CGCReviews – DYSCHRONIA: Chronos Alternate – Dual Edition

Ora disponibile anche su PC.

DYSCHRONIA: Chronos Alternate - Dual Edition

DYSCHRONIA: Chronos Alternate – Dual Edition, il titolo d’investigazione narrativo VR e Non-VR sviluppato da MyDearest e pubblicato da IzanagiGames, è ora disponibile anche su PC (Steam). È anche disponibile su PS5 (PS VR2), Quest e Switch (nell’edizione Definitive Edition solo Non-VR).

Astrum Close, una città nella quale realtà, ricordi e sogni si mescolano alla perfezione, rendendosi quasi indistinguibili l’uni dagli altri. Una città che è pacifica rispetto a tutto ciò che sta accadendo al di fuori di essa, per lo meno, fino a quando non viene assassinato il fondatore. Hal Scion, il supervisore di Astrum Close, ha quindi l’obbiettivo di capire cosa sia davvero accaduto, per evitare il panico generale. In tutto questo, ci si mette anche una profezia, la quale dice che Astrum Close cadrà in rovina in sette giorni. Noi, nei panni di Hal, dovremo quindi guidarlo durante questa avventura.

Come alcuni di voi sapranno, DYSCHRONIA: Chronos Alternate è uscito inizialmente come una serie VR episodica uscita su PS5 e Quest, composta da tre capitoli, poi trasposta interamente in un unico pacchetto in versione Non-VR su Switch, e ora in versione VR e Non-VR su PC. Premetto che ho giocato interamente in Non-VR (non possedendo un visore), ma ho notato che il passaggio di trasposizione tra le due versioni non è stato eseguito proprio perfettamente, con parti di gameplay e grafica che talvolta sono particolarmente instabili. Il titolo è interamente giocato in prima persona, con controlli di movimento davvero semplici e con ottimi tutorial nelle prime fasi di gioco.

Il nostro protagonista di DYSCRHONIA: Chronos Alternate, come già detto, è il mutante Hal, un Variant senza la capacità di collegarsi all’Augmented Dreaming che connette quasi tutti i residenti di Astrum Close. Invece, Hal possiede un’abilità unica legata al tempo: può infatti entrare brevemente nei “ricordi” (poi capirete perché tra virgolette) di una persona quando si trova nelle vicinanze di un importante oggetto ad essa legato. Non c’è bisogno di dire che questo potere è fondamentale per il suo “lavoro” da investigatore. Una cosa interessante è che Hal può anche alterare questi ricordi, modificando di conseguenza il presente. Queste sezioni spesso coinvolgono il liberare ostacoli attraverso la risoluzione di enigmi in un processo abbastanza guidato.

Brevemente, DYSCHRONIA: Chronos Alternate è un giallo sci-fi, con i primi due episodi totalmente incentrati sulla risoluzione di due casi criminali. Questo comporta l’entrare nei ricordi per trovare indizi e prove, e parlare con altre persone per informazioni aggiuntive sul caso. Ottenute le informazioni necessari, potremo quindi collegare tra di loro, come una ragnatela, elementi rilevanti in un menu dedicato. Meglio collegheremo le prove, maggiore sarà il punteggio finale per la risoluzione, dove dovremo comunque mantenerci sopra ad una soglia minima per completare il crimine. Questo, purtroppo, manca totalmente dal terzo episodio, seppur gli eventi di trama compensino la mancanza di tale meccanica.

Oltre all’utilizzo dei loop temporali per alterare la realtà (che viene gestito abbastanza bene), cosa comunque assai comune in titoli di questo genere, DYSCHRONIA: Chronos Alternate ha un’altra componente di gameplay all’attivo. Hal, come già accennato, non può connettersi nell’Augmented Dreaming con i residenti di Astrum Close, ma può comunque entrare nel suo spazio ed interagire con le persone al suo interno. Delle volte troveremo alcuni abitanti dai colori un po’ diversi, indicando che hanno un problema; sta quindi a noi diventare dei novizi psicologi per calmarli ed evitare che questa sensazione si trasmetta ad altre persone. Si tratta, in termini di gameplay, di mini-giochi ritmici che aumentano di difficoltà man mano che avanzeremo nella storia. Una cosa che è particolarmente fastidiosa è il dover saltare tra la realtà e il sogno anche in momenti di trama importanti, cosa che spezza moltissimo il ritmo.

E parlando proprio di storia e personaggi, DYSCHRONIA: Chronos Alternate si colloca perfettamente su una sufficienza. Gli elementi sci-fi sono semplici ma non banali, seppur non originali, e i misteri che la trama ci propone sono intriganti nel modo giusto. Non manca qualche colpo di scena apparentemente inaspettato (ma intuibile tramite ciò che troveremo e analizzeremo). Oltre al protagonista Hal, vedremo anche i fratelli Noel e Maia, anch’essi Variant, e la sua partner robot Lily. Tutte le dinamiche che si creano tra di loro sono veritiere e talvolta anche emozionanti. Anche altri personaggi del gioco sono ben scritti, cosa che comunque è particolarmente apprezzabile in un’avventura grafica e che, purtroppo, spesso viene troppo lasciata indietro.

Ma se trama e personaggi di DYSCHRONIA: Chronos Alternate sono ben scritti, non si può dire lo stesso per tutto il resto del gioco. Caricamenti sopra caricamenti, bug sopra bug, e traduzione non impeccabile sono solamente alcuni dei difetti che potremo trovare. L’immersione spesso viene spezzata da costanti schermate di caricamento, così come mi è capitato un paio di volte di dover ricaricare per bug che si verificavano. Inoltre, il salvataggio automatico funziona un po’ a modo suo, talvolta salvando spesso, altre volte solo ad inizio e fine capitolo. C’è anche da dire, come ulteriore difetto, che tutti i capitoli del gioco sono lunghi, ma nel secondo, e soprattutto il terzo, alcuni momenti vengono allungati e diluiti talmente tanto da risultare anche noiosi e fastidiosi. Avete presente Dragon Ball quando passavano tre episodi di inquadrature e urla prima di un combattimento? Ecco.

Graficamente, invece, DYSCHRONIA: Chronos Alternate è piacevole, seppur non offra nulla di visivamente spettacolare. Il character design è azzeccato per il tipo di esperienza che vuole proporre, con colori sgargianti e vibranti a farla da padroni. Tuttavia, alcune scelte registiche e di design per il posizionamento della telecamera possono trasformare tutto in frustrazione, dato che potremo dover ripetere più e più volte sezioni “stealth” per via di una scarsa visuale complessiva. Inoltre, le mani fluttuanti del protagonista (trasposte ed utilizzate anche nella version Non-VR) sono davvero distruttive per l’atmosfera, dove sarebbe bastato semplicemente aggiungerci un pezzettino di braccio. Sul lato sonoro, invece, musiche e doppiaggio sono validissimi e aumentano sicuramente il valore della produzione.

Per concludere, DYSCHRONIA: Chronos Alternate è una buonissima avventura grafica sotto il lato scrittura e narrativa, ma che purtroppo soffre in sezioni di gameplay talvolta frustranti e momenti di trama diluiti. Se siete appassionati del genere (o cercate un’esperienza VR valida) è sicuramente un titolo che potrebbe aggradare, ma tenete in considerazione che ci sono diversi momenti e situazioni dove l’immersione viene spezzata.


6

Voto CGC

Recensione DYSCHRONIA: Chronos Alternate – Dual Edition

DYSCHRONIA: Chronos Alternate è una buonissima avventura grafica sotto il lato scrittura e narrativa, ma che purtroppo soffre in sezioni di gameplay talvolta frustranti e momenti di trama diluiti.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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