CGCReviews: Life of Delta

Life of Delta, il puzzle game sviluppato da Airo Games e pubblicato da Daedalic Entertainment, dopo un primo rilascio su Switch e PC (Steam), è ora anche disponibile su PS5 e Xbox Series.

La storia di Life of Delta è molto semplice: il mondo è ormai preda della disperazione, dove robot e esseri organici sono in guerra da diverso tempo. Il nostro protagonista fa parte della “razza” dei robot e, quando il suo unico amico viene portato via, decide quindi di andarlo a cercare. In questa avventura puzzle punta e clicca c’è davvero tanto potenziale e, infatti, Daedalic Entertainment ha sempre buon occhio quando pubblica questi titoli indie.

In questa breve avventura (di circa 3/4 ore) impersoneremo i panni di Delta, un piccolo robot di manutenzione. In questa guerra dove i robot sono visti come meno di nulla e vengono smantellati a destra e manca, Delta viene salvato da un altro robot di nome Joe. Scopriamo presto che il nostro salvatore è stato portato a Megacity, dove dovremo recarci per restituire il favore ricevuto. La storia è davvero semplice e lineare, ma al tempo stesso riesce a trasmettere qualcosa per il modo in cui è stata gestita.

Life of Delta è un titolo che riesce a rendere un classico puzzle game in qualcosa di più e diverso dal solito, ma non rivoluzionario. Abbiamo una formula standard per gli indizi, combineremo oggetti e risolveremo enigmi di vario tipo. E proprio su questi ultimi è dove viene messo tutto l’amore per questa avventura; pur trovandoci davanti a tipologie di puzzle già viste e riviste, il team di sviluppo è riuscito a rendere queste sezioni di gioco qualcosa di più emozionante del solito, con piccole variazioni che riescono a dar freschezza al tutto.

In Life of Delta il fallire un enigma non viene mai reso punitivo o scoraggiante. Provare e riprovare diventa quasi una cosa normale in questo gioco, dove con ogni tentativo potremo riuscire ad avvicinarci alla soluzione. Non c’è neanche stress generato da limiti di tempo o da enigmi basati sulla precisione. Tenete conto che è possibile anche totalmente saltare alcuni tipi di puzzle proposti completamente, se proprio volessimo evitare di spremerci le meningi e semplicemente goderci l’esperienza.

È vero che il poter saltare un puzzle vanifica totalmente lo scopo del genere, ma proprio per il motivo che Life of Delta è concepito come un’avventura carina e priva di stress, voler passare immediatamente alla prossima sezione di storia non è assolutamente un punto di debolezza, proprio perché la storia è uno dei suoi punti di forza. Una scelta sicuramente inusuale, ma al tempo stesso apprezzata.

Life of Delta non cerca mai di essere qualcosa che non è. Non avremo particolari meccaniche di gameplay, ne tanto meno scelte morali e così via. Il gioco è semplice, lineare e fa bene quello che deve fare. Se a primo impatto potrebbe risultare come una cosa negativa, posso assicurarvi che l’avventura tiene botta per tutta la sua durata, con personaggi e momenti che è facile restino impressi.

E parlando proprio dei personaggi, in Life of Delta incontreremo un cast di NPC tutti unici. Ogni tipologia di robot ha un design unico che riflette perfettamente il suo ruolo per cui è stato creato, ma anche quello preposto dalla narrativa. Non fatevi ingannare, però, dato che questi sono perfettamente senzienti e con una personalità ben definitiva, non troppo simile da come sarebbe un essere umano. Ogni personaggio è ben posizionato nel mondo di gioco e si fan sentire vivi nonostante non siano altri che pezzi di ferro.

Un altro aspetto di Life of Delta che sicuramente colpisce è il suo stile artistico. Tutta l’avventura sembra quasi un concept art animato, con forte contrasto di colore per far risaltare gli elementi importanti, come i personaggi stessi. Se i background risultano più cupi e spogli, ciò con cui possiamo interagire e gli NPC hanno invece colori più accesi e molti dettagli.

Anche il sonoro è una forte parte dell’esperienza. Essendo i personaggi di gioco principalmente robot, incluso il nostro protagonista Delta, questi non comunicano tra di loro in modo “classico” come farebbero due persone. Vengono invece utilizzati una serie di suoni artificiali, accompagnati da cinguettii e ronzii metallici, ma che riescono comunque a far esprimere un dato personaggio correttamente. Come detto, Life of Delta fa di tutto per far risaltare e rendere memorabili tutti i suoi personaggi.

Life of Delta, però, non è sicuramente privo di difetti, anzi. Uno dei maggiori problemi che ho riscontrato è la ricerca degli oggetti chiave per la prosecuzione: questi talvolta sono posizionati in un modo o in un luogo difficile da vedere. Per esempio, posizionare un bastone marrone su un terreno sabbioso del medesimo colore non aiuta sicuramente l’occhio nel vederlo a primo colpo. Questo a volte può causare un po’ di frustrazione quando dovremo fare avanti ed indietro diverse volte per trovare quel qualcosa necessario per avanzare.

Un altro difetto, riscontrato nella versione PS5 a noi fornita (ma che si applica anche ad Xbox Series) è lo spostamento del cursore sullo schermo e la sua imprecisione. È possibile rallentare manualmente il cursore tenendo premuto il grilletto destro del gamepad, ma quando gli elementi sono tanto piccoli o molto vicini tra loro, si fa un po’ fatica a posizionarci sul punto desiderato. Inoltre, talvolta selezionare un punto di interazione non risulterà nel risultato sperato, con semplicemente il nostro personaggio che si sposterà più o meno verso quella direzione senza però interagire con ciò che abbiamo selezionato. Per il resto, è un titolo pensato bene anche per i controller su Console.

In conclusione, Life of Delta è un puzzle game carino e con una buona storia, che riesce ad offrire una breve ma emozionante avventura grazie anche ad un cast di personaggi unici e uno stile artistico piacevole. Un titolo che sicuramente vale la pena giocare e che potrebbe farci persino desiderare di più.

*Si ringrazia Daedalic Entertainment per il codice PS5 fornito