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CGCReviews: My Time at Sandrock

Un fantastico e selvaggio sequel.

My Time at Sandrock

My Time at Sandrock, l’atteso sequel sviluppato da Pathea Games e pubblicato da Focus Entertainment, sarà rilasciato ufficialmente il 2 Novembre su PS5, Xbox Series, Xbox One, Switch e PC (Steam / EGS). È prevista anche una versione PS4 per fine 2023.

My Time at Sandrock è il tanto atteso sequel di My Time at Portia, un simulatore di vita che mescola abilmente un’enorme profondità di gioco con relazioni, amicizie, ma anche conflitti, se non si presta sufficiente attenzione.

Ma procediamo con ordine: My Time at Sandrock parte con la creazione del personaggio, un elemento ormai classico nei giochi di questo genere. Qui avrete la possibilità di personalizzare ogni dettaglio, dai colori dei capelli e degli occhi fino alla forma del viso. È importante sottolineare che l’avventura può essere giocata in co-op fino a quattro giocatori, con un’unica condizione: i progressi saranno legati all’host, ma le missioni potranno essere affrontate condividendo gli sforzi, il che significa una crescita più veloce per tutti, vista la possibilità di portare avanti più quest contemporaneamente ed individualmente.

CGCReviews: My Time at Sandrock 1

Una volta completata la creazione del personaggio, il nostro protagonista si trasferirà a Sandrock, pronto a diventare una sorta di tutto fare, visto che le mansioni spaziano dalla ricostruzione della città a lavori più umili, come ad esempio la costruzione di panchine da consegnare all’apposito destinatario. Tutto ciò è reso possibile grazie alla nostra bottega, una struttura inizialmente fatiscente che, con sudore, soldi e soprattutto materiali, diventerà il nostro piccolo impero commerciale, consentendoci di scalare i ranghi della Gilda delle Botteghe. Qui, più compiti eseguirete, migliore sarà la vostra posizione nella classifica delle botteghe, come accadeva per il predecessore. La bottega può persino aumentare le vostre statistiche di vita ed energia, in base agli oggetti posti al suo interno.

Rimanendo momentaneamente in tema crafting, avrete bisogno di materiali. Potrete raccoglierli da varie fonti, dalle rocce ai cactus. Tuttavia, attenzione, perché tagliare gli alberi è sconsigliato dalla trama stessa, dato che la città ne ha bisogno e abbatterli non è cosa ben vista. Sarà quindi necessario pagare delle tasse per ottenere legna e rocce da apposite oasi e cave di pietra. Tornando brevemente al nostro personaggio, questo dispone di un albero delle abilità che si divide in quattro categorie: raccolta, combattimento, bottega e social. Otterremo punti esperienza completando le mansioni per la bottega, con ogni categoria che migliora aspetti diversi delle nostre capacità.

La città di My Time at Sandrock è animata da NPC con routine e calendari che comprendono attività ed eventi festivi, i quali cambieranno completamente l’aspetto della città. Parlare con gli NPC vi consentirà di stabilire rapporti con loro, che siano di amicizia o amore. Ovviamente, se qualcuno è già sposato o ha mancanza di interesse nei nostri confronti, potrete comunque rimanere in amicizia, a seconda anche del nostro tipo di corpo selezionato tra Tipo A e Tipo B. Potremo anche sposarci, con la persona da noi scelta che darà un contributo significativo al nostro lavoro e ci fornirà una piacevole compagnia per le attività svolte.

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Passando ai dungeon di My Time at Sandrock, sono torri dove potremo estrarre materiali preziosi ed artefatti, inoltre, pagando le relative tasse ci verrà dato il permesso di salire piano piano di piano. Ma non c’è solo questo, dato che la città è costantemente in pericolo e dovremo impugnare le armi per affrontare dungeon infestati da nemici. Il combat system è semplice ma efficace, con armi da fuoco introdotte come novità rispetto al primo titolo, ma la Chiesa presente in gioco non le vede di buon occhio. Sta quindi a voi decidere se fare roleplay e seguire i loro insegnamenti o fregarvene totalmente e sparare senza pietà.

Tornando alla nostra bottega, quest’ultima potrete personalizzarla a vostro piacimento (e diversamente rispetto a My Time at Portia), espandendola come preferite e aggiungendo mobili e verniciando le pareti. Creeremo fattorie e costruiremo fornaci per la fusione del ferro, per passare poi alla creazione di varie cose, all’agricoltura del grano e piante da frutto, ma anche all’allevamento di animali per materie prime. Insomma, un vero e proprio centro nevralgico per i nostri lavori. Abbiamo a disposizione anche diversi banchi da lavoro, ognuno con la propria lista di craftabili, che dovremo montare pezzo per pezzo tramite l’apposito libro e la postazione per merci pesanti e leggere.

La mappa è piena di attività, dalla pesca alla caccia di animali per ottenere materiali, dai dungeon nascosti ai nemici generici che si aggirano per le varie zone. A proposito della trama di My Time at Sandrock, non vi dirò nulla, dato che è un elemento importante dell’avventura ed è divertente da scoprire man mano che avanzeremo con le missioni principali.

CGCReviews: My Time at Sandrock 3

Passando al lato grafico, My Time at Sandrock mantiene la stessa estetica del suo predecessore, con un piacevole stile cartoon molto pulito che rende l’esplorazione di Sandrock un’esperienza affascinante. Il mondo è vario, con distese di sabbia, oasi e cupole iper-tecnologiche che svettano tra i monti desertici. Le animazioni sono fluide e le meccaniche di gioco ben congegniate, con una complessità che si riflette soprattutto nell’estetica, ma non nell’effettiva esecuzione delle azioni.

I nemici e i boss sono relativamente semplici, ma con schemi di attacco non brillanti che, se sottovalutati, possono far molti danni. Parlando di bug, l’unico riscontrato personalmente è una impossibilità di uscire dal menù delle impostazioni quando si utilizza un controller. Nonostante la grande mole di contenuto, l’esperienza è abbastanza rifinita in ogni aspetto.

In conclusione, My Time at Sandrock è un po’ un more of the same del predecessore, ma con una buona rinfrescata generale di attività disponibili e contenuto, offrendo un’esperienza varia e più che valida. Se avete adorato My Time at Portia, allora amerete ancora di più questo sequel. La grafica è piacevolissima e il mondo è bello da esplorare, regalando anche scorci mozzafiato talvolta. Gli NPC sono ben caratterizzati e la bottega completamente personalizzabile, unita al sistema di combattimento e di dungeon, rendono Sandrock un mondo vivo in tutto e per tutto.


7

Voto CGC

Recensione My Time at Sandrock

My Time at Sandrock è un po’ un more of the same del predecessore, ma con una buona rinfrescata generale di attività disponibili e contenuto, offrendo un’esperienza varia e più che valida.

*Si ringrazia Focus Entertainment per il codice PC fornito

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Alessandro Zingariello

Nato nel 1996, coltivo la mia passione fin dai 4 anni. Ho cominciato a giocare con mio padre a Space Invaders su PlayStation e lì è nato il mio amore per i videogiochi.

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