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CGCReviews: Syberia – The World Before

Un buon ritorno della serie punta e clicca di Microids.

Syberia: The World Before

Syberia – The World Before, il nuovo capitolo di Microids, sarà disponibile su PC (Steam / EGS / GOG) dal 18 Marzo, con un’uscita su Console a seguire.

Syberia potrebbe non essere tra le serie di giochi di avventura più popolari ormai, ma tutto ciò che Benoit Sokal ha creato con i primi due capitoli prende certamente un posto tra i migliori. Ciò non si può dire invece per Syberia 3 nel 2017, che non solo non offrì un’esperienza valida ma fu anche un pessimo titolo d’avventura in generale.

Dopo oltre quattro anni, Microids è riuscita finalmente ad onorare giustamente la serie e la memoria del creatore Benoit Sokal, scomparso prematuramente l’anno scorso, con Syberia – The World Before. E posso assicurarvi che fin dai primi momenti di gioco si rivela essere l’esperienza che tutti stavamo cercando e aspettando nel profondo dei nostri cuori. C’è un ma, però… purtroppo non è nulla di estremamente innovativo e che faccia urlare al miracolo.

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In Syberia – The World Before per la prima volta ci vengono presentati due personaggi principali; la protagonista principale della serie Kate Walker e la nuova Dana Roze, un’aspirante pianista di 17 anni che visse a Vaghen nel 1937 e la cui vita sarà cambiata per sempre dalla minaccia fascista dell’Ombra Bruna all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Per Kate Walker, invece, gli eventi riprendono dal suo imprigionamento in una miniera di sale dalla fine del gioco precedente e lavora lì come schiava.

Kate, tuttavia, non rimane imprigionata a lungo dopo l’inizio dell’avventura. Approfittando di un’opportunità emersa mentre lavorava nelle miniere, Kate riesce a fuggire e scopre un dipinto di Dana, così tanto simile a lei. Determinata a scoprire chi è la ragazza immortalata, Kate si reca a Vaghen, senza la minima idea di cosa l’avrebbe aspettata nel cuore dell’Europa.

La storia di Syberia – The World Before è sicuramente tra le migliori caratteristiche del gioco, ed è sicuramente un vantaggio per un titolo d’avventura punta e clicca. Senza buttarci in spoiler, vi basti sapere che il sistema a molteplice timeline funziona davvero bene narrativamente, arrivando spesso a livelli cinematografici, e l’intero mistero che circonda le due protagoniste è presentato in ottimo modo riuscendo a catturare il giocatore sempre di più nel corso del gioco. Non solo le due ragazze son ben caratterizzate, anche buona parte dei personaggi non giocanti lo sono. Usando un tono di fondo molto più cupo del passato, ciò rivela l’ottimo lavoro che hanno fatto.

Anche se la storia è sicuramente uno dei punti di forza di Syberia – The World Before, il gameplay non è niente di eccezionale, invece. Funziona, ma senza portare nulla di nuovo o di particolare. Durante il gioco potremo esplorare una varietà di luoghi lineari, parlare ad NPC, interagire con molti oggetti diversi, sia legati alla storia che opzionali, e risolvere enigmi. La risoluzione di questi ultimi implica non solo l’utilizzo di oggetti richiesti, ma anche l’esecuzione di azioni con alcuni semplici quick time event. I puzzle, come giusto che sia, hanno un diverso grado di complessità, con alcuni che si trovano nelle ultime parti del gioco che possono essere davvero impegnativi. Il gioco, tuttavia, presenta un sistema di suggerimenti opzionale che può aiutare il giocatore a risolvere qualsiasi enigma, in modo da non rimanere bloccati per troppo tempo se i nostri neuroni falliranno nel trovare una soluzione. O semplicemente, se vi volete godere solo ed esclusivamente la trama, è ottimo poter “saltare” sezioni di gameplay più longeve.

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Sebbene il titolo sia molto lineare, potremo completare alcuni obiettivi opzionali che forniscono alcuni dettagli aggiuntivi sul mondo di Syberia e sui personaggi che vi abitano. Sono integrati bene nell’avventura principale e completarli risulta davvero naturale. Ma così come per i puzzle, potremo ignorarli completamente e dedicarci solo alla trama.

Seppur Syberia – The World Before sia abbastanza fedele ai primi due capitoli, ciò genera sicuramente un déjà vu non particolarmente piacevole nel giocatore di lunga data. L’esperienza funziona ed aggrada, a differenza di Syberia 3, ed è divertente e coinvolgente al punto giusto, ma in un mondo il cui processo tecnologico avanza sempre di più, sembra quasi di tornare indietro in certi momento. In poche parole, ci sarebbe stato sicuramente quel qualcosa in più per renderlo moderno e decisamente ancora più apprezzabile di quanto già non lo sia.

Passando invece alla qualità grafica, il gioco ha un’atmosfera realizzata molto bene aiutata da un’illuminazione intelligente, anche se alcuni difetti visivi delle ombre rovinano un po’ l’immersione. Luoghi e personaggi sono discretamente dettagliati e le animazioni sono mediamente decenti, senza arrivare ovviamente a lavori AAA moderni. L’ottimizzazione, invece, è un po’ altalenante da zona a zona con cali di framerate inspiegabili in alcuni momenti. Ci tengo però a precisare che il titolo è stato giocando prima dell’uscita e senza alcuna patch day one.

C’è anche una grande cura nel comparto sonoro. La recitazione vocale è ottima, con Sharon Mann che torna a doppiare Kate Walker, così come la colonna sonora composta da Inon Zur, che ha lavorato sia su Syberia 3 che a Fallout 4 e le colonne sonore di Dragon Age: Origins.


8

Voto CGC

Recensione Syberia – The World Before

Syberia – The World Before è un ottimo ritorno alla serie, da parte di Microids, che offre un’esperienza valida e piacevole ma non eccezionalmente innovativa in ogni suo aspetto.

*Recensione eseguita tramite chiave PC fornita dal publisher

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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