CGCReviews – The Lord of the Rings: Gollum
Un grande progetto ma un pessimo risultato.
The Lord of the Rings: Gollum, sviluppato da Daedalic Entertainment e pubblicato da Nacon, è da oggi disponibile su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One e PC (Steam / EGS). Arriverà nel 2023 anche una versione Switch.
Il tutto comincia a Barad-Dur, dove l’esercito di Sauron si sta preparando e sta crescendo, nel mentre che il Signore Oscuro scruta le terre di Mordor alla ricerca del prezioso Anello del Potere; un anello per domare ogni essere vivente. Sauron ha intenzione di ottenerlo il prima possibile e, proprio per questo motivo, mette in atto una guerra di dimensioni bibliche nella quale le sorti della Terra di Mezzo sono in grave pericolo.
Seppur la premessa sia eccellente, ciò a cui giocheremo non soddisfa minimamente queste aspettative. Non solo alcune parti del gioco sembrano uscite da un titolo di oltre dieci anni fa, ma anche l’intelligenza artificiale dei nostri nemici è davvero scarsa, non rilevando la nostra presenza finché non saremo letteralmente di fronte a loro. Ma anche in questo caso, non sempre si sposteranno verso di noi, sia per “deficienza artificiale” che per bug che gli farà incastrare in vari geodata del terreno. The Lord of the Rings: Gollum imbarazza la trama di J.R.R. Tolkien con sequenze “strane” e spesso rotte, davvero fin troppo comuni.
Daedalic Entertainment ha voluto a tutti costi presentare una storia che avvenisse prima degli eventi della Compagnia dell’Anello, ma tutto ciò che è riuscita a proporre è una grafica antiquata e non particolarmente bella, un gameplay ai limiti del superficiale e una quantità di bug incalcolabili. Insomma, The Lord of the Rings: Gollum è un’esperienza da cui stare alla larga.
Questo è un peccato, dato che gli sviluppatori dimostrano come abbiano grande familiarità con il materiale di Tolkien. La storia si concluderà con il molteplice imprigionamento di Gollum sotto Sauron e gli Elfi di Bosco Atro. Daedalic ha usato alcuni spunti intelligenti, come l’interrogatorio di Gandalf, che fungono da punto di partenza. Inoltre, ci sono delle novità per quanto riguarda i personaggi nella Terra di Mezzo, come L’Inquisitore, braccio destro de La Bocca di Sauron, temuto da tutti. Ma nonostante tutta la buona volontà, la storia risulta comunque generica e non sufficiente. Nella storia originale, Gollum è quasi totalmente passivo fino all’incontro con Sam e Frodo, ma qui viene riempito da momenti di lavoro forzato che pecca di contenuto narrativo.
C’è da dire, però, che The Lord of the Rings: Gollum è il miglior modo per studiare il suo protagonista, dato dal fatto che vengono esplorate maggiormente la sua sofferenza e personalità. A volte si distacca dal Gollum a cui siamo stati abituati negli anni, ma viene comunque presa in considerazione una prospettiva più che interessante e che permette di relazionarci meglio con lui nel corso dell’avventura. Questo viene amplificato dall’utilizzo della doppia personalità, con vere e proprie discussioni interne tra Gollum e Sméagol, che risulteranno, talvolta, in opzioni di dialogo per scegliere quale pensiero seguire. Gollum sarà il cattivone di turno, ma con un buon senso di autoconservazione, a differenza di Sméagol che è molto più ingenuo e pauroso.
Purtroppo, però, tutto ciò che gira intorno a The Lord of the Rings: Gollum viene minato dalla sua scarsa esecuzione in ogni aspetto. Persino il doppiaggio, palesemente ispirato all’interpretazione iconica di Andy Serkis, non fa altro che mettere in ombra ulteriormente il lavoro di Daedalic Entertainment. Questo si applica proprio ad ogni aspetto del titolo, risultando quasi una brutta copia dell’universo originale. I personaggi risultano vacui, l’ambientazione è totalmente asettica, peggiorata dal fatto che alcune texture sono di pessima qualità, anche ai settaggi più elevati.
E proprio Gollum stesso non rende giustizia al suo design, qui molto più infantile e con animazioni davvero poco convincenti, tanto quanto la sua voce. Gollum è sempre stato reso “vero” da ottimi motion capture, ma in questo titolo tutto questo non esiste, risultando in espressioni facciali spesso non correlate tra loro. Tutti questi elementi, messi insieme, fanno cadere una gran valanga di fango sul mondo di gioco, non arrivando mai ad essere avvincente ed emozionante come avrebbe dovuto essere.
Tutta questa mancanza di rifinitura in The Lord of the Rings: Gollum non sarebbe stata poi così un gran problema se il gameplay fosse valido. Ci troviamo davanti un generico stealth platform con controlli scadenti e un’IA pessima. Ciò che dovremo fare, controllando Gollum, sarà quello di passare inosservati tra orchi, elfi e varie creature, per riuscire a procedere nei livelli. Essere scoperti e catturati, risulterà in un Game Over, costringendoci a tornare al precedente checkpoint. Potremo anche uccidere furtivamente alcuni nemici, ma ciò richiede tempo e quasi sicuramente verremo individuati, rendendo questa meccanica superflua e poco efficiente. La cosa migliore da fare sarà quella di restar nascosti, aggirarli e utilizzare il senso di visione per trovare la via migliore.
Seppur siano cose già viste spesso in questo genere, Gollum risulta legnoso e difficile da controllare, sia che stiamo eseguendo un salto, che lanciando un sasso per distrarre un nemico. Non abbiamo alberi abilità o sblocchi in generale, per tanto l’esperienza sarà identica per tutta la durata del gioco. Per spezzare la monotonia tra una sezione stealth e l’altra, avremo alcune missioni in carcere che ci porteranno anche a conoscere nuovi possibili alleati. Ma anche queste sezioni, che dovrebbero essere più emozionanti, non sono altro che un’accozzaglia di bug e problemi tecnici che distruggono il mood risultando solo frustrante.
Capita spesso di dover riavviare la partita a causa di qualche problema, che sia un blocco del personaggio in qualche muro, nei menù o per via di un Game Over improvviso senza motivo. Ma anche quando i bug non sono la principale causa, creano comunque una continua distrazione in ogni momento, con anche dialoghi a bocca chiusa o telecamera impostata male che non mostra la scena. Senza contare, per quanto riguarda la versione PC, problemi costanti come stutter, freeze, caricamento ritardato di texture e modelli, ecc…
Per concludere, The Lord of the Rings: Gollum è un’esperienza difficile da buttar giù, colmata solo da una pessima scrittura narrativa, problemi tecnici e un gameplay insufficiente. Il modo con il quale hanno voluto mostrare il lato psicologico di Gollum è buono, ma il tutto si perde poco dopo per via di un’esecuzione mal riuscita. Se state cercando un titolo che possa rendere giustizia al personaggio, The Lord of the Rings: Gollum non è sicuramente per voi. Ma non solo per voi, per tutti, purtroppo.
4
Voto CGC
Recensione The Lord of the Rings: Gollum
The Lord of the Rings: Gollum è un’esperienza difficile da buttar giù, colmata solo da una pessima scrittura narrativa, problemi tecnici e un gameplay insufficiente.
*Si ringrazia Nacon per il codice PC fornito