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CGCReviews: Wizard with a Gun

Un gioco con il 100% di maghi armati in più.

Wizard with a Gun

Wizard with a Gun, sviluppato da Galvanic Games e pubblicato da Devolver Digital, è ora disponibile su PS5, Xbox Series e PC (Steam). È prevista anche una versione Switch per il futuro.

Wizard with a Gun si presenta come un survival, senza meccaniche di fame e sete spesso presenti nel genere, ambientato in un mondo distrutto. La generazione di quest’ultimo, durante il game loop, è procedurale e verranno aggiunti biomi avanzando con la progressione della storia. Ma andiamo con ordine.

Il gioco parte con la creazione del nostro personaggio, con un editor molto basilare: vestiario, occhi e colore. Una volta fatto questo, veniamo gettati immediatamente nell’avventura, sia che decidiamo di giocare in solitaria che in co-op con un altro amico. Ci tengo subito con il dire che le uniche differenze nel giocare in multigiocatore sono relative allo sblocco degli achievement che per l’ospite non saranno sbloccati; un gran peccato per gli hunter. Inoltre, il salvataggio della partita è solamente dell’host, mentre tutti gli altri giocatori (fino ad un massimo di quattro) non avanzeranno i propri progressi personali.

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Inizialmente partiremo in una specie di lobby fatiscente, distrutta e difficile da navigare, ma dalla mappa possiamo comunque vedere varie altre stanze che andando avanti sbloccheremo con l’esplorazione. Il nostro obiettivo principale, che detta il game loop di Wizard with a Gun, sarà quello di entrare nel Portale, presente al centro dell’hub, per esplorare in sequenza ogni bioma e recuperare gli ingranaggi di una macchina del tempo per avanzare nella campagna. Starà a voi scoprire il resto durante il viaggio, ma tenete sempre a mente che la raccolta di materiali come legno, roccia, ferro, ecc… è importante sempre.

Ogni bioma rappresenta una possibilità di upgrade del nostro equipaggiamento che, man mano che giocheremo, evolverà e diventerà sempre più forte. Per quanto riguarda l’hub, è presente una meccanica di costruzione: il costruire non è molto soddisfacente, non tanto per la “bellezza” generale o lo stile artistico, ma più per limitazioni nel posizionamento di banchi da lavoro e oggetti estetici che spesso non potremo posizionare in modo simmetrico. Un vero peccato, dato che impedisce un’estetica più curata della nostra “casa”.

Comunque, tra i vari oggetti di cui potremo fare utilizzo, ce ne sono due davvero importanti: il macchinario di ricerca, che in cambio di tomi della conoscenza ci sbloccherà tavoli da lavoro e proiettili di varia natura, e il Soul Tether, un manufatto che salverà la nostra sfortunata anima in caso di morte, ma fungerà anche da safe point in caso di “sorry, I’m stuck!”; qualsiasi cosa succeda, che sia bug, softlock o quant’altro, premendo un tasto sarà possibile tornare alla lobby in ogni momento.

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I banchi di lavoro sono numerosi ed ognuno sblocca un proiettile ed uno strumento per craftare il suddetto proiettile, che può essere quello di fuoco, ghiaccio e veleno, ma questi sono solo alcuni dei proiettili che Wizard with a Gun offre da utilizzare tramite le nostre armi. Andando avanti nel gioco, sbloccheremo un tavolo per potenziare anche il vestiario, aggiungendo dei bonus di varia natura, così come ci si aprirà la possibilità di potenziare le armi con perk aggiuntivi. Avremo inoltre nell’inventario un libro che ci permetterà di scansionare creature ed elementi di arredo, cosa fondamentale per sbloccare crafting e vestiari aggiuntivi.

Come detto inizialmente, il nostro obiettivo in Wizard With a Gun è quello di riportare gli ingranaggi alla macchina del tempo, questa ultima capace di riportare indietro il tempo resettando il mondo ad uno stato precedente alla sua distruzione per via del Caos. Questa calamità si presenterà sotto forma di un’entità tentacolare che dopo cinque minuti inizia a devastare il mondo portandolo ad una fine inesorabile. Ogni uscita è quindi una corsa contro il tempo: ogni qual volta che entreremo nel mondo di gioco dovremo farci strada a suon di pugni e colpi di arma, recuperare materiali ed ingranaggi, ritornare sani e salvi alla base e si ricomincia il giro.

Durante l’esplorazione, oltre ai nemici generici, si vedranno apparire portali e mini-boss che, se sconfitti, allungheranno il tempo a disposizione, dandoci preziosi secondi e/o minuti extra prima dell’armageddon tentacolare. Una volta arrivati a dover raccogliere l’ultimo ingranaggio di un bioma, scopriremo che quest’ultimo sarà in possesso del Boss di zona, quindi, con molta cortesia ed educazione, dovremmo spaccarlo di botte infilandoci in casa sua per trucidarlo ed entrare in possesso di ciò per cui siamo venuti. Come accennato precedentemente, una volta riportati alla macchina del tempo tutti gli ingranaggi di un’area, avremo accesso ad un altro bioma.

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Lo stile artistico di Wizard with a Gun funziona bene con il setting dell’ambientazione ed è molto carino da vedere. Può riportare un po’ alla mente Don’t Starve. Non ho visto bug o glitch invalidanti, tranne qualche hitbox nemica (o dei loro attacchi) più grande del dovuto, ma tutto sommato nulla che rendesse il titolo ingiocabile. Anche sotto il lato delle prestazioni si mostra come un titolo leggero e alla portata di tutti.

Ricapitolando, Wizard with a Gun è sicuramente più divertente in co-op, quindi consiglio di trovare un amico con cui intraprendere questa avventura, poiché in solitaria potrebbe annoiare vista la ripetitività del game loop. La grafica funziona ed è piacevole da guardare, mentre il comparto tecnico non presenta difetti evidentissimi. La mole di proiettili utilizzabili è vastissima, i biomi sono vari e pieni di creature da scoprire e registrare nel bestiario, con boss semplici ma al tempo stesso anche impegnativi. Il base building non è eccellente ma funziona, mentre la trama non brilla sicuramente.


7.5

Voto CGC

Recensione Wizard with a Gun

Wizard with a Gun è un titolo che sicuramente rende meglio se giocato in co-op, dato un game loop piacevole e a tratti anche impegnativo, ma che può presto cadere nel monotono e ripetitivo.

*Si ringraziano Devolver Digital e Cosmocover per il codice PC fornito

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Alessandro Zingariello

Nato nel 1996, coltivo la mia passione fin dai 4 anni. Ho cominciato a giocare con mio padre a Space Invaders su PlayStation e lì è nato il mio amore per i videogiochi.

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