso si applica anche alle bossfight, dato che il loro moveset non è così esteso da rendere arduo anche solo capire cosa stia facendo. Tuttavia, ciò amplifica ancora la poca sfida offerta da Asterigos: Curse of the Stars che anche nei momenti dove dovrebbe essere più impegnativo non lo è. Alcuni boss hanno giusto due o tre attacchi e, grazie alle nostre abilità, sarà possibile decimarli in men che non si dica e con uno sforzo quasi inesistente con massimo un paio di morti alle spalle. Ciò può facilmente deludere il giocatore di turno, ma proprio per il fatto che tanto soulslike non lo è, ci si può tranquillamente passar sopra e godersi l’esperienza per come è.

Nonostante la semplicità dei boss e dei nemici, ogni area del mondo di gioco è davvero adrenalinica e favorisce ed invoglia a farlo, dato anche che la punizione di morte non è poi così grave. Aphes è ciò che ci si può aspettare da una città greca, con una musica di sottofondo ottima. Il titolo fa un lavoro fenomenale nel costruire la storia e la tradizione del gioco senza scaricare informazioni sul giocatore. Seguire la storia con cura ci farà capire passo per passo quando quell’agognato finale sta per arrivare.

Detto tutto questo, Asterigos: Curse of the Stars potremo definirlo come un simil-soulslike, ma non è sicuramente una cosa negativa. La sua meccanica e il gameplay ereditaria, abbinati ad un combattimento più diretto, poco mistero e poetica nei dialoghi, lo rendono un’esperienza divertente e alla portata di ogni tipo di giocaore. La varietà di build e la pochezza di nemici, alternata ad una difficoltà che non offre una grande sfida, potrebbero far desistere, ma se riuscite a provarlo con mano, scoprirete che è davvero un ottimo titolo.


8

Voto CGC

Recensione Asterigos: Curse of the Stars

Asterigos: Curse of the Stars è un titolo soulslike che non riesce a soddisfare le aspettative del genere, ma nasconde comunque una divertente ed ottima esperienza di gioco alla portata di tutti.

*Recensione eseguita tramite chiave PC fornita dal Publisher

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Alessandro Zingariello

Nato nel 1996, coltivo la mia passione fin dai 4 anni. Ho cominciato a giocare con mio padre a Space Invaders su PlayStation e lì è nato il mio amore per i videogiochi.

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