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CGCReviews: Helldivers II

Quando un prodotto di nicchia può diventare di successo.

Helldivers II

Helldivers II, il nuovo titolo sviluppato da Arrowhead Game Studios e pubblicato da Sony Interactive Entertainment, è ora disponibile su PS5 e PC (Steam).

Helldivers II, come suggerisce il nome stesso, è il diretto sequel del primo Helldivers, che vede un gameplay con telecamera isometrica (simil Alien Swarm, e compagnia) del primo capitolo, venir rivalutata in uno shooter co-op in terza persona, con molto più focus su l’azione dei combattimenti stessi. Per fare una breve panoramica sull’ambientazione di gioco, noi siamo una forza di protezione per la Super Terra, minacciata da Insetti e Automi. Raggruppandoci fino a quattro persone, starà a noi sgomberare ogni pianeta del sistema da queste minacce, affrontando orde e non solo.

Helldivers II inizia sulla nostra nave madre (o su quella dell’host della partita se giochiamo in cooperativa), dove è davvero un peccato la non possibilità di modifica della stessa. Possiamo sceglierne il nome, ma non potremo alterare estetica o interni, seppur questi si modifichino leggermente in modo autonomo acquistando potenziamenti. Quasi lo stesso discorso vale per il nostro personaggio, dato che non potremo personalizzarlo liberamente, ma solamente equipaggiarli un’armatura e un mantello (insieme alle armi, ovviamente), oltre che selezionare il suo tipo di voce e l’animazione di vittoria al ritorno da una missione.

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All’interno della nostra nave avremo una sorta di tavola rotonda che ci mostrerà la mappa spaziale, e luogo dove potremo dar inizio ad una nuova missione. Al centro troveremo, per l’appunto, la Super Terra, circondata ad Est da pianeti invasi dagli Insetti, e ad Ovest troveremo gli Automaton. Una volta selezionato il pianeta desiderato in un settore a nostra scelta, potremo vedere quali missioni sono disponibili. Queste cambiano a seconda della difficoltà selezionata, dato che partiremo dai livelli più bassi con solo un obiettivo primario da completare, arrivando alle difficoltà più alte con 2/3 obiettivi primari, altrettanti secondari e svariati altri obiettivi di mappa da completare per crediti ed esperienza extra.

Ogni missione è a tempo, con il timer che parte normalmente dai 40/50 minuti totali a seconda di quanti obiettivi dovremo completare. Starà a noi utilizzare la miglior strategia possibile per riuscire, nel minor tempo possibile, a completare almeno tutti gli obiettivi primari, necessari per poter estrarre, e quanti più opzionali per i bonus extra offerti. Non preoccupatevi però se fallite una missione e non riuscite ad estrarre, dato che si otterrà comunque una parte delle ricompense degli obiettivi completati, non lasciandoci mai totalmente a secco.

Prima di parlare del gameloop più in dettaglio, voglio prima discutere dei Titoli di Guerra di Helldivers II, il classico pass battaglia di ogni titoli live-service. Questo, al momento, è disponibile in una versione gratuita e una Premium a pagamento; si parla di 1000CS, equivalenti a €10. All’interno del pass gratuito troveremo una varietà di corazze, elmetti, armi, ecc…, che potremo acquistare, pagina dopo pagina, investendo le medaglie ottenute in gioco (ricompensa di missione, loot in mappa e ricompensa di obiettivi giornalieri). Oltre a tutto questo, ci saranno anche dei pacchetti che offriranno la moneta acquistabile, con un totale di 750CS, non sufficienti per l’acquisto “gratuito” del Titolo di Guerra Premium.

Vero che è possibile trovare questa valuta esplorando la mappa di gioco durante le missioni, ma questi si riducono ad un massimo di 10 o 20 a partita, se proprio ci va bene e avanziamo abbastanza tempo per esplorare accuratamente (cosa che accade di rado alle difficoltà più elevate). E quando il Pass Premium offre elementi pay-to-win, la cosa purtroppo diventa un po’ più complessa, dato che, seppur non essenziali per la prosecuzione, son comunque equipaggiamenti dal potenziale maggior rispetto a quelle gratuite. Purtroppo, sembra che il pay-to-win stia tornando sempre più di moda nei giochi live-service, peccato, dato che era quasi del tutto stato eradicata come tipologia di micro-transazioni.

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Ma torniamo a noi, e passiamo al gameplay di Helldivers II. Una volta selezionata la missione, ogni giocatore si deve recare all’Hellpod per la preparazione pre-partita: qui potremo selezionare il nostro equipaggiamento ed armamento, oltre che dotarci di un potenziamento (che si applicherà a tutta la squadra e che solamente un giocatore può selezionare per tipologia) che darà dei bonus passivi a tutti, come più corazza, partire con i caricatori pieni, e così via, e per finire, quattro stratagemmi utilizzabili sul campo di combattimento.

Gli stratagemmi sono elementi richiamabili durante la partita, ed acquistabili tramite crediti di gioco, che spaziano da attacchi orbitali, equipaggiamenti pesanti ed attrezzature, torrette difensive, e un altro paio di tipologie. Ogni stratagemma dovrà essere richiamato con un codice tramite una corretta pressione sul D-Pad. Abbiamo anche degli stratagemmi “fissi”, come l’SOS per chiamare ulteriori giocatori in partita, richiesta di rifornimenti e di rinforzi (per rianimare i compagni caduti). I rinforzi sono limitati, fungendo da vite disponibili, ma se dovessero terminare, come per ogni altro stratagemma, attendendo un tot. tempo ce ne verrà fornito uno extra. Devo dire che non mi sarebbe dispiaciuto poter rimuovere l’SOS per uno stratagemma in più da portare in battaglia.

Tutto Helldivers II è basato sulla strategia, utilizzare un dato stratagemma in un dato momento può cambiare le sorti della partita, soprattutto quando questi hanno un tempo di chiamata e un tempo di recupero, oltre al fatto che la combinazione di tasti da premere può risultare più complicata in momenti disperati di sopravvivenza. Inoltre, a differenza di tanti titoli sparatutto, in Helldivers II i caricatori delle armi sono “realistici”, dato che ricaricare un’arma non vuota, farà sprecare e buttare via il caricatore, quindi è sempre meglio attendere che sia totalmente vuoto se possibile. Rimanendo sull’arma, potremo mirare sia in terza che prima persona, seppur in entrambi i casi il mirino risulta “lento” e talvolta impreciso.

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Come detto precedentemente, ci sono varie tipologie di missioni disponibili. Sarà quindi importante dotarsi del giusto armamento per la giusta missione; sia che si stia lottando contro gli Insetti che gli Automaton, esistono nemici base, corazzati e “mini-boss”, ognuno con le proprie difese, attacchi e debolezze. Affrontare un Titano Rabbioso (un grosso nemico della fazione degli Insetti) senza potere di fuoco valido, come lanciarazzi o torrette, potrebbe risultare complesso, soprattutto a difficoltà più elevate, dove il numero di nemici da solo potrebbe sopraffare.

Tenete anche in considerazione che lo stile di gioco da adottare cambia tra Insetti e Automaton, dato che i primi attaccheranno principalmente corpo a corpo, mentre i secondi ci spareranno dalla distanza. Comunque, sia che si tratti di una fazione o l’altra, gli obiettivi mappa per entrambi sono similari: oltre a quelli primari, troveremo opzionali come torri radio da ricalibrare, dati da scaricare, cannoni da armare (utilizzabili poi come stratagemma extra), e così via. Ci sono inoltre, sparsi per la mappa, vari nidi (una sorta di punto di spawn) dei nemici, che vanno distrutti tramite l’esplosione di un attacco orbitale, o una semplice granata lanciata all’interno.

Le tipologie di missioni affrontabili è abbastanza varia, rendendo ogni partita unica a modo suo. È sicuramente consigliato affrontare gli obiettivi sui quali ci si sente più preparati, seppur faccia bene al gameloop variare missione, ma anche fazione nemica da affrontare, per evitare di stagnare l’esperienza e renderla monotona troppo presto. C’è da dire, inoltre, che ho notato uno scarso bilanciamento di difficoltà quando non si gioca con una squadra completa di quattro persone, dove anche solamente affrontare missioni a difficoltà difficile (la quinta di dieci disponibili) risulta davvero complesso, soprattutto in due giocatori.

Inoltre, alcuni tipi di nemici sono più difficili da abbattere, soprattutto quelli più corazzati sui quali le normali armi spesso rimbalzano non facendo danni. Questo elemento di gioco si amplifica negativamente salendo di difficoltà, dato che lo spawn di nemici corazzati aumenta esponenzialmente, rendendo la sopravvivenza davvero complicata in alcune situazioni. Per esempio, trovarsi faccia a faccia con più di due Arieti (nemici altamente corazzati della fazione degli Insetti che attaccano caricando), risulta piuttosto difficile, soprattutto quando è necessario alto potere di fuoco per abbatterli rapidamente. Ciò richiede una curva di apprendimento più lenta e lineare, dove è meglio restare a difficoltà più basse per imparare al meglio prima di lanciarsi oltre.

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Ritornando sul gameloop delle missioni di Helldivers II, nella mappa di gioco, oltre a Nidi di spawn, obiettivi primari e secondari, troveremo anche altri punti di interesse da visitare. È estremamente importante esplorarne quanti più possibile, soprattutto nelle prime battute di Helldivers II, dato che potremo trovarci semplice ricariche di munizioni, stimolanti (cure) e granate, ma anche crediti di gioco, campioni (utilizzabili per potenziare la nave madre), e i sopracitati Crediti Super, la moneta di gioco acquistabile con soldi veri. L’elemento più importante da accumulare sono i campioni, estremamente fondamentali per lo sviluppo e il potenziamento dei nostri Helldiver.

Insomma, il gameplay di Helldivers II è davvero vario e dinamico, offrendo un’ottima varietà di missioni da affrontare e nemici da abbattere. Completare gli obiettivi è divertente, e già solo questo basta per rendere il titolo qualcosa che difficilmente può stancare in breve tempo. Il fattore strategia è un elemento che invoglia i giocatori a collaborare seriamente per abbattere nel minor tempo possibile un nemico in particolare, o semplicemente sopravvivere ad un’orda importante. Alcuni nemici, soprattutto nel lato Automaton, possono essere distrutti solamente se attaccati ad un punto debole sul retro, ed è proprio in questi momenti che la squadra, se coordinata, brilla maggiormente.

Seppur alle difficoltà più elevate Helldivers II può facilmente frustrare, soprattutto quando sconfitti più e più volte da spawn nemici non sempre bilanciati, il senso di gratificazione che ne risulta quando tutto va nel verso giusto, controbilancia ottimamente questi incidenti di percorso. Oltretutto, la spettacolarità dell’azione, soprattutto quando molteplici attacchi orbitali ed esplosioni accadono contemporaneamente, è davvero piacevole. Inoltre, lato prestazioni (sia PS5 che PC) è davvero più che valido, con il gioco che brilla ancora maggiormente su PS5 con un utilizzo del DualSense ottimo, e visto solamente poche volte purtroppo.

Per concludere, Helldivers II è uno shooter co-op che brilla sotto molti aspetti, offrendo un’esperienza spettacolare e dinamica, ma che richiede un team completo se si vuole spingersi alle difficoltà più elevate. L’azione risulta estremamente gratificante, talvolta frustrante, ma che comunque riesce sempre a far tornare il giocatore per qualcosa di più. Peccato per la presenza di svariati bug in quasi ogni componente di gioco che, delle volte, può inficiare negativamente sull’esperienza, così come sporadici crash anche su PS5, ma nulla che non possa esser risolto e/o migliorato. Una rifinitura maggiore è necessaria per rendere l’esperienza totalmente valida al 100%, così come un aumento del contenuto e un ribilanciamento. Comunque, è davvero un ottimo gioco co-op, divertente ed impegnativo.


8

Voto CGC

Recensione Helldivers II

Helldivers II è uno shooter co-op che brilla sotto molti aspetti, offrendo un’esperienza spettacolare e dinamica, ma che richiede un team completo se si vuole spingersi alle difficoltà più elevate.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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