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CGCReviews: Xenoblade Chronicles 3

Meglio o peggio dei suoi prequel?

Xenoblade Chronicles 3

Xenoblade Chronicles 3, il nuovo capitolo della serie Nintendo sviluppata da Monolith Soft, è ora disponibile su Switch dal 29 Luglio.

Prima di recensirlo, ho voluto completare il più possibile del titolo per poter parlare di ogni suo aspetto dall’inizio verso la sua conclusione. E devo dire che sono rimasto piacevolmente stupito di quanto Monolith Soft, ogni volta, riesca ad offrire un’esperienza familiare ma allo stesso tempo completamente nuova. Non ci saranno spoiler importanti di trama, ma se volete giocarlo senza sapere nulla, questa è il momento di saltare alle conclusioni.

Xenoblade Chronicles 3 continua dopo svariati anni (o sarebbe meglio dire, secoli?) nello stesso mondo dello scorso capitolo, ma qualcosa ad un certo punto sembra essere andato dannatamente storto. Tutto sembra sbagliato fin dai primi istanti di gioco, ritrovandoci in un mondo nel quale si nasce adolescenti e si hanno solo dieci anni di vita, o periodi come vengono chiamati da loro, con un unico obiettivo: diventare soldati ed andare in guerra.

Le nazioni del Keeves e Agnus sono in conflitto costante ed ognuno vuole annientare l’altro per aumentare la propria cronofiamma, fonte di potere ed energia. Ognuno vive in delle colonie ed ognuna delle due fazioni possiede una regina ed un castello. Dopo qualche evento iniziale, i nostri protagonisti Noah, Lanz e Yunie (del Keeves) faranno conoscenza di Miyo, Sana e Taion (degli Agnus) durante uno scontro molto accesso. Sarà questo il momento che vedrà unire le forze dei nostri sei personaggi ora diventati Uroboros e completamente fuori dagli “schemi” prefissati da chi comanda.

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Qui mi interromperò per quanto riguarda la spiegazione della trama di Xenoblade Chronicles 3, ma voglio comunque fermarmi ancora qualche riga per quanto riguarda la sua continuazione. Ogni personaggio principale è ben caratterizzato, seppur alcuni stereotipati come di consueto, ma nulla che vada ad inficiare sulla qualità generale dell’opera. La storia ha degli alti e dei bassi, momenti rilassati ed altri più accessi e sono sempre ben intervallati per non caricare troppo il peso sul giocatore.

Xenoblade Chronicles 3 offre dei temi molto cupi in alcuni suoi momenti e, sicuramente, si ottiene un mood generale più dark rispetto ai capitoli precedenti. Il mondo di Aionos è spietato e crudo, dove le vite vanno e vengono costantemente. Seppur la narrazione sia diversa, però, son riusciti comunque a renderla davvero piacevole e godibile da affrontare, sia nella sua parte principale che in quelle secondarie dedicate ai protagonisti o agli eroi che ci accompagneranno.

Spostandoci invece sul gameplay, i giocatori di Xenoblade Chronicles 2 si troveranno fin da subito più familiari con menù e combattimenti, anche se le differenze sono sostanziali. I protagonisti avranno una loro classe base, ma potranno acquisire ed utilizzare anche tutte le altre disponibili con tempo e pazienza. Ognuna offre un approccio diverso alle battaglie e, cambiandole spesso per livellarle, ci si troverà sempre con abilità e combo uniche da poter realizzare. Tornano gli assalti di gruppo, seppur rivisitati ma anche più semplici da utilizzare, mentre le trasformazioni in Uroboros danno una profondità extra e ci permetteranno non solo di poter far più danni, ma anche di esserne immuni per tutta la sua durata.

Il diagramma intesa, ora ancora più espanso rispetto ai predecessori, ci metterà davanti a centinaia e centinaia di NPC con cui dover parlare, completare richieste e fornir loro oggetti. Uno dei punti a sfavore, rispetto al secondo capitolo, è proprio il sistema di interazione con le varie persone che ci costringerà molto spesso a dover tornare indietro nelle mappe a controllare se qualcuno ha qualcosa di nuovo da dirci o una missione da affidarci. Anche la raccolta di oggetti è cambiata, tornando più simile al primo capitolo, cosa che delle volte potrebbe creare situazioni più o meno fastidiose durante la ricerca di item specifici.

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L’esplorazione del mondo di Xenoblade Chronicles 3, invece, è di gran lunga più divertente e meno stancante, non solo per la rivisitazione del funzionamento di mappa e mini-mappa, ma anche per gli svariati punti di viaggio rapido sbloccabili che renderanno le nostre traversate meno frustranti, soprattutto quando dovremo spesso fare avanti ed indietro per le varie aree. Parlando proprio di queste ultime, la cura per la costruzione del mondo è assurda e, nonostante la grafica di Switch arretrata, riesce comunque ad offrire degli scorci mozzafiato. Ogni area di gioco è ben realizzata, con mostri unici sparsi qua e la da trovare ed affrontare.

I mostri, questa volta, si dividono in quattro categorie, normali, stellati (che ci lasceranno più oggetti alla morte), mostri élite (che potremo considerare come dei mid-boss) e mostri unici, vere e proprie bossfight che scalzano dalla più alla meno difficile, a seconda anche della difficoltà a cui decideremo di affrontare la creatura. Ogni mostro ci darà esperienza, soldi, oggetti vari, punti combattimento e punti abilità. I punti combattimento faranno salire di livello la nostra classe attuale dall’uno al dieci, con la possibilità di espandere il livello massimo al venti completando le quest uniche di protagonisti ed eroi. I punti abilità, invece, potranno essere investiti nel potenziamento delle nostre forme Uroboros.

Come da abitudine, Monolith Soft inserisce sempre decine di cose diverse nei menù di gioco, ma anche questa volta è tutto facilmente imparabile e semplice da gestire in rapidità. È presente anche questa volta un ciclo giorno notte con meteo, ma raramente ho visto cambiare qualcosa nel mondo di gioco al cambiare di uno o dell’altro. Principalmente, le piccole differenze si vedranno nell’apparizione o meno di alcuni mostri unici, ma niente di più.

Le missioni, sia esse primarie che secondarie, sono facili da seguire e ci offriranno nella quasi totalità delle quali un indicatore nella mappa ed una spiegazione su cosa dovremo fare, con eccezione unica le quest di raccolta che, purtroppo, non ci diranno quasi mai dove trovare un determinato nemico od oggetto di raccolta. Ma comunque, se si esplorano le mappe nella loro interezza, raccogliendo ed eliminando le creature, avremo quasi sempre già a disposizione ciò che ci verrà richiesto. Questo vale soprattutto per le nuove Schede Collezione, introdotte in Xenoblade Chronicles 3, da dover riempire con vari oggetti per ricevere in cambio Punti Intesa per le affinità, punti esperienza ed equipaggiamenti.

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Con Xenoblade Chonicles 3 avremo davvero molto da fare e non ci saranno quasi mai momenti morti, tranne ovviamente durante la raccolta oggetti a fini di potenziamento. La durata della storia è di circa 50/60 ore, a cui vanno poi aggiunte attività secondarie e completismo di vario genere, che ci porterà tranquillamente a superare le 100 ore di gioco. E, seppur non necessario questa volta per l’ottenimento di extra, ricordo che è pur sempre disponibile il Nuovo Gioco+ per poter riaffrontare l’avventura al suo termine.

Voglio soffermarmi anche un attimino sul Pass Espansione per Xenoblade Chronicles 3, già acquistabile per titolo e con una roadmap ben scandita dagli sviluppatori. Al momento, non ci offrirà altro che costumi aggiuntivi e qualche oggetto per facilitarci nell’inizio di una nuova partita, ma arriveranno presto nuovi eroi e contenuti di storia aggiuntivi in futuro, per cui l’esperienza si espanderà ulteriormente.


9.5

Voto CGC

Recensione Xenoblade Chronicles 3

Xenoblade Chronicles 3 è un must play che riesce ad offrire un’esperienza emozionante e divertente in un’avventura realizzata ottimalmente.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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